Le facciate bioattive targate Laminam

A Santiago del Cile nel Sud America verrà realizzato il primo hotel con facciate ventilate bioattive per combattere l'inquinamento atmosferico e migliorare la qualità dell'aria. Vediamo di cosa si tratta.

facciate ventilate bioattive
Facciate ventilate bioattive (foto di Tama66 - Fonte: pixabay.com)

Indice

  1. Cos'è il laminam
  2. Laminam e le superfici bioattive
  3. Il nuovo primato di Laminam
  4. Il progetto
  5. Caratteristiche della facciata bioattiva

 

Cos'è il Laminam

Probabilmente per chi non è addetto ai lavori magari ha già sentito parlare di Laminam ma non sa esattamente cosa sia. Quando parliamo di Laminam parliamo di lastre in gres porcellanato ottenuta attraverso procedimenti industriali. Laminam è il nome dell'azienda che produce queste piastrelle di vario formato che vengono utilizzate per rivestire pavimenti, porte e pareti interne oppure superfici esterne. Negli ultimi anni il gres porcellanato ha torvato largo impiego nell'architettura e nell'arredamento interno grazie alla sua varietà di formati, alla moltitudine di variazioni cromatiche disponibili e alle sue caratteristiche fisico-chimiche che rendono questo materiale estremamente resistente all'usura, al calore, alle sollecitazioni meccaniche, all'azione degli agenti atmosferici, etc. Il laminam è quindi un materiale economico, elegante e molto resistente.


Laminam e le superfici bioattive

Laminam recentemente si è resa partecipe della realizzazione del primo hotel costruito in America Latina con superfici nioattive. Siamo a Santiago del Cile e il progetto per l'Hotel Nodo è stato realizzato dall'architetto Ricardo Stein. L'intensione di Stein era quella di realizzare un edificio che fosse in grado di rappresentare iconograficamente l'idea di un bosco e come tale fare in modo che contrastasse l'nquinamento. 

Per fare questo ha deciso di utilizzare per le facciate dell'edificio una facciata ventilata utilizzando la ceramica bioattiva Laminam. Esteticamente la texture e il colore delle lastre di laminam richiamano il legno naturale degli alberi e attivamente abbattono l'inquinamento atmosferico. Riccardo Stein per realizzare l'hotel si è ispirato al "Bosco Verticale" di Stefano Boeri realizzato a Milano. L'architettura si evolve esempre più ed è tesa alla sostenibilità ambientale: il progetto di Stein è un altro esempio di come si possa contribuire attivamente a risolvere questo problema dei tempi moderni.

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Il nuovo primato di Laminam

L'architetto cileno Ricardo Stein specializzato nella costruzione di edifici sostenibili ha deciso di affidarsi all'azienda italiana laminam per realizzare le facciate dell'Hotel. Il particolare rivestimento proposto da Laminam per esteticamente richiama il legno ma sono dotate di tecnologia bioattiva. Secondo l'idea progettuale di Stein l'edificio deve inserirsi perfettamente nell'ambiente e nel paesaggio e contribuire attivamente alla lotta ai cambiamenti climatici. L'architetto cileno ha concepito questo suo nuovo edificio come un "organismo vivente" dove naturale e artificiale si compenetrano l'un l'altro. 


Il progetto

Ricardo Stein molto sensibile alle tematiche della sostenibilità, da deciso di realizzare un edificio che fosse in grado di aliminare l'inquinamento in maniera attiva e per farlo ha deciso di utilizzare questo particolare rivestimento in ceramica bioattiva targata Laminam. A differenza di Boeri che ha introdotto spazi appositi per inseire le piante e gli alberi Stein ha provato a fare qualcosa di diverso. 

Concettualmente il progetto è stato conecepito come una base di pietra (basamento realizzato in calcestruzzo armato) dove sorge un albero, un elemento in legno rappresentato dalla facciata ventilata. Dal primo al terzo piano trovano posto le funzioni pubbliche dell'Hotel come il ristorante, la sala riunioni, un'area co-working, etc. mentre dal 4° all'11° piano si trovano le camere da letto. 

Ovviamente non è solo il materiale utilizzato per il rivestimento esterno della facciata a rendere questo edifico green ma anche tutta una serie di altre accortezze (come la stessa facciata ventilata) volte al risparmio energetico e alla qualità della vita di chi lo abita. Di sicuro questo è il primo hotel costruito in Sud America a utilizzare questo materiale e questa tecnologia. L'architetto voleva lavorare molto sull'immagine estetica richiamando il legno ma anche sulla funzione contribuendo ad abbattere l'inquinamento. 


Caratteristiche della facciata bioattiva 

L'intero edificio progettato da Ricardo Stein prevede 2.300 mq di lastre Laminam con trattamento bioattivo dello spessore di 3 mm. La tecnologia bioattiva è una particolare tecnologia brevettata che è in grado attraverso l'azione della luce solare, di purificare l'aria come fa un vero e proprio albero. Nello specifico per questo progetto è stato calcolato che la facciata bioattiva è in grado di purificare l'aria e produrre ossigeno in un anno come l'equivalente di una foresta di 1,5 ettari. Una cosa davvero molto interessante che si protrebbe riprodurre in moltissime città del mondo. 

Inoltre il rivestimento bioattivo Laminam sono in grado di auto-pulirsi da sole con l'aqua piovana eliminando lo sporco e riducendo in maniera significativa gli interventi di pulizia e manutenzione. I vantaggi diretti di questa operazione sono costi minori di gestione e una maggiore durata nel tempo della qualità e dell'aspetto dell'edificio.

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