Cos'è il cronoprogramma e a cosa serve

Il cronoprogramma è uno schema che permette di evidenziare la programmazione della tipologia e dei tempi delle lavorazioni che devono essere svolte in un cantiere edile. E' obbligatorio nei grandi lavori edili ma sarebbe opportuno farlo sempre. Vediamo meglio cos'è, a cosa serve e chi deve farlo.

cronoprogramma-cantiere edile
Tecnici all'opera in cantiere (foto di borevina - Fonte: pixabay.com)

 

Indice

  1. A cosa serve il cronoprogramma in un cantiere
  2. Progettazione e gestione del cantiere
  3. Programmazione dei lavori
  4. Cos'è il cronoprogramma dei lavori
  5. A cosa serve il cronoprogramma?
  6. Chi ha l'obbligo di redigere il cronoporgramma?
  7. Diagramma di PERT


A cosa serve il cronoprogramma in un cantiere

Il cantiere edile, grande o piccolo che sia, è un sistema complesso di operazioni, uomini (ognuno con le sue qualifiche e mansioni) e mezzi che lavorano in sinergia al fine di realizzare un intervento edilizio. Quando si parla di cantiere edile si parla anche di materiali, tempi e soprattutto costi che devono essere preventivati e valutati prima e durante le fasi di cantiere. Per fare questo è molto importante capire cosa si vuole realizzare, quali sono i soggetti e le imprese che intervengono, qual è il budget del committente e quali sono le tempistiche per avere l'opera finita realizzata. Il Direttore dei Lavori dovrà quindi programmare e valutare ogni aspetto al fine di inquadrare tutti questi fattori per ottenre il risultato finale e per fare questo si avvalerà anche del cronopropramma dei lavori che evidenzia graficamente quali sono le lavorazioni, le maestranze, i tempi e i costi delle varie operazioni.

Organizzare un cantiere è un'operazione tuttl'altro che semplice e va valutata di volta in volta in funzione dell'ubicazione del cantiere, dell'area a disposizione, dal tipo ed entità dell'intervento e delle tecniche costruttive che si intendono utilizzare. Ovviamente possiamo dire che una corretta impostazione influisce in misura notevole sulla razionalità ed economicità del lavoro.


Progettazione e gestione del cantiere

La complessità delle operazioni per costruire, ristrutturare o modificare un edificio e la necessità di adattarle a situazioni molto varialbili, esigono una vera e propria progettazione del cantiere, che in relazione alle risorse e ai tempi disponibili, definisca le fasi di lavorazione dell'opera, indichi i tempi e le attrezzture necessarie, stabilisca l'impianto e la dislocazione di tali attezzature, programmi la sequenza delle fasi costruttive, etc.

A tale progettazione deve far seguito un'adeguata organizzazione della gestione del cantiere, che stabilisca i ruoli, le competenze e le responsabilità per la sicurezza, per la corretta esecuzione dei lavori, per la programmazione e l'organizzazione della mano d'opera, per l'espletamento degli adempimenti previsti dalle normative vigenti, per la verifica della fornitura dei materiali, etc.

Programmazione dei lavori 

Per programmare la costruzione di un manufatto edilizio è necessario scomporne le fasi di realizzazione in attività e definirne la sequenza temporale.

La programmazione del processo edilizio può essere tradotta in rappresentazioni grafiche che consentano di visualizzare la sequenza delle attività e di modificarla, ove possibile, per rendere più razionale ed economica l'esecuzione dell'opera. Questi grafici appunto vengono realizzati nella fase esecutiva e costruttiva del cantiere. 

Questo metodo di procedere, basato su modelli statistici e matematici, noto come analisi reticolare del progetto, è tanto più utile quanto più alto è il grado di prevedibilità della sequenza operativa e dei tempi di esecuzione di ogni fase lavorativa. Può essere dunque superfluo in un piccolo cantiere dove le decisioni vengono "prese alla giornata", è invece indispensabile e obbligatorio per cantieri grandi inquadrabili in sequenze di operazioni ripetitive, programmabili su periodi di tempo definiti e poco influenzabili da fottori esterni, come nel caso di processi produttivi industrializzati. Per realizzare il cronoprogramma dei lavori vengo utilizzati due tipologie di grafici: il Diagramma di Gantt e il diagramma di PERT.


