Soluzioni contro l’umidità nelle murature: tipologie e rimedi
Soluzioni contro l'umidità nelle murature: tipologie e rimedi
Scopriamo le soluzioni ed i rimedi più efficaci contro il problema dell'umidità all'interno delle murature.
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Segni di degrado dell'intonaco dovuto all'umidità (foto di enza bianchimani - Fonte: https://www.flickr.com) |
- Umidità da infiltrazione: è dovuta all’acqua proveniente da strati superficiali del terreno che riesce a infiltrarsi attraverso le pareti dei piani interrati;
- Umidità ascendente dal suolo: è quella che risale per capillarità attraverso le porosità della muratura in elevazione, partendo dagli strati del terreno a contatto con la fondazione;
- Umidità di condensazione: si forma a causa della condensazione del vapore acqueo all’interno delle pareti perimetrali.
Di solito la presenza di umidità è denunciata da alterazioni superficiali delle pareti, che consentono di risalire alle cause che l’hanno generata e, di conseguenza, di identificare i possibili rimedi. Il semplice controllo visivo può però non essere sufficiente e, in qualche caso, può addirittura indurre in errore. E’ dunque necessario effettuare precise indagini accompagnante da misure dello stato igrometrico dell’aria e del contenuto di acqua delle pareti.
Risanamento dell’umidità causata da infiltrazioni
L’umidità da infiltrazioni dipende nella maggior parte dei casi dal difettoso funzionamento dei sistemi di smaltimento dell’acqua piovana. Dunque, quando si accerta la presenza di umidità dovuta a infiltrazioni superficiali occorre verificare innanzitutto la tenuta delle tubazioni di adduzione dell’acqua e delle canalizzazioni di scarico delle acque piovane e l’impermeabilità di pozzi e cisterne adiacenti al perimetro dell’edificio e rimuovere le cause che l’hanno generata.
Il modo più semplice per risolvere il problema dell’umidità causata da acque superficiali è quello di intercettarle prima che vengano a contatto con le parti interrate dell’edificio. Le tecniche di risanamento più comuni sono:
- Creazione di un sistema di drenaggio: per proteggere le murature dall’umidità provocata dal ristagni di acque piovane sul terreno la soluzione migliore è quella di incanalare l’acqua e di allontanarla dall’edificio con canali di gronda, pluviali e canalizzazioni di scarico. Tutto questo va accompagnato con una protezione alla base delle pareti dell’edificio, realizzata con una zoccolatura di altezza adeguata e con un marciapiede di materiale impermeabile. In alternativa è possibile ricorrere ad altre soluzioni, adatte per edifici rustici, come ad esempio la creazione di una trincea di drenaggio o l’impiego di un doccione sul canale di gronda;
- Creazione di intercapedine esterna: la realizzazione di un’intercapedine di separazione tra il terreno e le pareti dell’edificio costituisce un sistema molto comune ed efficace per proteggere le pareti dell’edificio dall’umidità. L’intercapedine è realizzata mediante la costruzione di una nuova parete controterra, in modo da creare un vano ventilato, dotato inferiormente di una cunetta per la raccolta dell’acqua;
- Impermeabilizzazione esterna della parete controterra: questo intervento consiste nell’esecuzione di uno scavo approfondito fino a portare alla luce l’intera parete da proteggere e nella successiva applicazione di un sistema di impermeabilizzazione mediante una membrana. Il successivo reinterro della zona scavata deve avvenire con materiale drenante, eventualmente dotato di tubazioni di raccolta e di smaltimento nella rete fognaria;
- Inserire in fase di progettazione un vespaio aerato: è fondamentale eliminare il contatto tra la soletta della struttura al piano terra dell’edificio e il terreno, interponendo uno strato di aria, oppure un materiale adatto a fare da barriera e, al contempo, favorire l’aerazione.
