Come risparmiare sul riscaldamento: consigli utili

Visto il periodo nero di crisi economica e finanziaria che affronteremo nei prossimi mesi e il relativo caro bollette vediamo in questa breve guida qualche consiglio utile su come risparmiare sul riscaldamento e ridurre i consumi energetici.

riscaldamento
Come risparmiare sul riscaldamento (foto di geralt - Fonte: pixabay.com)

Indice

  1. Perchè risparmiare sul riscaldamento?
  2. La stagione invernale e il problema di riscaldare la casa
  3. Cosa si intende per dispersione termica
  4. Come verificare quanto disperde l'edificio
  5. Come ridurre la dispersione di calore: consigli pratici
  6. Agevolazioni fiscali per l'efficientamento energetico
  7. Conclusioni

 

Come risparmiare sul riscaldamento?

La domanda anche se è abbastanza ovvia ma non banale perchè si è abituati quando fa freddo ad accendere la caldaia e i termosifoni e basta. In realtà risparmiare sul riscaldamento è una questione impotante e sempre più attuale non solo dal punto di vista economico per ridurre i consumi e quindi la spesa finale in bolletta, ma anche per ridurre le emissioni inquinanti in atmosfera. 

Oggi il problema del riscaldamento globale e dei cambiamenti climatici è sempre più attuale e una questione urgente da affrontare. Quindi il concetto fondamentale è migliorare l'efficienza per ridurre consumi, sprechi e abbassare la bolletta. Vediamo in questa breve guida cosa fare e quali accorgimenti adottare per risparmiare sul riscaldamento in casa.


La stagione invernale e il problema di riscaldare la casa

Quando finisce l'estate e arriva l'autunno arrivano anche i primi freddi si inizia ad accendere anche il riscaldamento. Una delle voci che incidono maggiormente sulla gestione della casa è proprio la spesa inerente il riscaldamento della casa che in questo periodo è ancora maggiormente sentita a causa del caro energia e della situazione che l'Europa sta affrontando. In attesa di una riconversione globale alle energie rinnovabili nel nostro piccolo è possibile adottare tutta una serie di misure che permettono di ridurre anche sensibilmente i consumi e quindi la spesa finale. 

La cosa essenziale da fare è quella di evitare lo spreco di calore e utilizare impianti efficienti in classe energetica elevata. Quindi per ridurre i consumi si possono adottare interventi strutturali come applicare il cappotto termico, cambiare gli infissi e la caldaia con una caldaia ad alta efficienza, ma anche fare tutta una serie di piccoli accorgimenti che nel loro insieme portano ad un significativo risparmio che fa bene alle tasche e all'ambiente.


Cosa si intende per dispersione termica

La dispersione termica è un termine che sta a indicare la quantità di calore prodotto all'interno dell'abitazione che riesce a fuoriuscire attraverso le pareti e i serramenti. Quindi la dispersione termica è tutto il calore che viene perso e non trattenuto. Più si riesce a ridurre questo valore è più efficiente sarà il sistema in termini di costi e di inquinamento atmosferico. Ricordiamo infatti che un edificio di costruzione datata con vecchi sistemi costruttivi, serramenti vecchi e impianti obsoleti consuma molto di più con una dispersione termica maggiore di un edificio nuovo con impianti ad alta efficienza energetica. Più si disperde calore e più si consuma e più si inquina. 

I punti più critici da risolvere sono le dispersioni attraverso gli infissi, attraverso la copertura e le pareti e attraverso i famosi ponti termici. (per approfondire cosa sono i ponti termi clicca qui). Se vogliamo dare delle percentuali per capire meglio possiamo dire che le dispersioni avvengono per:

  • pareti e facciate (60%);
  • copertura (25%);
  • infissi (10%);
  • porte (5 %).

Questi problemi vengono presto risolti sostituendo i vecchi infissi con vetrocamera bassoemissiva, applicando un cappotto termico alle pareti perimetrali e isolando la copertura, meglio se ventilata. Infine installare una caldaia a condensazione (magari con impiato a riscaldamento) o comunque una caldaia in classe energetica A+ o pompa di calore.

Si può tollerare e quindi definire una dispersione termica accettabile quando la perdita di calore è di 1 grado; se la perdita di calore tra interno ed esterno è di 3 gradi l'edificio è coibentato male se invece la perdita è di 5 gradi o più allora l'edificio non è affatto coibentato e isolato termicamente. 

