Cosa sono gli edifici NZEB

In un mondo in continuo cambiamento con i disastri provocati dai cambiamenti climatici in atto l'edilizia e l'architettura non può e non deve stare a guardare con le mani in mano. Per edificio NZEB si intende un edificio in grado di emettere zero emissioni di CO2 in atmosfera. Vediamo meglio questo concetto e di fare una panoramica sulla normativa attuale.

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Villaggio sostenibile BedZED a Londra (foto di Tom Chance - Fonte: flickr.com)

Indice

  1. Cosa sono gli edifici NZEB
  2. Cosa dice la normativa
  3. Misure italiane per sensibilizzare
  4. Quali sono i vantaggi di un edificio NZEB

 

Cosa sono gli edifici NZEB

Si definiscono edifici NZEB (Nearly Zero Energy Building tradotto in italiano "edifici a emissioni quasi zero) tutti quelle costruzioni di nuova generazione che sono in grado di generare emissioni di anidride carbonica in atmosfera che si avvicinano a zero. L'anidrirde carbonica generata dalle attività umane infatti è il principale responsabile dell'innalzamento della temperatura del globo terrestre e la conseguenza principale sono i cambiamenti climatici. Squilibri del tempo che generano siccità, innondazioni, fenomeni sempre più frequenti e semère più intensi che mettono in crisi le economie dei paesi oltre a modificare le abitudini delle persone. 

Gli edifici NZEB realizzati con le più moderne tecnologie costruttive e materiali all'avanguardia non solo sono energeticamente autonomi (non consumano risorse del pianeta) ma addirittura diventano essi stessi produttori di energia. Al contrario di quanto si pensi non sono le automobili il principale fattore che fa aumentare la temperatura, ma sono le industrie, gli allevamenti intensivi e gli edifici. Ecco perchè il futuro è che in tutte le principali città del mondo ci siano solamente edifici NZEB.

In questo video possiamo capire meglio cosa si intende per edificio NZEB


Cosa dce la normativa

Mentre in altri paesi europei gli edifici NZEB sono già una realtà da qualche anno in Italia si è iniziato a parlae di edifici NZEB dal 2018, quindi abbastanza recentemente. In quell'anno infatti anche nel nostro paese è scattato l'obbligo per le nuove costruzioni di realizzare edifici a basso impatto ambientale, almeno per quanto riguarda gli edifici pubblici. Nel 2020 è stato introdotto il DLgs 48/2020 corretto poco dopo con la Direttiva Europea 2010/31/UE (detta anche EPBD III) dove è stato esteso l'obbligo a qualsiasi tipo di edificio di nuova costruzione, quindi anche edifici residenziali. L'obbligo effettivo è scattato dal 1° Gennaio 2021.

SCARICA IL PDF >> Direttiva CEE 19 Maggio 2010, n.2010/31/UE


Anche in Italia quindi si inizia a parlare di edifici a emissioni quasi zero in maniera concreta e reale, con l'obbligo di risettare determinati requisiti specifici prestazionali per rientrare in questa categoria, fissati dalla normativa. Per quanto riguarda l'A.P.E. (Attestato di Prestazione Energetica) che è sempre obbligatorio, sono presenti 10 classi che vanno dalla classe G fino alla classe A4. Se un edificio raggiunge la qualifica di edificio NZEB nell'attestato di prestazione energetica risulterà in classe A4 con la spunta attiva "EDIFICIO A ENERGIA QUASI ZERO". La spunta quindi si attiva solamente se vengono raggiunti determinati parametri.

LEGGI ANCHE: Come si calcola la classe energetica di un edificio

Misure italiane per sensibilizzare

Per sensibilizzare sul tema della sostenibilità e degli edifici NZEB, le figure tecniche e professionali di settore, progettisiti, aziende, imprese, etc. sono state introdotte alcune iniziative di tipo economico come il Conto termico 2.0 per gli edifici della Pubblica Amministrazione.

Ad oggi questa misura adottata è l'unica misura specifica a livello nazionale e prevede riqualificazione e il miglioramento energetico degli edifici pubblici esistenti in edifici NZEB autosostenibili e con emissioni quasi zero. Con questa operazione quindi si va a lavorare interamnete sull'involucro edilizio con serramenti e cappotto termico e sugli impianti tecnologici attivi o passivi. Con questa misura adottata per questi edifici è possibile quindi demolire e ricostruire con possibilità di ampliamento fino a un massimo del 25% del volume esistente dell'edificio.


Quali sono i vantaggi di un edificio NZEB

Um edificio NZEB, come accennato in precedenza, non solo è in grado richiedere una quantità di energia fossile davvero minima, ma oltre a ridurre l'impatto ambientale e le emissioni inquinanti di CO2 riesce anche a diventare esso stesso un produttore di energia pulita da immettere nel sistema. Il concetto base che sta dietro a questo nuovo modo di concepire gli edifici di nuova costruzione è il risparmio energetico e il minor impatto possibile sull'ambiente. Purtroppo i danni provocati in questo secolo e nel secolo precedente, sono quasi irreversibili perciò è fondamentale agire in fretta e subito. 

Bisogna intervenire sulla riduzione degli allevamenti intensivi, sul rinnovamento del parco automobili e lavorare su una mobilità sostenibile e sul rinnovo degli edifici. In tal senso in Italia ad esempio da un anno ormai si parla e si sta attuando (pur con molte difficoltà) il SuperBonus 110 per rinnovare gli edifiici residenziali. 

Progettisiti e tecnici devono realizzare edifici che consumano pochissima energia ed eventualmente il rimanente utilizzare energia da fonti rinnovabili. Questo permette appunto di riqualificare gli edifici e la conseguenza diretta e immediata è spendere meno in bolletta. I principali consumi infatti derivano dai costi imputabili al riscaldamento, al raffrescamento, la produzione di acqua calda sanitaria, l'energia elettrica per i vari dispositivi e per l'illuminazione. 

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Edificio NZEB (foto di albolm911 - Fonte: flickr.com)

 

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