Cos'è il cronoprogramma dei lavori

L'art. 40 del D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207 definisce il cronoprogramma dei lavori nel seguente modo: "diagramma che rappresenta graficamente la pianificazione delle lavorazioni gestibili autonomamente, nei suoi principali aspetti dal punto di vista della sequenza logica, dei tempi e dei costi".

Il metodo più utilizzato per redigere graficamente il cronoprogramma dei lavori è appunto il Diagramma a barre (o diagramma di Gantt) ideato dall'ingegnere americano Henry Gantt tra il 1915 e il 1918. Esso è costituito da un grafico nel quale compaiono sull'asse delle ascisse i tempi (espressi in giorni, settimane o mesi) e su quello dele ordinate le fasi di realizzazione,  ripartite per attività. Ogni attività è definita da un segmento compreso tra la data di inizio e quella prevista per l'ultimazione dell'attività e di lunghezza proporzionale alla sua durata. In tal modo risulta ben evidenziata la sequenza delle operazioni ed è molto semplice il controllo dei "traguardi" che devono essere raggiunti nei tempi previsti dai contratti di appalto o dalle esigenze di lavoro.

Il diagramma di Gantt oltre a consentire il controllo dell'andamento delle operazioni, può essere agevolmente aggiornato nell'eventualità di varianti e di slittamenti dei lavori. Il diagramma di Gantt permette una facile lettura ed è immediato nella lettura dei dati.

A cosa serve il cronoprogramma?

In parte abbiamo già visto a cosa serve e perchè si deve fare un cronoprogramma in fase esecutiva. Esso viene fatto appunto per pianificare lo svolgimento delle operazioni, controllarei tempi e organizzare la manodopera al fine di rispettare tempi e budget. 

Riassumendo il cronoprogramma dei lavori consente di tenere sotto controllo:

  • lo stato di avanzamento dei lavori;
  • le tempistiche e le scadenze per la realizzazione di ogni lavorazione;
  • le varie attività da svolgere in ogni fase lavorativa;
  • le risorse necessarie alla realizzazione di ciascuna lavorazione;
  • le rispettive aree di svolgimento di ciascuna attività;
  • il coordinamento tra uomini, macchine e trasporti.

Chi ha l'obbligo di redigere il cronoprogramma?

La redazione del cronoprogramma è sempre obbligatoria e secondo quanto stabilito dall' allegato VI del Decreto interministeriale 22 luglio 2014, deve essere fatto dal Coordinatore per la Sicurezza in fase di Progettazione. Tale documento sarà poi preso in carico, visionato ed eventualmente modificato dal Coordinatore per la Sicurezza in fase Esecutiva assiene al Direttore dei Lavori, le imprese edili coinvolte e gli eventuali lavoratori autonomi presenti. Il Cordinatore per la Sicurezza e il Direttore dei Lavori controllano la rispondenza del cronoprogramma e del PSC con l'andamento dei lavori.


Diagramma di PERT

L'altro metodo grafico per effetuare la programmazione delle lavorazioni di un cantiere edile è il diagramma di PERT (Program Evaluation and Review Technque). Si tratta di un metodo di programmazione che utilizza un modello grafico-matematico, detto reticolo, formato da nodi collegati da segmenti orientati, per analizzare e razionalizzare la sequenza delle attività di cantiere e all'occorrenza di apportarvi modifiche che tengano conto di sopravvenute variazioni in corso d'opera. 

Realizzare un PERT significa disaggregare le operazioni del cantiere in una serie di fasi esecutive (eventi), individuare le attività necessarie per giungere da un evento a quello successivo e connettere secondo la loro sequenza logica gli eventi e le attività.

Esistono die diverse rappresentazioni del PERT: la prima, nota come rappresentazione primaria, identifica le attività con i nodi e gli eventi con i sgmenti orientati; l'altra nota come rappresentazione secondaria, identifica viceversa le attività con i segmenti orientati e gli eventi con i nodi.



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