Che cos’è la malta cementizia
La malta cementizia è un materiale utilizzato moltissimo in edilizia con svariati impieghi usato principalmente come legante fra altri materiali. Conosciamo le caratteristiche, i campi di applicazione e le tipologie di malta cementizia.
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Operaio che sistema i giunti con la malta (foto di 12019 - Fonte:
pixabay.com) |
Indice
Cos'è la malta cementizia
La malta cementizia è un composto fatto di acqua, sabbia e cemento opportunamente dosati e può avere svariati utilizzi nel campo dell'edilizia. La malta cementizia è facile e veloce da preparare, va stesa con la cazzuola ed è dotata di notevole resistenza meccanica: la malta viene usata per esempio per formare le pareti in muratura per legare i blocchi in laterizio fra loro, per realizzare intonaci, per rinzaffo, per posare rivestimenti in piastrelle, etc. In base al tipo di componenti utilizzati e alle dosi si possono avere svariati tipologie di malta ognuna indicata per un uso specifico.
Una volta preparata la malta e stesa ha la capacità di far presa e di indurirsi in poco tempo. In commercio sui siti online come Amazon si trovano sacchi di malta cementizia già pronta all'uso, basta solamente aggiungere dell'acqua per formare l'impasto per realizzare anche lavoretti fai da te. Vediamo quali sono le caratteristiche della malta cementizia e i suoi campi di applicazione.
Malta cementizia: campi di applicazione
I vari campi di applicazione della malta cementizia sono i seguenti:
- Come rinzaffo “fortemente aggrappante” per la successiva posa di malte da intonaco;
- Come intonaco (anche con eventuale rete di armatura), sia esterno che interno;
- Come malta di allettamento per costruire murature portanti in pietre naturali, laterizio o blocchi di cemento o posare pavimenti in piastrelle;
- Per fissare o proteggere tubazioni elettriche o idrauliche collocate a pavimento;
- posa e alla sigillatura di pietre naturali sia a pavimento che di rivestimento;
- fissaggio per controtelai metallici delle porte scorrevoli, zanche delle porte blindate, etc.;
Posa dei rivestimenti ceramici
I rivestimenti esterni sono in genere realizzati con elementi di piccole dimensioni, costituiti da prodotti ceramici di varia natura. La posa dei rivestimenti ceramici può avvenire a giunto unito oppure a giunto aperto utilizzando due tecniche diverse:
- posa a malta cementizia
- posa per collante.
La posa per malta cementizia viene eseguita stendendo uno strato di rinzaffo di 0,5 - 1 cm di spessore, previa bagnatura uniforme della parete di supporto. Trascorso il tempo necessario per la presa della malta gli elementi del rivestimento vengono posati con uno spessore di malta di circa 1 cm e applicati in opera, curando che essi siano complanari con quelli adiacenti e controllando che i giunti siano rettilinei.
Classificazione della malte cementizie
In base alla percentuale dei materiali costituenti (acqua, sabbia e cemento) e alla tipologia del cemento utilizzato, le malte cementizie vengono classificate in:
- malte cementizie magre: adatte per realizzare pareti in pietrame in cui non è richiesta particolare resistenza alle sollecitazioni;
- malte cementizie normali: adatte per costruire murature in laterizio;
- malte cementizie grasse: usate per preparare massetti di pavimentazioni e intonaci;
- malte cementizie molto grasse: utilizzate per la stesura di intonaci e per lavori di impermeabilizzazione.
Recupero delle murature portanti
La malta cementizia viene anche impiegata come uno dei metodi utilizzati per il consolidamento e recupero delle murature portanti in laterizio. Il consolidamento con iniezioni di malta cementizia consente di migliorare la resistenza delle murature di mattoni o di pietrame tramite la reintegrazione del legante e la saturazione di vuoti e discontinuità presenti nella massa.
La miscela per l'iniezione può essere variamente costituita, tenendo conto della natura dei materiali, dello stato dell'elemento edilizio e dei risultati che si vogliono conseguire: nei casi più comuni si fa ricorso a una boiacca di cemento e acqua in parti uguali; altre volte è utile impiegare additivi fluidificanti oppure additivi espansivi oppure resine epossidiche.
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