Concessione edilizia: cos'è, costo e come ottenerla

La concessione edilizia è un titolo abilitativo, un permesso che il Comune rilascia e che consente di eseguire determinati lavori edili. Senza tale autorizzazione non si possono eseguire tali lavori e quindi si crea un abuso edilizio. Vediamo meglio cos'è, quanto costa e come ottenerla.

concessione edilizia
Concessione edilizia (foto di mwitt1337 - Fonte: pixabay.com)

Indice

  1. Cos'è la concessione edilizia
  2. Differenza tra Licenza Edilizia, Concessione Edilizia e Permesso di Costruire
  3. Quando è obbligatoria e chi può richiederla
  4. Quando non è obbligatoria
  5. Tempistiche per il rilascio del Permesso
  6. Quali sono i costi della pratica edilizia

 

Cos'è la Concessione Edilizia

La Concessione edilizia è un permesso che il Comune rilascia per poter costruire una nuova abitazione oppure per realizzare dei lavori edili di ristrutturazione e trasformazione dei parametri urbanistici. Si tratta di un documento dove viene allegato il progetto che si intende fare e vari allegati che vengono richiesti in base alla tipologia di lavoro. Anche se dal 2001 non si chiama più Concessione edilizia ma Permesso di Costruire nel gergo comune e non solo spesso viene ancora chiamata così. 

Se guardiamo lo storico, in origine il proprietario di un terreno o di un immobile poteva richiedere gratuitamente quella che veniva chiamata Licenza edilizia. Si trattava di un semplice foglio A4 con poche righe scritte e il timbro del comune con la data. Nel 1977 la Licenza Edilizia si è evoluta dientando più corposa e cambiando nome in Concessione Edilizia. Infine un ulteriore cambiamento è avvenuto nel 2001 quando la Concessione Edilizia si è trasformata in Permesso di Costruire. Ma vediamo meglio nel dettaglio le differenze.


Differenza tra Licenza Edilizia, Concessione Edilizia e Permesso di Costruire

Come abbiamo accennato Licenza Edilizia, Concessione Edilizia e Permesso di Costruire sono la stessa cosa, ovvero quello che cambia è la forma ma non la sostanza. Infatti tutti e tre sono delle autorizzazioni amministrative, con cui il Comune dove vengono svolti i lavori, rilascia l'autorizzazione a procedere. Va da se che se si eseguono lo stesso i lavori in assenza o in difformità da quanto presentato si fa un abuso edilizio che eventualmente va sanato con una pratica successiva.

Riassumendo possiamo così elencare le principali differenze tra Licenza Edilizia, Concessione Edilizia e Permesso di Costruire:

  • Licenza Edilizia: era regolata dalla “Legge Urbanistica” n. 1150/1942 ed era gratuita;
  • Concessione Edilizia: era regolamentata dalla “Legge Beccalossi” n. 10/1977 ed era rilasciata dal Comune dietro il pagamento degli oneri di urbanizzazione e costi di costruzione;
  • Permesso di Costruire: è regolamentato dal Testo Unico dell’Edilizia, Dpr n. 380/2001, è richiesto il pagamento degli oneri e del costo di costruzione oltre che ai diritti di segreteria ed è previsto anche il silenzio assenzo.

Quando è obbligatoria e chi può richiederla

La concessione edilizia è sempre obbligatoria ogni qualvolta vengano:

  • costruiti nuovi immobili;
  • eseguiti interventi di ristrutturazione edilizia che comportino modifiche alla volumetria degli edifici, mutamenti della loro destinazione d’uso o una struttura edilizia in parte diversa da quella preesistente;
  • eseguite importanti opere di ristrutturazione urbanistica;
  • opere che comportino la modifica della sagoma degli edifici. 

In tutti questi casi è obbligatorio richiedere al Comune l'autorizzazione a procedere con i lavori. A farlo sarà un tecnico abilitato alla firma (geometra o architetto) che preseterà a nome del committente la pratica. Una volta si presentava con modalità cartacea, mentre oggi ormai su quasi tutto il territorio nazionale, si invia la pratica per via telematica apponendo la firma digitale. Queste sono le casistiche generali in cui sia necessario ottenre una concessione edilizia; vi possono essere anche altri casi che dipendono da Comune a Comune e in base lla Regione che può avere delle leggi specifiche. 


Quando non è obbligatoria

Abbiamo appena detto quali sono i casi in cui il committente che intende eseguire dei lavori edili deve ottenere l'autorizzazione edilizia. La concessione edilizia però oltre ad avere un iter burocratico ha anche dei costi non indifferenti. Per tutti quei casi in cui vengano svolti lavori minori di piccola entità,  per le costruzioni provvisorie o mobili, lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria che non toccano parti strutturali dell'edificio o per gli interventi che non generano o modificano il volume allora invece del Permesso di Costruire, è possibile presentare:

  • Scia (Segnalazione Certificata di Inizio Attività)
  • Cila (Comunicazione di Inizio Lavori).

In questi casi la pratica edilizia è molto più snella e sbrigativa da fare e i costi sono minori. In questi casi sono richiesti solamente i diritti di segreteria ed eventuali sanzioni se si tratta di Scia in Sanatoria, e i lavori possono iniziare fin da subito, dal momento del protocollo.

Tempistiche per il rilascio del Permesso

Come abbiamo appena detto per la Scia e la Cila il tempo di rilascio è nullo, perchè dal momento che si protocolla la pratica un istante dopo si possono eseguire i lavori. Per quanto riguarda il Permesso di Costruire invece i tempi canonici sono di 90 giorni: ci vogliono 60 giorni di tempo dalla presentazione dell'istanza, dove il responsabile del procedimento fa partire l'istruttoria e altri 30 giorni per il rilascio effettivo. Se nel frattempo però vengono richieste integrazioni o modifiche l'iter si interrompe finchè non viene protocollata l'integrazione e ripartono i 60 giorni, e così via. Va da se che per ottenre un Permesso di Costruire possono passare anche diversi mesi. 

Una volta rilasciato il Permesso di Costruire si ha tempo un anno per ritirarlo e tre anni per ultimare i lavori. Se non si riesce a finire i lavori in questo lasso di tempo bisogna chiedere una proroga prima che scada.


Quali sono i costi della pratica edilizia?

Allora in questo caso non è semplice dare una cifra esatta perchè ci sono diverse variabili che concorrono, come ad esempio:

  • l'entità dei lavori da eseguire e delle trasformazioni urbanistiche;
  • dal Comune e dalla Regione;
  • dal tecnico che firma la pratica edilizia;
  • dagli oneri di urbanizzazione e dal costo di costruzione;
  • dal costo dei diritti di segreteria.

 

In genere la sola parcella del tecnico può variare dagli 800 ai 1500 euro a cui bisogna poi aggiungere gli altri costi. Ovviamente il rilascio del permesso è strettamente collegato al pagamento degli oneri di urbanizzazione e del costo di costruzione. Senza aver pagato queste due voci di psesa non si possono eseguire i lavori. I tal senso, per agevolare il committente, il Comune può richiedere come garanzia la Fideiussione per Concessione Edilizia, ovvero può consentire: il pagamento a rate degli oneri di urbanizzazione e/o del contributo del costo di costruzione, oppure la garanzia per l’“Esecuzione diretta delle opere di urbanizzazione a scomputo degli oneri concessori”.

 

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