Meglio caldaia a condensazione o tradizionale

L'inverno è alle porte ed è già arrivata l'ora di accendere il riscaldamento. La componente fondamentale di un impianto di riscaldamento è la caldaia che può essere normale o a condensazione. Vediamo quali sono le caratteristiche e qual'è la migliore.

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Caldaia a condensazione o caldaia normale (foto di byrev - Fonte: pixabay.com)

Indice

  1. Premessa
  2. Gli impianti di riscaldamento autonomi
  3. Caldaia tradizionale: come funziona, caratteristiche
  4. Caldaia a condensazione: come funziona, caratteristiche
  5. Differenze tra caldaia a condensazione e caldaia tradizionale
  6. Quando conviene una caldaia a condensazione?
  7. Prezzo caldaia condensazione

 

Premessa

La caldaia è un elemento indispensabile della casa perchè permette di produrre l'acqua calda sanitaria e attivare l'impianto di riscaldamento. Quando la caldaia diventa obsoleta e inizia a dare qualche problema bisogna sostituirla con una nuova. A questo punto però la domanda sorge spontanea: meglio una caldaia a condensazione o una tradizionale? 

Ormai da anni si sente parlare delle caldaie a condensazione, apparecchi di nuova generazione che consentono un notevole risparmio energetico e minori consumi dovuto a una migliore efficienza rispetto a quella tradizionale ma per capire quale delle due fa al nostro caso è bene conoscere le caratteristiche e i pregi e difetti di entrambe. Comfort domestico e risparmio in bolletta sono i due punti chiave a cui bisogna puntare; vediamo quindi quali sono le differenze sostanziali tra queste due tipologie di caldaia.


Gli impianti di riscaldamento autonomi

La caldaia è l'elemento dell'impianto in cui il calore ottenuto dalla combustione viene trasferito al fluido termovettore. Negli ultimi anni si ricorre sempre di più a sistemi di riscaldamento autonomi installati nei singoli alloggi sui balconi, nelle cucine o in altri locali idonei e adeguatamente aerati. Questo tipo di impianto consente all'utente di regolare il riscaldamento secondo le proprie necessità fisiologiche e i propri ritmi di vita, mantenendo per mezzo di un termostato e di un orologio programmato in ogni ambiente la temperatura desiderata nei giorni e nelle ore volute.

Si possono distinguere due tipi di impianto autonomo:

  • piccoli generatori (meno di 35 kW) con rete di distribuzione;
  • piccoli generatori senza rete di distribuzione (2-5 kW) nei singoli ambienti.

Gli impianti di riscaldamento autonomi con rete di distribuzione sono nella maggior parte dei casi costituiti da generatori di calore (caldaia) alimentati  a gas collegati ai singoli radiatori o alla serpentina radiante attraverso impianti monotubo con portata termica generalmente inferiore a 35 kW.

Caldaia tradizionale: come funziona, caratteristiche 

La caldaia tradizionale sfrutta il gas come combustibile che viene prelevato dalla rete di distribuzione per produrre il riscaldamento. La combustione generata all'interno della caldaia va a scaldare l'acqua presente nelle tubazioni del circuito idraulico per l'acqua calda sanitaria e per il circuito del riscaldamento che arriva ai terminali (termosifoni). L'acqua calda quindi passa attraverso le tubazioni mentre i fumi generati dalla combustione vengono immessi in atmosfera attraverso la canna fumaria. Di solito all'interno della canna fumaria vi è un ventilatore per agevolare il tiraggio dei fumi verso l'alto anche in presenza di vento. 

Quando si  vive in zone isolate e lontane dalla rete di distribuzione del gas allora vengono utilizzate caldaie che sfruttano come combustibile il gasolio o il GPL e richiedono però uno spazio esterno per lo stoccaggio del combustibile e il rifornimento costante. La caldaia tradizionale quindi, viene utilizzata sia per la produzione di acqua calda sanitaria sia per il riscaldamento dell'abitazione, e può essere di due tipi:

  • a camera aperta: in questo caso l'aria comburente viene prelevata dall'interno attravero un tiraggio naturale;
  • a camera stagna: l'aria comburente viene prelevata dall'esterno utilizzando un tiraggio di tipo forzato.

