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I bonsai da interno più facili da coltivare

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I bonsai da interno non sono facili da coltivare. Ci sono diversi tipologie di bonsai da interno con varie fasce di prezzo ma i più facili da coltivare sono quelli tropicali.

Questa specie di bonsai infatti resiste molto bene anche al chiuso e all’interno di un appartamento, mentre altre specie vivono meglio all’esterno come un albero da giardino.

In questo articolo, ti sveliamo le specie più facili da coltivare, i loro prezzi, e come coltivarli.

Nell’ultima parte dell’articolo ti daremo anche alcuni consigli utili per creare il tuo bonsai in casa.

Cosa sono i bonsai

bonsai da interno
Acero Bonsai (foto di ilyessuti – Fonte: https://pixabay.com/)

I bonsai sono dei piccoli alberi in miniatura, di origine giapponese, che da sempre emanano un certo fascino.
Alcuni bonsai sono molto delicati e richiedono molte cure e attenzioni particolari, mentre altre specie sono adatte anche per stare all’interno e sono facili da coltivare. Esiste in Giappone quella che viene chiamata “l’arte del bonsai” ovvero tutta una serie di conoscenze legate al tipo di pianta, al tipo di potatura che deve essere meticolosa e costante, a conoscenze di botanica riservate solo a dei veri professionisti che si tramandano regole e segreti millenari.
Ma come abbiamo detto pocanzi per fortuna esistono delle specie di bonsai adatte anche ai principianti e che tutti o quasi sono in grado di curare.
Fra i bonsai da interno più facili da coltivare troviamo le specie tropicali e in particolare troviamo il Ficus Bonsai, la Carmona o la Crassula. In questo modo possiamo portare un po’ di arte giapponese anche in casa nostra. 

6 regole fondamentali per coltivare un bonsai da interno

Per coltivare un bonsai non dobbiamo essere dei maestri giapponesi ma basta avere un minimo di pollice verde. Anche il bonsai è una pianta come tutte le altre e per vivere necessita di luce e acqua.
In realtà però sono piante un po’ particolari in quanto le specie tropicali di bonsai hanno bisogno di molta luce e umidità.
Vediamo quindi nel dettaglio le regole per coltivare un bonsai da interno:

  • Luce
I bonsai tropicali, che abbiamo visto essere i bonsai da interno più facili da coltivare, necessitano di molta molta luce naturale.
È importante quindi collocare il bonsai vicino a una finestra meglio se orientata a Sud o comunque vicino a una forte fonte luminosa. Se l’intensità della luce tende a diminuire o ce n’è troppa poca la pianta tenderà a indebolirsi e morire a poco a poco cominciando a perdere le foglie.
In determinate situazioni può essere di aiuto anche la luce artificiale.
  • Umidità

Altro fattore determinante per coltivare un bonsai da interno è l’umidità.

Ovviamente in casa non è impossibile riprodurre le condizioni di umidità che ci sono nelle zone tropicali dove vivono in natura questi bonsai, ma le cose che possiamo e dobbiamo fare per aumentare l’umidità sono mettere il bonsai su un contenitore e riempirlo d’acqua e nebulizzare la pianta un paio di volte al giorno.
Fatto questo risulta molto utile anche aprire le finestre più volte durante il giorno in modo da far entrare l’aria proveniente da fuori dentro casa.
Inoltre, è meglio versare l’acqua direttamente sul terreno senza sottovasi e sentire il terreno un po’ umido e ridare l’acqua quando si secca; l’annaffiatura del bonsai meglio farla la mattina presto o nel tardo pomeriggio.
  • Temperatura

I bonsai tropicali vivono bene con temperature relativamente elevate quindi il posto migliore è posizionarlo in salotto o cucina quindi nelle zone più calde della casa.

  • Concimazione
Crescendo in piccoli vasi, il bonsai ha bisogno che durante la prima fase di crescita sia posto in un terreno concimato regolarmente. A tal proposito è fondamentale il terriccio che utilizzi perché deve drenare e trattenere l’acqua e deve permette anche la corretta areazione delle radici;
  • Rinvaso

L’operazione del rinvaso e della scelta del vaso più appropriato è molto importante nella fase di crescita del bonsai per evitare che le radici si espandano al tal punto da riempire il vaso e conseguentemente soffocare e morire il bonsai.

Questa operazione è utile farla se notate che il bonsai sta perdendo troppe foglie e da segnali di sofferenza.
  • Potatura
Per finire per curare un bonsai una delle fasi più importanti e delicate è la potatura. Le foglie e i rametti morti o che stanno morendo infatti vanno eliminati per lasciar spazio ai rami sani e belli.
Esistono due tipi di potatura:
  1. Di formazione: questo tipo di potatura serve per dare la forma desiderata al bonsai e per eliminare i rami secchi e va fatta nella fase di riposo vegetativo, tra gennaio e febbraio, in modo da non stressare eccessivamente la pianta. Generalmente con la potatura di formazione si eliminano i rami paralleli, i rami opposti e quelli a ruota di carro.
  2. Di mantenimento: questa invece può essere fatta durante tutto l’arco dell’anno e serve per dare la giusta impostazione all’albero ed a mantenerne la forma.
La potatura serve non solo per curare l’aspetto estetico del bonsai ma anche per equilibrare lo sviluppo vegetativo o areare e illuminare le zone più interne.

