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Il primo bosco verticale cinese di Stefano Boeri

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Finalmente ha preso vita ed è operativo il
primo bosco verticale cinese,
realizzato nella città di Huanggang. Il famosissimo “bosco verticale”
realizzato a Milano dall’architetto Stefano Boeri, è un modello di
architettura sostenibile proiettata nel futuro e un modello esportabile in
tutto il mondo. Scopriamo assieme il nuovo progetto.

bosco verticale cinese-stefano boeri
Il bosco verticae a Milano dell’arch. Stefano Boeri
(foto di
lauryn77 – Fonte: pixabay.com)

Bosco Verticale cinese

Da poco più di due settimane lo studio dell’architetto Stefano Boeri ha
realizzato e costruito la prima torre residenziale in Cina sul modello del
Bosco Verticale di Milano. Il progetto comprende due torri residenziali che
fanno parte del progetto
Easyhome Huanggang Vertical Forest City Complex. Appena completate
queste due torri hanno già iniziato ad ospitare alcuni inquilini.

Dopo Milano e Losanna, Stefano Boeri sta esportando il suo
modello di torre residenziale sostenibile,
simbolo di innovazione e modernità che pensa a un futuro delle città più
verdi e sostenibili, in tutto il mondo. In particolare in Cina sta
tentando di realizzare varie varianti dello stesso modello in più città. La
particolarità e genialità del Bosco Verticale ideato dall’architetto
Stefano Boeri è proprio quello di essere un modello di grattacielo unico e
irripetibile ma allo stesso tempo replicabile in decine e decine di versioni
ognuna diversa dall’altra ma fondate sullo stesso modello.

Il progetto di Stefano Boeri in numeri

A differenza del bosco verticale di Milano, questo nuovo prototipo di torre
residenziale è caratterizzato non da balconi e terrazzi bianchi sporgenti ma da un’alternanza di balconi aperti e chiusi  che creano un simpatico gioco
di vuoti e pieni, luci e ombre, spezzando la regolarità dell’edificio. Anche
in questo caso il “materiale” principale che caratterizza l’intero progetto
sono gli alberi (basso, medio e alto fusto) e il verde che sono la parte
integrante del progetto e che ne caratterizza il diverso aspetto esteriore in
funzione delle stagioni; quindi sempre in continuo mutamento e mai uguale a se
stesso.

Le due torri residenziali che fanno parte del progetto
Easyhome Huanggang Vertical Forest City Complex, sono state costruite
in Cina nella città di Huanggan. Il complesso architettonico si
sviluppa su un’area di 4,54 ettari e prevede la realizzazione di cinque torri.
Due di queste torri sono a destinazione residenziale e sono realizzate appunto
dall’arch. Stefano Boeri su modello del bosco verticale di Milano.

Oltre alle due torri residenziali sono previsti anche hotel, spazi
commerciali e uffici per dare un’ampia opportunità a turisti e residenti e per
rilanciare l’area. La Cina è enorme come enormi sono le sue città e anche se
spesso criticate, in realtà per molti aspetti sta correndo incontro al futuro
ed è attenta alle opportunità per sfruttarle al meglio. Anche in Italia per
esempio si potrebbe sfruttare il modello di Boeri per rivoluzionare le nostre
città (almeno in parte) ma purtroppo non viene ancora fatto. Rimane il fatto
che il Bosco Verticale di Milano rimane un
simbolo di modernità e futuro per tutto il mondo.

Quali sono le essenze presenti

Il progetto delle due torri cinesi prevede l’utilizzo di
essenze vegetali locali, così suddivise:

  • 404 alberi (le specie principali sono Ginkgo biloba, Osmanthus
    fragrans, Acer griseum, Ligustrum lucidum e Chimonanthus praecox)
  • 4620 arbusti (tra le principali specie: Hibiscus mutabilis, Elaeagnus
    pungens, Nandina domestica ed Euonymus alatus)
  • 2408 mq di piante perenni, fiori e piante rampicanti (come Ophiopogon
    bodinieri, Sedum lineare e Liriope spicata).

Il verde degli alberi e degli arbusti sviluppati in verticale sulle due torri
residenziali è in grado di assorbire circa
22 tonnellate di anidride carbonica e generare
11 tonnellate di O2 all’anno. Una soluzione geniale e pratica che oltre
ad abbellire la città la rende più pulita e con l’aria respirabile. In Cina
infatti, a causa dell’enorme sovrapopolamento, è molto sentito il problema
dell’inquinamento e la cattiva qualità dell’aria che causa malattie e morti
ogni anno.

Conclusioni

Con il Bosco Verticale realizzato nel Centro direzionale di Milano, ai
margini del quartiere Isola nel 2014, Stefano Boeri è riuscito a ideare
e brevettare qualcosa di geniale e straordinario, un modello di torre
residenziale replicabile in tutte le città del mondo in grado di ridare il
giusto rapporto e contatto con la natura. Questi progetti fanno parte di quel
famoso processo di rigenerazione e riqualificazione urbana che tutte le
città del mondo hanno bisogno, comprese quelle italiane. Queste torri, quando
nel prossimo futuro saranno replicate enne volte, saranno in grado di
trasformare radicalmente l’aspetto e il paesaggio delle città del futuro.
L’architettura si deve fare promotrice e risolutrice dei problemi sociali e
culturali dando delle risposte chiare al modello abitativo che risponda alle
esigenze future, e Boeri con il suo modello di Bosco Verticale ha
definito un modello da seguire.

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