Nello specifico nella caldaia tradizionale i fumi prodotti dalla combustione vanno a scaldare lo scambiatore dove circola l'acqua. I fumi di combustione prodotti vengono immessi in atmosfera come gas di scarico assieme al calore che invece viene recuperato con le caldaie a condensazione. A livello di rendimento siamo nell'ordine dell'85%, molto inferiore rispetto a quelle a condensazione.


Caldaia a condensazione: come funziona, caratteristiche 

La caldaia a condensazione funziona esattamente come una caldaia tradizionale solamente che è in grado di recuperare parte del calore (energia) presente nei fumi di scarico che con l'altro tipo di caldaia vanno persi. Questa energia invece di essere sprecata inutilmente viene recuperata e utilizzata per riscaldare l'acqua di ritorno. 

In pratica la caldaia a condensazione è in grado di far condensare il vapore prima che questo vada a finire nella canna fumaria e disperso. Il vapore trattenuto viene così sfruttato per riscaldare l'ambiente e immesso nell'impianto di riscaldamento. 

Questo sistema innovativo permette di sfruttare il calore latente, avendo un notevole risparmio sul consumo medio di energia che si traduce quindi in minori spese in bolletta, ma anche una riduzione sensibile delle emissioni di Co2 in atmosfera. Maggiore efficienza che si traduce in minori emissioni inquinanti e risparmio energetico e quindi economico. Il rendimento di una caldaia a condensazione è pari al 98% e può raggiungere anche il 110% se abbinata al riscaldamento a pavimento e a un impianto fotovoltaico.

Differenze tra caldaia a condensazione e caldaia tradizionale

Adesso che abbiamo visto come funzionano la caldaia a condensazione e la caldaia tradizionale e visto quali sono i loro rendimenti andiamo ad individuare meglio quali sono le differenze sostanziali tra queste due tipologie di caldaia.

La differenza principale tra una caldaia a condensazione e una tradizionale sta proprio nella capacità da parte della caldaia a condensazione di recuperare il calore latente proveniente dai fumi di scarico aumentando di fatto il rendimento e l'efficienza e producendo minori emissioni. Avendo una migliore efficienza questo si traduce poi anche in minori consumi e quindi una spesa in bolletta minore (il risparmio effettivo può anche essere maggiore del 40%). Inoltre nel caso di sostituzione del vecchi apparecchio con uno nuovo a condensazione è possibile usufruire di incentivi fiscali maggiori.

 

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Quando conviene una caldaia a condensazione?

Apparentemente installare una caldaia a condensazione è sempre conveniente, ma sarà davvero così? In linea teorica si, ma per sfruttare realmente tutti i vantaggi offerti da questo apparecchio dalla elevata efficienza energetica, bisogna avere:

  • ci sia un isolamento termico a cappotto sull'intero edificio;
  • si utilizzi un sistema di riscaldamento radiante a pavimento, parete, o soffitto e non i termosifoni;
  • l'utilizzo deve essere costante e continuativo (non andrebbe bene ad esempio per una casa vacanze o una seconda casa);
  • l'ambiente da riscaldare dovrebbe essere abbastanza grande, quindi non avrebbe molto senso installare una caldaia a condensazione su monolocali, bilocali o piccoli appartamenti;
  • le temperature invernali devono essere rigide;
  • meglio installare anche un impianto fotovoltaico con batteria di accumulo.

Queste sono le condizioni base per avere il reale vantaggio di utilizzare una caldaia a condensazione. Nei casi in cui non vi siano tali condizioni allora è meglio optare per una caldaia nuova ma di tipo tradizionale. Bisogna dire comunque che ormai tutte le caldaie presenti in commercio, anche le più economiche, sono in classe energetica A.

Prezzo caldaia a condensazione

Un altro aspetto importante da considerare è il costo della caldaia e dell'installazione. Bisogna considerare che mediamente installare una caldaia a condensazione ha un costo nettamente superiore (anche il doppio) rispetto a una caldaia tradizionale, in quanto è tecnologicamente più evoluta. La spesa iniziale maggiore viene comunque ammortizzata in pochi anni grazie ai maggiori incentivi fiscali e al reale risparmio fin dalla prima bolletta.

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