Come verificare quanto disperde l'edificio

Abbiamo appena visto che la dispersione termica ottimale deve essere di 1 grado centigrado, se dovesse essere di più allora per ridurrei i consumi e gli sprechi energetici bisogna assolutamente intervenire. Questa cosa è possibile verificarla da soli senza la necessità di chiamare un tecnico. Per farlo è molto semplice, basta portare la temperatura della casa a 20 gradi. La sera dopo cena si abbassa la temperatura del termostato e si controlla quanto segna la mattina dopo che dovrebbe essere appunto 1 o 2 gradi in meno. Un altro controllo semplice che si può fare è quella di toccare pavimenti e pareti e valutare al tatto temperatura e umidità. Se toccandoli risultano essere freddi e umidi allora non sono isolati. Nello specifico l'umidità oltre a essere antiestetica può essere molto dannosa per la salute per chè si respirano le spore e col tempo tende ad ammalorare intonaco e mattoni.


Come ridurre la dispersione di calore: consigli pratici

In alternativa o in aggiunta agli interventi strutturali che abbiamo detto in precedenza è possibile comunque intervenire (soprattutto nelle vecchie abitazioni) con piccoli accorgimenti che messi assieme non risolvono certamente il problema ma contribuiscono in maniera talvolta significativa a ridurre i consumi di calore e energia. 

Il primo interventi che si può fare è posizionare degli spessori di tessuto o gommapiuma alla base della porta d'ingresso e delle porte finestre per non far passare l'aria nello spazio che c'è tra la portafinestra e il pavimento. In aggiunta molto utile può essere anche posizionare dei paraspifferi per finestra con del nastro autoadesivo in schiuma lungo i bordi di finestre e portefinestre.

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Anche se sembrerà strano un altro consiglio pratico e utile è quello di arieggiare e aprire per pochi minuti più volte al giorno le finestre per far cambiare e circolare l'aria, soprattutto nelle ore più calde e se possibile tenere aperte persiane e tende per far entrare il sole che scalderà così pareti e pavimenti. Se la pavimentazione è di colore scuro è ancora meglio così intrappolerà più calore che lo rilascerà poi lentamente nelle ore notturne. 

Bisogna assolutamente evitare di coprire e mascherare in qualsiasi modo i termosifoni oppure mettere delle mensole sopra e se sono posizionati in nicchia sarebbe bene chiudere le nicchie dietro i termosifoni con un pannello di polistirolo o aerogel (per approfondire leggi qui). 

Siccome all'interno dei termosifoni si possono formare delle bolle d'aria è buona cosa (almeno una volta all'anno) sfiatare i termosifoni, svuotando l'aria e l'acuqa aprendo la valvolina che di solito è posizionata in alto a destra. Ovviamente deve sempre essere fatta la normale manutenzione ordinaria della caldaia con la prova dei fumi per controllare l'efficienza dell'impianto.

Per quanto riguarda i pavimenti se sono in pietra o piastrelle, nel periodo invernale si potrebbero posizionare dei tappeti che oltre ad arredare la casa contribuiscono a isolare e mantenere più caldo l'ambiente. Un'accortezza potrebbe essere quella di procurarsi un deumidificatore in quanto la sensazione di freddo a volte è docuta proprio all'umidità presente nell'aria; in poche parole anche se la temperatura del termosifone è elevata se c'è umidità nell'aria continueremo a sentire freddo. Il deumidificatore quindi elimina l'umidità e di conseguenza la sensazione di freddo.

 

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Agevolazioni fiscali per l'efficientamento energetico

Alla luce di quanto abbiano detto in questo articolo oltre agli interventi strutturali e ai piccoli accorgimenti che si possono adottare per risparmiare sul riscaldamento invernale è possibile usufruire di alcuni Bonus che il Governo ha messo a disposizione per migliorare l'efficienza energetica degli edifici. Gli incentivi fiscali presenti per la casa sono:

  • per le ristrutturazioni edilizie e risparmio energetico (detrazione fiscale del 50%);
  • per il bonus mobili e grandi elettrodomestici (detrazione Irpef 50%);
  • Ecobonus con interventi volti al miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici (detrazione Irpef del 65%;
  • SuperBonus 110% con interventi trainanti (cappotto termico esterno, la sostituzione del vecchio impianto di climatizzazione e l’installazione di nuovi infissi più performanti) e trainati (interventi minori che portano a un efficientamento energetico).


Conclusioni

Traendo le conclusioni di questo argomento abbiamo visto quali possono essere alcuni accorgimenti semplici, pratici e veloci da realizzare per contener ei consumi e risparmiare così sul riscaldamento. Risparmiare significa spendere meno soldi in bolletta e inquinare meno l'ambiente. Il problema maggiroe sussiste sulle abitazioni costruite prima degli anni '90 dove è necessario intervenire con lavori strutturali e per questo è possibile usufruire dei vari Bonus messi a disposizione dal governo.


 

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