Le resine termoindurenti: quali sono e caratteristiche
Le resine termoindurenti sono materie plastiche costituite da polimeri e correttivi che trovano largo impiego in edilizia e non solo. Vediamo quali sono le principali resine termoindurenti e le loro caratteristiche.
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Molecole polimero (immagine di zeeshan09 - Fonte: pixabay.com) |
Indice
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Le resine termoindurenti: una tipologia di materia plastica
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Dove sono utilizzate le materie plastiche
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Quali sono le resine termoindurenti
Le resine termoindurenti: una tipologia di materia plastica
Le materie plastiche sono sostanze costituite da polimeri ad alto peso molecolare, foggiabili nelle forme volutemediante riscaldamento e compressione. La differente composizione chimica e di struttura dei polimeri, nonchè l'impiego di vari processi produttivi, danno luogo a una grande serie di prodotti commerciali.
A seconda del comportamento che presentano sotto le azioni termiche, le materie plastiche si dividono in:
1) RESINE TERMOPLASTICHE: sono resine che, sottoposte all'azione del calore e
della pressione, acquistano forma e rigidezza che mantengono anche dopo
essersi raffreddate. In seguito a un nuovo riscaldamento esse si rammolliscono
e possono essere rimodellate;
2) RESINE TERMOINDURENTI: sono resine che possono essere foggiate nella forma
e con la rigidezza volute, ma che dopo il raffreddamento oppure dopo una
reazione chimica induriscono in modo irreversibile, perdendo la possibilità di
essere nuovamente rimodellate;
3) ELASTOMERI: (detti anche gomme o materiali gommosi), hanno un comportamento termoplastico in fase di formatura, ma, dopo il raffreddamento, acquistano una grande elasticità, che consente loro di sopportare forti deformazioni e di riacquistare spontaneamente la forma originaria al cessare delle sollecitazioni deformanti.
Dove sono utilizzate le materie plastiche
L'impiego delle materie plastiche consente la produzione di una svariata serie di prodotti (vernici, sigillanti, adesivi, impermeabilizzanti, etc.) e di semilavoratiche permettono la realizzazione di numerosi elementi costruttivi degli edifici.
Tra i semilavorati più comuni ci sono:
- lastre piane, ondulate e alveolari;
- elementi e cupole per lucernari,
- pavimenti in resina e pavimenti resilienti,
- profili per serramenti,
- tubazioni per impianti tecnici,
- apparecchi igienico-sanitari.
Le materie costituenti le materie plastiche sono detti polimeri. Essi si distinguono in:
- polimeri di sintesi (o resine sintetiche): che costituiscono il gruppo più importante, e sono ottenutiattraverso processi di sintesi, partendo da composti organici moltosemplici ricavatidal petrolio o dal carbon fossile;
- polimeri naturali: il più importante dei quali è la cellulosa.
Quali sono le resine termoindurenti
Si tratta di materiali relativamente giovani, suscettibili di impieghi molto
interessanti in edilizia e in altri campi destinati a ruoli sempre più
importanti, con l'ulteriore sviluppo delle tecniche di fabbricazione, che
consentono di ottenre prodotti via via più affidabili.
Le principali resine termoindurenti sono quelle qui di seguito indicate:
Poliuretani
Le resine poliuretaniche (che possono essere sia termoplastiche che termoindurenti a seconda della loro struttura molecolare), si ottengono dalla poaddizione dei cianati (sali dell'acido cianico). Presentano buone caratteristiche di resistenza meccanica, di isolamento del calore dal suolo e dall'elettricità.
Poliesteri
Prende questa denominazione un gruppo di resine che possono essere sia termoplastiche che termoindurenti ottenute per policondensazione di un acido organico e di un alcool. Quella più comunemente impiegata in campo edile è costituita di poliesteri non saturi, termoindurenti per copolimerizzazione, e viene chiamata chiamata semplicemente poliestere.
In confronto ad altre resine termoindurenti, il poliestere ha il grande vantaggio di poter essere stampato a bassa pressione e di indurire a temperatura ambiente. Normalmente il poliestere non viene usato allo stato puro, ma rinforzato con fibre di vetro o di nylon; si ottiene così il poliestere rinforzato, che ha elevate caratteristiche di resistenza a flessione, di inattaccabilità da parte degli acidi, di ininfiammabilità.
Esistono anche poliesteri saturi (come le resine alchidiche), di grand eimportanza nella preparazione di vernici, pitture e fibre.
Resine epossidiche
Queste resine, ottenute per policondensazione di variepossidi con opportuni reagenti, hanno ottime caratteristiche di resistenza agli agenti chimici, di inalterabilità della resistenza meccanica, di stabilità dimensionale e di elevato potere adesivo su differenti materiali. Sono quindi impiegate per usi speciali che rendono accettabile il loro maggior costo rispetto ad altri tipi di resine.
Resine fenoliche
Queste resine, dette anche fenoplasti, si ottengono per policondensazione di fenolo e formaldeide. Vengono comunemente bacheliti, dal nome di colui che riuscì a produrle inizialmente (Baekeland).
Le bacheliti, che possono essere termoplastiche e termoindurenti, si presentano sotto forma:
- liquida (novolacca);
- semisolida (resolo o resitolo);
- solida (resite).
Resine melamminiche
Si ottengono dalla policondensazione della melammina con la formaldeide. Hanno un'elevata durezza e lucentezza superficiali, resistenza chimica, resistenza all'abrasione, al calore e all'acqua.
Resine ureiche
Sono resine termoindurenti che si ricavano dalla policondensazione di urea e
aldeidi come la formaldeide. Sono abbastanza trasparenti, facilmente
lavorabili, poco costose e, per queste ultime due caratteristiche, spesso
vengono usate al posto delle resine melamminiche.
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