Rifacimento balconi: detrazioni, costi e permessi

I balconi delle case con il passare del tempo tendono a rovinarsi ma ancora peggio possono diventare pericolosi per i passanti che camminano sotto la finestra. Quando i balconi danno i primi segnali di ammaloramento, come la pittura sbiadita, l’intonaco che si distacca, rigonfiamenti ed elementi che rischiano di cedere, allora è giunto il momento di ristrutturarli. Vediamo come rifare i balconi, quanto costa e quali permessi servono.

rifacimento balconi
Ristrutturazione balconi (foto di daymon_ss - Fonte: pixabay.com)


Indice

  1. Premessa
  2. Meglio la manutenzione ordinaria o straordinaria?
  3. Rifacimento balconi: tipologie di intervento
  4. Quanto costa rifare un balcone
  5. Come vengono ripartite le spese?
  6. Rifacimento balconi: Bonus e detrazioni

 

Premessa

I balconi fanno parte integrante dei serramenti e servono a riparare l'abitazione dalle intemperie, proteggere i serramenti dal sole e dalla pioggia. Generalmente i balconi sono in legno oppure in acciaio. Anche se quest'ultimi tendono a resistere di più e a richiedere meno manutenzione, in realtà tutti i balconi con il passare del tempo si rovinano. I segnali chiari ed evidenti del loro deterioramento sono la pittura sbiadita, l’intonaco che si distacca, rigonfiamenti ed elementi che rischiano di cedere. 

E' a questo punto che occorre intervenire per ristrutturare i balconi e rimetterli a nuovo, sia per garantire la sicurezza sia anche per una questione puramente estetica. Nel caso di abitazione singola i problemi sono abbastanza relativi, diversa è la questione in caso di condominio per quanto riguarda la ripartizione delle spese. Vediamo di seguito come fare per ristrutturare i balconi, quali permessi servono e i costi da sostenere con i vari bonus presenti.


Meglio la manutenzione ordinaria o straordinaria?

Quando è giunta l'ora di ristrutturare i balconi è importante valutare attentamente se si tratta di una semplice manutenzione ordinaria oppure di una manutenzione straordinaria. Nel campo puramente dell'edilizia, per manutenzione ordinaria la manutenzione che si fa regolarmente per sistemare sostanzialmente le finiture, mentre la manutenzione straordinaria è una questione più impegnativa, sia in termini di lavorazioni che di costi, perchè riguarda anche le parti strutturali e questa si fa a cadenza di tot anni. 

Ovviamente la manutenzione ordinaria è molto importante farla regolarmente per allungare la vita dell'immobile, o in questo caso del balcone, senza arrivare poi alle estreme conseguenze. Per quanto riguarda i balconi appunto è importante controllare lo stato della vernice, le cerniere di apertura e chiusura delle ante, e verificare l'allineamento del balcone stesso.


Rifacimento balconi: tipologie di intervento

Quando il balcone è danneggiato o usurato, prima di sostituirlo completamente con uno nuovo, è possibile ovviamente ristrutturarlo e portarlo a nuovo. Per fare questo, sulla base delle cose dette precedentemente, ci possono essere diversi tipi di intervento:

  • Interventi sulle finiture interne: si rifa al rifacimento della pittura interna del balcone e rientra nella categoria manutenzione ordinaria;
  • Interventi sulle finiture esterne: anche questa fa parte dei lavori rientranti nella manutenzione ordinaria che va fatta periodicamente. Questo intervento ha carattere principalmente estetico ma serve anche a preservare e proteggere le parti strutturali del balcone;
  • Interventi strutturali: gli interventi strutturali di solito hanno carattere emergenziale e rientrano nella categoria manutenzione straordinaria, in quanto si vanno a riparare parti strutturali con interventi più complessi e mirati.

Quanto costa rifare un balcone

Quanto costa rifare un balcone? A questa domanda non è semplice dare una risposta certa e univoca, in quanto ci sono diverse variabili in gioco che possono influenzare il costo finale, come ad esempio il grado delle lesioni, la qualità degli elementi che andranno a sostituire l’esistente, oltre all’approccio dell’impresa edile cui si fa riferimento. 

Sul tipo di intervento è importante capire se si tratta di un intervento sulle sole finiture oppure se si tratta di un intervento strutturale. Anche il numero stesso di balconi da rifare e il piano a  cui si trovano possono essere determinanti ai fini del costo finale. Scegliere una ditta specializzata che faccia bene il lavoro a prezzi competitivi è il modo giusto per spendere meno con la garanzia di un lavoro di qualità. Per fare questo occorre farsi fare diversi preventivi e scegliere poi quello più conveniente. 

Per fortuna, come ti spiegheremo fra poco, esiste il Bonus Balconi 2023 che permette di avere delle detrazioni fiscali. Nel frattempo se hai bisogno di avere dei preventivi gratuiti clicca qui sotto, compila il form con i tuoi dati e fai la tua richiesta.

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Come vengono ripartite le spese?

Una volta che abbiamo capito quanto si viene a spendere per il rifacimento dei balconi rimane da capire chi paga la ristrutturazione dei balconi e nel caso di un condominio, come vengono ripartite le spese.

La ripartizione delle spese per rifare i balconi cambia in funzione di tre casi distinti:

  1. Balcone aggettante: nel caso di balcone aggettante, ovvero che sporge rispetto al filo della facciata dell'edificio, le spese sono a carico del proprietario dell'appartamento;
  2. Balcone incassato: nel caso di balcone incassato invece le spese andranno ripartite tra il proprietario dell'appartamento interessato e il proprietario dell'appartamento sottostante.
  3. Balcone con funzione estetica importante: in questo ultimo caso invece (tipico degli edifici in centro storico) essendo che il balcone ha finiture particolari che valorizzano l'intero fabbricato, le spese per la sistemazione vanno ripartite fra tutti i condomini dello stabile. 

Nel secondo e nel terzo caso, ovvero balcone incassato e balcone con funzione estetica importante, la ripartizione delle spese fra i due proprietari o fra tutti i condomini utilizza il principio dei millesimi di proprietà. Chi ha più millesimi paga di più rispetto a chi ne ha meno.


Rifacimento balconi: Bonus e detrazioni 

Abbiamo detto che per sistemare i balconi a volte si possono spendere cifre anche abbastanza elevate in base al tipo di intervento da fare. Per fortuna però il Governo ha messo in atto due tipi di Bonus che consentono di avere una detrazione fiscale. 

Nello specifico esistono due Bonus, uno più generico e l'altro più specifico:

Bonus Facciate: 

è un Bonus che riguarda tutti i lavori che servono al rifacimento della facciata esterna, quindi compresi i serramenti e i balconi. Il Bonus ha un'aliquota del 60% e copre ovviamente solamente i balconi che rientrano nella facciata principale. Con questo Bonus si detrae una parte della spesa dall'IRPEF (vedi aliquota) e viene restituita in 5 anni recuperando così il 60% della spesa sostenuta.

Bonus Balconi: 

questo invece è il Bonus specifico dedicato al rifacimento dei balconi.  Copre tutti gli interventi, da quelli interni ed esterni, strutturali e non, con una percentuale di spesa detraibile ai fini IRPEF del 50% su una spesa massima di 96.000 euro, che verrà restituita in 10 anni. Per maggiori informazioni sul Bonus Balconi 2023 clicca qui.

 

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