Quali sono i tipi di tegole per tetti
Le tegole, sono da millenni una soluzione molto valida per ricoprire i manti di copertura dei tetti a falda, nel complesso problema della protezione dagli agenti atmosferici. In italia, paese particolarmente ricco di ottima argilla, i tetti di laterizio rappresentano una caratteristica peculiare di molti paesi e paesaggi urbani.
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Copertura edifici in laterizio (foto di JacekAbramowicz - Fonte:
pixabay.com) |
Indice
- Tipi di tegole per tetti
- Manti di copertura a tegole sovrapposte
- Manti di coperture a tegole innsestate.
Tipi di tegole per tetti
Le tegole sono elementi in laterizio conformati in modo da realizzare il rivestimento superiore dei tetti, detto manto di copertura. La presenza di molti tipi di tegole in commercio trova giustificazione, oltre che nella esigenza di risolvere problemi costruttivi specifici (chevariano per esempio secondo la pendenza della falda), la necessità di soddisfare diverse esigenze di carattere estetico, che impongono talvolta la scelta di determinati prodotti compatibili con le tradizioni costruttive locali.
I laterizi per coperture oggi in produzione sono ragruppabili in due categorie fondamentali:
- TEGOLE A SOVRAPPOSIZIONE:
- tegole piane o embrici;
- tegole curve o coppi;
- TEGOLE A INNESTO:
- tegole Marsigliesi;
- tegole Portoghesi;
- tegole Olandesi.
Essi sono impiegati nei tetti a falde con manto di copertura discontinuo per realizzare i seguenti tipi di copertura:
- alla romana (o a tegole maritate);
- a coppi;
- a tegole innestate .
Tegole a sovrapposizione
Si dicono a sovrapposizione le tegole sprovviste di dispositivi di aggancio o di innesto che vengono poste in opera in modo tale che ciascuna di esse ricopra parzialmente quella sottostante. La tenuta agli agenti atmosferici è dunque affidata soltanto alla pendenza e alla lunghezza del ricoprimento di una tegola sull'altra. Tale lunghezza è un fattore molto importante: mentre una sovrapposizione eccessiva appesantisce inutilmente il tetto e costituisce un maggior costo ingiustificato, al contrario una sovrapposizione insufficiente non garantisce la tenuta del manto, rendendo possibili infiltrazioni nel sottotetto a causa di risalita di acqua per capillarità lungo le fessure tra le tegole.
Nelle tegole prodotte più recentemente però sono spesso provviste di intagli che consentono di regolare opportunamente la lunghezza di sovrapposizione e di ridurre il pericolo di scorrimento per effetto di neve, vento o altre cause accidentali. Talvolta vengono "fisstae" con la malta.
I tipi di tegole a sovrapposizione più diffusi sono le tegole curve o coppi, le tegole piane o embrici, la cui forma è di antichissima origine, utilizzate dagli antichi romani e nel Medioevo.
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Copertura in laterizio (foto di Aldonahawthorne - Fonte:
pixabay.com) |
Tegole a innesto
Le tegole a innesto sono dotate di scanalature e sormonti lungo i bordi, tali da consentire la loro precisa connessione e giustapposizione al momento della posa in opera. La tenuta agli agenti atmosferici dei tetti coperti con tegole a innesto è quindi legata soltanto alla pendenza delle falde, che non deve essere inferiore a quella minima prevista per il tipo di tegola impiegato, e non alla entità della sovrapposizione degli elementi, come accade per i coppi e gli embrici.
I tipi di tegole a innesto più diffusi sono le
tegole marsigliesi, le portoghesi e le olandesi: esse rappresentano
il prodotto di tecniche di produzione e di stampaggio di più recente
evoluzione.
Tipi di tegole |
Peso unitario (Kg) |
Pendenza della falda (%) |
|
Tegole a sovrapposizione |
Tegole curve o coppi |
2 |
35 – 45 (14) |
Tegole piane o embrici |
3,4 |
35 – 45 (14) |
|
Tegole a innesto |
Tegole marsigliesi |
2,9 |
30 – 60 |
Tegole portoghesi |
3 |
30 – 60 |
|
Tegole olandesi |
3 |
30 – 60 |
|
(14) Con sovrapposizione di 10 cm. |
Manti di copertura a tegole sovrapposte
Gli embrici e i coppi sono gli elementi che compongono i manti di
copertura più ricorrenti nelle tradizioni costruttive italiane. Bisogna
ricordare però che nei manti di copertura a elementi sovrapposti non
è raro riscontrare infiltrazioni per risalite dell'acqua dovute alla
capillarità; particolari condizioni, come la presenza di detriti, polver eo
altre cause di intasamento delle fessure tra le tegole, costituiscono
fattori che influiscono negativamente sulla tenuta del manto.
Copertura alla romana
La copertura alla romana o a tegole maritate era già di largo impiego nell'antica Roma ed è ancora oggi molto apprezzata in diverse regioni italiane. Essa è costituita da uno strato inferiore di embrici, poggiati l'uno sull'altro in modo che ognuno deponga l'acqua su quello sottostante, e di uno strato superiore di coppi sovrapposti per coprire i vuoti tra le file di embrici.
Copertura a coppi
La copertura a coppi è costituita da due strati di tegole curve. Ogni tegola dello strato inferiore (coppo canale) viene posta in opera con la parte larga rivolta verso l'alto, cioè verso il colmo, in modo da ricevere l'acqua dalla parte più stretta del coppo sovrastante. Ogni tegola dello strato superiore (coppo cappello) viene disposta con la parte più larga rivolta verso il basso, cioè verso la gronda, in modo da sovrapporsia quella sottostante.
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Copertura a coppi (foto di Capri23auto - Fonte: pixabay.com) |
Manti di copertura a tegole innestate
Le tegole a innesto, a differenza di quella a sovrapposizione, richiedono un'orditura di sostegno notevolmente più semplice e leggera e consentono quindi sensibili economie nella realizzazione del tetto. Le tipologie di coperture a tegole innestate sono quindi:
-
Copertura a tegole marsigliesi: si tratta di un tipo di copertura
assai diffusa, caratterizzata dall'estrema facilità di posa degli
elementi;
-
Copertura a tegole portoghesi: ha un aspetto simile alla romana,
della quale costituisce una valida alternativa;
- Copertura a tegole olandesi: la sua caratteristica essenziale e più apprezzata, risiede nella formazione di una superficie lievemente ondulata delle falde del tetto.
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Copertura in laterizio con tegole olandesi (foto di Barni1 - Fonte:
pixabay.com) |
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