CAM criteri ambientali minimi

CAM Criteri Ambientali Minimi

Scopriamo i Criteri Ambientali Minimi (CAM), introdotti da qualche anno nelle gare d'appalto per ottenere "appalti pubblici verdi".

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CAM Criteri Ambientali Minimi per le gare d'appalto
(foto di moerschy - Fonte: https://pixabay.com)

Cosa sono i Criteri Ambientali Minimi CAM

I Criteri Ambientali Minimi CAM sono dei criteri appunto, delle regole, introdotte dal Ministero dell'Ambiente per regolare gli appalti pubblici in materia di edilizia e costruzioni. In pratica se si vuole costruire bisogno rispettare ed avere dei requisiti minimi stabiliti per avere edifici sostenibili e a basso impatto ambientale. La materia degli appalti pubblici "green" con l'introduzione dei Criteri Ambientali Minimi CAM include anche la parte che riguarda la tutela dell’ambiente e del territorio, l' efficienza energetica degli edifici, le certificazioni di prodotto e di processo della costruzione. In questo modo è possibile individuare la soluzione progettuale migliore sotto il profilo ambientale lungo il ciclo di vita.

L'applicazione dei Criteri Ambientali Minimi CAM consente di diffondere le tecnologie ambientali e produce un effetto leva sul mercato in quanto impone anche gli operatori meno virtuosi ad adeguarsi alle nuove richieste della pubblica amministrazione, pena la partecipazione dell'appalto. 


Appalti pubblici "verdi": l’importanza di attuare i CAM per l’edilizia

In Italia, la normativa che ha introdotto i CAM (criteri ambientali minimi) per gli appalti pubblici in edilizia sono l’art. 18 della L. 221/2015 e l’art. 34 recante “Criteri di sostenibilità energetica e ambientale” del D.lgs. 50/2016.

L'introduzione dei Criteri Ambientali Minimi per gli appalti pubblici ha l'obiettivo di ridurre gli impatti ambientali e di promuovere di produzione e di consumo più sostenibili nell'ottica della Green Economy valorizzando la qualità ambientale. Inoltre i Criteri Ambientali Minimi CAM fanno si che la pubblica amministrazione possa razionalizzare i propri consumi limitando gli sprechi e i costi.


Cosa cambia con l’introduzione dei criteri ambientali minimi?

L'edilizia è uno dei settori più fortemente impattanti e inquinanti a livello globale. Ancor prima del cittadino privato bisogna che per prima l'Amministrazione Pubblica e lo Stato diano l'esempio su come costruire e realizzare edifici che rispettino l'ambiente. E' importante quindi aver introdotto i Criteri Ambientali Minimi negli appalti pubblici gestiti dalla pubblica amministrazione per attivare quello che si chiama lo sviluppo sostenibile orientandosi verso la scelta di beni e servizi ecologici rispettando l'ambiente e dando cos' delle regole o linee guida anche per le imprese e i consumatori privati.


Vediamo in cosa consistono i Criteri Ambientali Minimi CAM introdotti negli appalti pubblici in edilizia e destinati a mutare con l'evoluzione tecnologica e dei materiali:
  • Le stazioni appaltanti devono rispettare tutte le specifiche tecniche e le clausole contrattuali definite nel documento per definire l'offerta economicamente più vantaggiosa e prevedendo varianti solo migliorative rispetto al progetto originale;
  • Il progettista deve realizzare un edificio che rispetti i criteri di sostenibilità per esempio optando per il recupero di edifici esistenti piuttosto che realizzarne di nuovi magari utilizzando aree già impermeabilizzate senza occupare nuovo suolo;
  • Le imprese edili che lavoreranno nel cantiere devono possedere le certificazioni di qualità secondo la norma ISO14001 o secondo norme di gestione ambientale europee o internazionali, certificate da organismi di valutazione della conformità;
  • Il progetto deve essere il più sostenibile possibile utilizzando materiali tecnologie e sistemi costruttivi sostenibili che tengano conto dell'intero ciclo di vita del materiale con il riciclo e riuso, ma deve anche  garantire l’inserimento naturalistico paesaggistico, la sistemazione delle aree verde e il mantenimento della permeabilità dei suoli; 
  • In caso di nuove costruzioni, l’APE (attestato prestazione energetica) deve essere almeno di classe A3;
  • Per i materiali da costruzione si predilige l’uso di quelli locali a km zero o con distanza minima per l’approvvigionamento. L’uso di materiali di materia recuperata o riciclata deve essere almeno il 15% (in peso) sul totale di tutti i materiali utilizzati.

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