Risanamento dell’umidità ascendente mediante barriere alla risalita dell’acqua
Il risanamento delle pareti soggette al fenomeno dell’umidità ascendente è realizzabile con soluzioni tecniche diverse e con interventi che impegnano le murature in modo più o meno “cruento”, aventi lo scopo di fermare la risalita dell’acqua.
Tali soluzioni possono essere:
- Creazione di barriere alla risalita capillare: questa tecnica di risanamento consiste nel realizzare uno strato impermeabile orizzontale, o barriera, che impedisca la risalita dell’acqua oltre una certa altezza della parete. E’ una soluzione sempre molto impegnativa, che richiede il taglio della muratura, per tutta la sua lunghezza. Esistono varie modalità di realizzazione della barriera: con malte idrofughe, con resine sintetiche, con lastre o fogli isolanti (tagliamuro);
- Impiego di metodi fisico-chimici: i metodi fisico-chimici per il risanamento delle pareti soggette a umidità ascendente consentono interventi relativamente meno laboriosi. Essi non richiedono il taglio della muratura (con tutti i problemi che questa operazione comporta) e hanno dimostrato buona affidabilità. Le tecniche più comuni sono: iniezioni di lattice al silicone, inserimento di sifoni e metodo elettro-osmotico;
- Contropareti interne: la soluzione consiste nel costruire una controparete disposta a pochi cm dal filo del muro umido. Questa tecnica consente di ridurre l’umidità per effetto dell’evaporazione causata dal passaggio dell’aria nella piccola intercapedine che si è realizzata. L’efficacia della soluzione è però legata alla buona ventilazione dello spazio tra muro e parete. Anche qui è utile creare al piede dell’intercapedine una canalina per la raccolta dell’acqua;
- Impiego di intonaci evaporanti: questa tecnica si basa sul principio di eliminare l’umidità aumentando la capacità traspirante delle superfici, in modo da favorirne la migrazione e l’espulsione nell'aria. Anche se di facile applicazione permangono molti dubbi sulla sua efficacia;
- Trattamento a base di cementi osmotici: questa è una soluzione che garantisce l’impermeabilità all'acqua fino a pressioni idrostatiche di 10 bar ed è basata sull'impiego di cementi speciali, detti cementi a comportamento osmotico, che durante la presa sviluppano reazioni chimiche che ostruiscono i capillari e le microfessurazioni del materiale esistente fino a renderlo impermeabile.
Risanamento dall’umidità causata da condensazione
L’umidità da condensazione si genera quando il vapore acqueo, attraversando le pareti dall’interno verso l’esterno, incontra uno strato a bassa temperatura tale da provocare la sua condensazione in acqua. Le pareti infatti non costituiscono una barriera invalicabile al vapore; per questo se nell’ambiente interno sono presenti fonti di vapore (a causa per esempio della cottura dei cibi, del lavaggio con acqua calda o della semplice presenza di persone) la pressione di vapore nell’aria aumenta e si viene a generare una differenza di pressione rispetto all’ambiente esterno. Il problema della condensa nasce nel caso in cui la composizione della parete determini in qualcuno degli strati la presenza di una pressione parziale di vapore superiore alla pressione di saturazione. In queste condizioni il vapore si trasforma in acqua; i materiali costituenti la parete assumeranno quindi un contenuto sempre maggiore di acqua fino al punto in cui, superato il limite di saturazione, essa comincerà a trasudare superficialmente e a colare verso il basso.
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I rimedi contro l’umidità da condensazione, che devono essere adottati, sono essenzialmente di due tipi:
- Allontanare l’eccesso di vapore dall’interno degli ambienti mediante adeguati impianti di esalazione o di ventilazione;
- Impedire la formazione della condensa mediante l’inserimento di una barriera al vapore, che arresta la migrazione del vapore attraverso la parete. Nel caso di costruzioni esistenti, si possono applicare sulla superficie interna delle pareti un rivestimenti di lastre di cartongesso dotate di barriera al vapore.
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