Casa passiva: cos'è e com'è fatta

La casa passiva (o passive house) è una casa costruita con i criteri dell'architettura sostenibile, dove non vi è consumo o spreco di energia e dove non vengono utilizzati impianti per riscaldare e raffrescare l'ambiente. Vediamo meglio in cosa si intende per casa passiva, com'è fatta e quanto costa.

casa passiva
Casa passiva o passive house (foto di bennerm - Fonte: pixabay.com)

Indice

  1. Cosa si intende per casa passiva?
  2. Quando "nasce" la casa passiva
  3. Com'è fatta una casa passiva
  4. Quanto costa una passive house?

 

Cosa si intende per casa passiva?

In bioedilizia o architettura sostenibile per casa passiva (o passive house in inglese) si intende un edificio costruito con i criteri della sostenibilità ambientale e quindi un edificio a basso consumo energetico e che non utilizza impianti tecnologici "attivi" per rinfrescare e riscaldare l'ambiente ma solo sistemi "passivi". Questo tipo di edificio è molto diffuso in nord Europa e negli ultimi anni sempre di più sta arrivando anche qui da noi in Italia.

In pratica architetti e ingegneri nel corso degli anni, grazie alle nuove tecnologie e a materiali sempre più innovativi, hanno ideato un modo di costruire che coniuga due aspetti molto importanti: l'efficienza energetica e la sostenibilità ambientale con il minor consumo di energia. 

Nella passive house il principale elemento riscaldante è proprio il sole, che grazie all'irraggiamento solare che entra dalle finestre, dalle persone e dagli elettrodomestici presenti è in grado di riscaldare la casa. 

Ovviamente l'edificio essendo isolato termicamente con il cappotto termico e serramenti in vetrocamera non disperde calore nell'ambiente. Vi sono poi sistemi di ventilazione per espellere l'aria esausta e introdurre aria nuova. Il raffrescamento viene dato dalla posizione delle finestre, dall'orientamento dell'edificio e dallo studio solare durante l'arco della giornata.


Quando "nasce" la casa passiva

Il concetto di casa passiva nasce nel 1988 (anche se i primi studi iniziarono già durante gli anni '70) ad opera di due professori universitari, il tedesco Feist e lo svedese Adamson. La loro intuizione si basava sul fatto di poter sfruttare l'energia proveniente dal sole sia in estate che in inverno. 

Fu cos' che nel 1991 venne realizzato il primo complesso di 4 villette a schiera nel paese di Darmstadt-Kranichstein, in Germania, costruite con le tecniche passive. La soluzione costruttiva ebbe un enorme successo e ben presto si diffuse a macchia d'olio nel nord Europa, mentre da noi questo concetto è arrivato qualche decennio più tardi. 

Ancora oggi si fa fatica a costruire edifici con queste tecniche; vengono imposti criteri di isolamento termico e acustico propri della bioedilizia con materiali innovativi ma si fa sempre ricorso all'utilizzo di sistemi di riscaldamento e raffrescamento "attivi", che consumano cioè energia elettrica e producono inquinamento, anche se limitato.


Com'è fatta una casa passiva

La casa passiva come abbiamo anticipato è un'abitazione costruita con materiali ecologici e riciclati, è dotata di isolamento a cappotto e infissi in vetrocamera e che sfrutta l'energia del sole per riscaldare e sistemi di ventilazione per raffrescare, senza impianti tecnologici (o solamente a supporto).

Nella progettazione di una casa passiva c'è un attento studio e analisi del clima locale, delle temperature medie, del ciclo del sole, dell'orientamento dell'edificio rispetto al nord, del verde, etc. Un elemento progettuale importante è lo studio della posizione delle vetrate (che in genere sono ampie e generose) per far entrare più luce possibile; il pavimento avrà tonalità scure in modo da immagazzinare calore il più possibile per poi rilasciarlo nel tempo. 

Anche la tipologia e lo spessore delle murature portanti è fondamentale e servono come protezione dal freddo e rilascio del calore in inverno. 

Al contempo d'estate le stesse pareti ritardano l'ingresso del calore all'interno dell'edificio mantenendolo sempre fresco, un pò come avviene nelle chiese antiche dove all'interno d'estate è sempre bello fresco. Le finestre saranno posizionate in modo da non essere allineate ma sfalsate in modo da creare delle correnti d'aria che spingono fuori il calore in eccesso e mantengono l'ambiente bello fresco e ventilato. 

L'orientamento dell'edificio all'interno del lotto è fondamentale così come lo studio di aggetti vari per fare ombra d'estate e lo studio degli alberi e della vegetazione.


Quanto costa una passive house?

Viste le accortezze progettuali maggiori e le tecniche utilizzate una casa passiva o passive house ha un costo nettamente maggiore rispetto a un'abitazione realizzata con metodo tradizionale. Le variabili che possono influire sul costo finale sono molteplici come ad esempio il progetto, la metratura, l’isolamento termico, la ventilazione, le finestre e i materiali costruttivi, perciò è difficile stabile quanto costa una casa passiva. Ovviamente l'investimento iniziale maggiore è compensato dai vari bonus edilizi e dall'effettivo risparmio in bolletta dal non utilizzo di impianti e da una migliore qualità della vita all'interno dell'edificio.

 

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