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La muratura a cassa vuota

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Le murature a cassa vuota (o con intercapedine) sono murature di tamponamento, ovvero non sono portanti, e hanno il compito di sopportare il proprio peso, oltre che resistere al vento ed a eventuali carichi sospesi. Il loro scopo principale è il risparmio energetico perché consentono di conservare il calore interno nella stagione fredda e impedire al calore di entrare nella stagione estiva tenendo la casa fresca.

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Costruzione di una parete in muratura (Fonte: https://www.google.it/)

Caratteristiche delle pareti perimetrali

Si chiamano pareti perimetrali le chiusure verticali degli edifici realizzati con struttura portante di calcestruzzo armato o di acciaio allo scopo di delimitare e proteggere gli ambienti interni dalle condizioni climatiche esterne. Le pareti perimetrali possono essere raggruppate nelle seguenti categorie:

  • murature di tamponamento
  • pareti di pannelli

Oltre all’autoportanza alle pareti perimetrali si richiedono le seguenti prestazioni:

  • trasmittanza termica
  • trasmittanza lineare
  • inerzia termica
  • controllo della condensazione della massa
  • controllo della condensazione superficiale
  • potere fonoisolante ai rumori aerei
  • resistenza al fuoco
  • resistenza ai carichi (resistenza al vento)
  • resistenza ai carichi sospesi.

Cosa sono le parete a cassa vuota?

Le pareti a cassa vuota, dette anche pareti con intercapedine o murature a doppia parete, sono formate da due strati più o meno distanziati, tra i quali viene a crearsi un’intercapedine d’aria nella quale può essere eventualmente inserito uno strato di materiale isolante.

Le murature a cassa vuota sono quelle più comunemente impiegate per il tamponamento per gli edifici con la struttura portante in calcestruzzo armato e si presentano in un’ampia varietà di soluzioni costruttive. In base ai materiali costituenti la muratura, può essere fatta una distinzione tra:

  • pareti a cassa vuota di mattoni e blocchi di laterizio, che sono quelle più comunemente usate;
  • pareti a cassa vuota di blocchi di argilla espansa o di calcestruzzo cellulare.

Gli strati delle murature a cassa vuota sono normalmente costituiti da elementi di laterizio o, meno frequentemente, da blocchi di argilla espansa o di calcestruzzo cellulare. Lo strato esterno può essere intonacato o realizzato con mattoni faccia a vista. Sono possibili una grande varietà di soluzioni, con la struttura portante a vista oppure no, intonacate o meno.

Qual è la funzione dell’intercapedine?

L’intercapedine tra i due strati della cassa vuota contribuisce validamente all’isolamento termico della parete a condizione che lo strato d’aria abbia uno spessore compreso tra 2 e 10 cm. Spessori maggiori possono fornire muoni risultati purché non si inneschino moti convettivi dell’aria all’interno dell’intercapedine, che favoriscano il passaggio del calore. Per aumentare ulteriormente la coibenza termica possono essere inseriti nell’intercapedine i seguenti materiali:

  • pannelli rigidi o semirigidi, fissati all’interno dell’intercapedine e disposti in doppio strato con giunti sfalsati;
  • materiali sciolti, in forma di granuli o di fibre;
  • materiali iniettabili all’interno dell’intercapedine, in forma di schiume. Questa soluzione può essere adottata per migliorare la coibenza termica di murature a cassa vuota di edifici esistenti.

L’intercapedine può inoltre svolgere un’importante funzione nel caso di pareti particolarmente esposte alla pioggia battente, poiché limita l’assorbimento dell’acqua allo strato esterno della muratura: lo strato interno e gli eventuali materiali coibenti sono così protetti dall’umidità, che pregiudicherebbe le loro proprietà isolanti. A questo scopo è anche consigliata l’adozione di accorgimenti costruttivi che facilitino l’allontanamento dell’acqua di infiltrazione o di condensa e la ventilazione dell’intercapedine. La protezione delle pareti più esposte alla pioggia battente può essere ulteriormente migliorata ricorrendo a intonaci o rivestimenti di adeguate caratteristiche di impermeabilità all’acqua.

Murature a cassa vuota: vantaggi svantaggi

Le murature a cassa vuota come abbiamo visto sono una soluzione interessante per il risparmio energetico grazie proprio al loro elevato livello di isolamento termoacustico. Esse però a paragone per esempio dell’isolamento a cappotto esterno o alle pareti ventilate non sono in grado di correggere o eliminare i ponti termici. Inoltre possono avere problemi termo igrometrici con conseguente formazione di condensa all’interno della muratura.

Particolarità costruttive per l’inserimento nella struttura e i legamenti tra gli strati

L’inserimento delle pareti a cassa vuota nella struttura portante in calcestruzzo armato richiede particolari accorgimenti costruttivi per l’appoggio sui solai e la connessione con i pilastri. Particolare cura va posta nella realizzazione dei legamenti fra i due strati della cassa vuota.

1) Appoggio sui solai e connessione con i pilastri
Il tamponamento può essere costruito lasciando gli elementi della struttura portante (travi e pilastri) a vista oppure rivestendoli con lo strato esterno della muratura a cassa vuota. La seconda soluzione diminuisce leggermente i ponti termici, con conseguenti riduzioni della trasmittanza lineare, ma genera qualche problema costruttivo per la realizzazione dell’appoggio sui solai dello strato esterno della cassa vuota. Naturalmente l’aspetto della facciata dell’edificio cambia notevolmente a seconda della soluzione adottata.

2) Legamenti tra i due strati della cassa vuota
I due strati della muratura a cassa vuota devono essere resi solidali con opportuni legamenti per conferire una migliore stabilità all’azione del vento e ridurre la possibilità di fessurazioni. Il sistema di legamento tradizionale è realizzato mediante mattoni disposti trasversalmente: una soluzione che non si presta all’inserimento di uno strato di isolamento termico continuo e che può dare luogo a ponti termici localizzati. Per evitare questi inconvenienti sono attualmente impiegate graffe metalliche zincate, opportunamente sagomate e disposte a distanze determinate in base alle sollecitazioni agenti sulla parete e allo spessore degli strati.

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