Cosa sono i vetri selettivi e bassoemissivi


Il vetro è un materiale molto antico utilizzato in edilizia e negli anni si è perfezionato sempre di più sia nelle tecniche di produzione che nelle lavorazioni. Nella società moderna il vetro ha un'infinità di utilizzi, dall'arredamento, alle scale in vetro, parapetti, oggetti vari, soprammobili, etc. In particolare in questo capitolo ci occuperemo dei vetri per i serramenti di porte e finestre e in particolare dei vetri selettivi e bassoemissivi.

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Facciata edificio con vetri bassoemissivi (foto di hunt-er - Fonte: pixabay.com)

Indice

  1. Cosa sono i vetri bassoemissivi
  2. Processo di pirolisi e polverizzazione catodica
  3. Vetri uniti al perimetro
  4. Svantaggi del vetro bassoemissivo
  5. Cosa sono i vetri selettivi
  6. Conclusioni


Cosa sono i vetri bassoemissivi

I vetri selettivi o bassoemissivi sono vetri dall'elevata efficienza energetica in grado di far risparmiare fino all'80% di riscaldamento. Vengono anche chiamati vetri termoisolanti Essi hanno la capacità di riflettere verso l'interno il calore irraggiato dagli impianti di riscaldamento impedendo la sua dispersione attraverso i serramenti. Hanno quindi il pregio di ridurre al minimo la sensazione di freddo per chi staziona vicino alla superficie vetrata. Nel contempo presentano un elevato fattore solare, che favorisce l'apporto dell'irraggiamento proveniente dall'esterno.

Come vengono realizzati i vetri bassoemissivi

I vetri bassoemissivi vengono realizzati con sistemi simili adottati per i vetri riflettenti, ovvero attraverso il:

  • processo di pirolisi: realizza il deposito di ossidimetallici sulla lastra in fase di produzione;
  • polverizzazione catodica: il deposito avviene operando in campo magnetico sotto vuoto spinto.

 

    con dimensioni massime che possono raggiungere i valori indicati nella tabella sottostante.

    Processo di produzione

    Spessore

    (mm)

    Dimensioni massime

    (cm)

    Non temprati

    Temprati

    Pirolisi

    4

    280-320 x 600

    200 x 250

    6

    280-320 x 600

    200 x 350 *

    Polverizzazione catodica

    3

    318 x 600

    -

    4

    318 x 600

    140 x 240

    5

    318 x 600

    190 x 240

    6

    318 x 600

    240 x 240

    8

    318 x 600

    360 x 240

    * Compatibilmente con le attrezzature dello stabilimento di tempra


    Processo di pirolisi e di polverizzazione catodica

    Con il procedimento di pirolisi si ottengono prodotti dotati di leggera colorazione azzurrina, che possono essere sottoposti alle usuali lavorazioni ed essere utilizzati nei serramenti sia sotto forma di lastre monolitiche sia sotto forma di cristalli uniti al perimetro.

    I prodotti ottenuti per polverizzazione catodica possono essere esclusivamente impiegati per formare la lastra interna delle vetrate unite al perimetro, disponendo la superficie trattata verso l'interno della camera d'aria. Particolare cura è richiesta per lo stoccaggio e la manipolazione delle lastre, che devono essere conservate in locali asciutti e a temperatura superiore a 10 °C.


    Vetri uniti al perimetro

    Sono pannelli formati da due o più lastre di vetro giuntate ai bordi, in modo da creare tra loro un'intercapedine riempita disidratata o con gas pesanti (tipo Argon). I cristalli formanti il pannello possono essere entrambi trasparenti, eventualmente temprati, oppur euno di essi può essere sostituito con un cristallo stratificato, stampato, colorato, riflettente o bassoemissivo.

    Le prestazioni di coibenza termica dipendono quindi dai tipi di lastre impiegate e, in misura minore, dallo spessore dell'intercapedine di aria secca. La trasmittanza più bassa si ottiene quando si tratta di pannelli dotati di vetro bassoemissivo sulla faccia interna e di un'intercapedine di 12 mm. Per i normali serramenti domestici di solito si ricorre a serramenti con due lastre di spessore 4 mm distanziati da un'intercapedine di 6 mm.

    Un altra cosa che determina le proprietà termoisolanti del serramento è l'efficacia del giunto che unisce le lastre. Esso può essere realizzato con varie tecniche ma deve in ogni caso garantire per anni la perfetta tenuta e l'assenza di umidità tra le lastre.


    Svantaggi del vetro bassoemissivo

    Il vetro bassoemissivo è stato introdotto circa 15-20 anni fa nel settore dei serramenti ed ha rivoluzionato il modo di concepire il serramento e l'involucro edilizio. Ma seppur molto efficaci per un funzionamento invernale perchè trattengono il calore interno, non fanno altrettanto d'estate. I questa stagione infatti i raggi solari che entrano non rimangono intrappolati formando così un effetto serra e un surriscaldamento. 

    La soluzione ideale a questa problematica è quella di posizionare dei tendaggi e dei frangisole nel lato a sud, ovvero quello più esposto ai raggi solari, oppure utilizzare un vetro selettivo. In genere i vetri basso emissivi vanno bene sulle finestre posizionate a nord e ovest mentre per il lato est e sud si possono usare i vetri selettivi.


    Cosa sono i vetri selettivi

    Come anticipato i vetri selettivi sono un altro tipo evoluto di vetro utilizzato nei serramenti in vetrocamera. Analogamente al vetro bassoemissivo viene applicata una pellicola trasparente ( trattamento magnetico che fissa sulle lastre di vetro degli ioni d’argento) sulla superficie esterna del vetro che permette di riflettere i raggi solari e respingono le radiazioni termiche provenienti dall'esterno. In pratica avviene il passaggio della radiazione luminosa ma viene respinta in gran parte la radiazione termica o infrarossa che provoca il surriscaldamento.

    Conclusioni

    Per migliorare l'efficienza energetica dell'efificio è opportuno che l'edificio sia costruito bene secondo i criteri dell'edilizia e dell'architettura sostenibile, al fine d ridurre le dispersioni energetiche, i consumi e quindi i costi e per migliorare la qualità dell'ambiente. Molte abitazioni infatti sono state realizzate tra gli anni '60 e '70 prive di isolamento termico e con serramenti di vecchia generazione e impianti inefficienti. Oggi, grazie anche al Bonus 100, si sta lavorando molto sulle ristrutturazioni e sull'efficientamento energetico degli edifici esistenti con il cappotto termico, e altri accorgimenti (impianti nuovi, fotovoltaico o solare, etc.). Un ruolo fondamentale è dato dai serramenti che devono essere a taglio termico e possibilmente con vetro selettivo e/o bassoemissivo per migliorare ulteriormente le sue prestazioni tecniche. L'ideale sarebbe avere il cappotto termico con serramenti in vetrocamera bassoemisisvi, con caldaia a condensazione o pompa di calore e riscaldamento a pavimento.

    L'impiego di vetri bassoemissivi nei serramenti in vetrocamera (con gas Argon o il più costoso Krypton), eventualmente assieme a un cristallo esterno riflettente per migliorare il ocmportamento estivo del serramento, da luogo a soluzioni molto interessanti, perchè abbina le caratteristiche di coibenza assicurate dall'intercapedine tra le lastre al reirraggiamento del calore verso l'interno.


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