5 bonsai da interno più facili da coltivare e prezzi

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Abbiamo visto quindi che esistono dei bonsai facili da coltivare anche da parte dei più inesperti e sono quelli tropicali.
Per quanto riguarda i bonsai da interni possiamo dire che le migliori in assoluto sono il Ficus Retusa o Formosanum, la Serissa Foetida o Japonica variegata, Camelia e Gardenia, Buxus Harlandii, Zelkova Nire, Ligustrum, ecc ecc, come suggeriscono vivai dedicati alla coltivazione dei bonsai, come Crespi Bonsai.
In genere il prezzo di un bonsai è legato all’altezza, agli anni e al tempo ed alle cure che ci sono volute per ottenere quei bonsai. Più è alto e più anni ha e più costa. 
Vediamo 5 bonsai da interno più facili da coltivare:
  1. Ficus Retusa: Il Ficus Retusa è forse in assoluto il bonsai da interno più facile da coltivare perché cresce bene in casa. Non necessita di cure particolari: deve essere esposto alla luce indiretta e necessita di poca acqua. si adatta bene a tutte le condizioni ambientali e d’estate può essere messo anche all’esterno in terrazza o giardino. Come tutti i bonsai tropicali teme il freddo.  Il prezzo di questo bonsai varia in base alla dimensione e può andare dai 30 euro fino ai 150-200 euro per una pianta.
  2. Carmona: questo bonsai ha origini cinesi ed è caratterizzato dalle sue foglie sempreverdi dalla forma ovale e in primavera estate produce dei piccoli fiori bianchi profumati che abbelliscono la pianta. Anche questo bonsai ama il caldo e teme il freddo quindi è ideale da tenere in casa. La Carmona è un bonsai un po’ più economico rispetto al Ficus Retusa e il prezzo varia dai 20 ai 110 euro a pianta.
  3. Murraya Paniculata: anche questo bonsai ha le foglie sempreverdi e produce nella stagione primaverile dei fiori bianchi e profumati e belle bacche rosse. Quindi è una vera e propria pianta ornamentale che profuma e abbellisce la casa. L’unica accortezza è che bisogna potare la pianta dopo la fioritura e durante la fase di crescita bisogna annaffiarla frequentemente. Il prezzo si aggira attorno ai 20-30 euro a pianta.
  4. Zelkova Serrata: questo bonsai giapponese è molto resistente e si adatta bene a qualsiasi condizione ambientale. Ama molto il sole e la luce, ma d’estate se la mettiamo in terrazzo è consigliabile non metterla alla luce diretta se possibile. Per il resto non ha bisogno di cure particolari che non siano diverse da una normale pianta. Il prezzo varia dai 30 ai 50 euro.
  5. Crassula Arborescens: infine anche questo bonsai è molto decorativo per la presenza dei suoi fiori bianchi. È una pianta di origine africane e come tutti i bonsai ama la luce e teme il freddo. D’estate possiamo posizionarla all’esterno mentre d’inverno dobbiamo assolutamente tenerla in casa e tenerla sempre in luoghi in cui la temperatura non scenda sotto i 10°c. Questo bonsai ha prezzi molto economici. 

Bonsai da esterni

Ci sono ovviamente anche dei bonsai da esterni che vivono bene e forse meglio all’aria aperta con la luce del sole e le temperature esterne.

Tra queste specie troviamo sicuramente le Azalee, alcune specie di acero dal Palmatum all’Acer buergerianum oppure il Ginepro, il Cedro, Faggio e Betulla e l’Ulivo, adatto al clima mediterraneo.

Anche i Cedri, Larici e Olmi si possono coltivare tranquillamente anche se durante il periodo invernale tendono a perdere le foglie. 

Indistintamente da un bonsai adatto per esterni da uno invece adatto per gli interni essi possono avere uno stile a palchi, su più livelli, a cascata, eretto, a scopa rovesciata; inoltre possono avere una ramificazione sottile e abbondante che inizia da circa metà tronco, oppure a doppio tronco, a tronco inclinato, etc. 

Come fare un bonsai

Esistono due metodi per creare un bonsai.

  • uno partendo da
    un pezzo di ramo (talea);
  • l’altro partendo dal seme.

Vediamo di seguito entrambi i
metodi per fare un bonsai e farlo crescere.

Come fare un bonsai dal ramo: il metodo della talea

Il primo metodo che si può utilizzare per fare un bonsai è quello di prendere
uno o due rami dalla pianta e piantali nella terriccio con dell’acqua.

Con questo metodo i tempi di crescita e sviluppo sono più veloci
rispetto alla semina normale e i rami si radicano meglio e più in
fretta. 

In questo caso bisogna fare in modo che la terra dove mettiamo il ramo
sia povera di sostanze nutritive (in questo caso vanno bene torba semplice e
sabbia). Il ramo deve essere piantato su un vasetto con diametro massimo di
10-15 cm e appena nasce la pianta va coperta con una campana di vetro o con un
sacchetto in modo da aumentare la temperatura e l’umidità.

Dopo qualche
giorno il sacchetto andrà prima forato, poi tolto definitivamente in modo da
adattare gradualmente la pianta alla luce naturale. Appena escono i
primi germogli allora è consigliato utilizzare del concime per aiutare la
pianta a crescere e se questo avviene la pianta potrà essere messa in un vaso
più grande.



Come fare un bonsai dal seme

Questo è il metodo classico per far crescere una pianta, ovvero la semina.

Il
periodo migliore per la semina per far crescere un bonsai è in Primavera o in
Autunno.

In questo caso i tempi saranno più lunghi ma si avrà anche la
certezza che la pianta cresca in maniera sana e forte.

Quando si semina però
bisogna farlo in abbondanza in quanto non tutti i semi danno frutto. Come una normale semina, i semi vanno interrati
e bagnati e possibilmente tenendo il vaso all’ombra o lontano dalla luce
diretta.

Appena inizia a germinare e a crescere si può spostare la pianta su
un contenitore più grande. Anche qui nelle fasi iniziali il terreno deve
essere povero di elementi nutrienti.

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