Negli ultimi anni sempre più si parla di fotovoltaico in quanto è
diventato il simbolo degli impianti che utilizzano le
fonti di energia alternative e pulite che ci offre la natura. Sempre più infatti sia nell’edilizia privata
che in quella pubblica si stanno incentivando gli
impianti fotovoltaici.
Questi però quando non sono sopra i tetti delle case occupano il suolo
sottraendolo ad altre attività come l’agricoltura. Vediamo quindi
cos’è l’agrofotovoltaico e come funziona.
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Agro-fotovoltaico sostenibile (foto di fabersam – Fonte: pixabay.com) |
Perchè optare per le energie rinnovabili
L’agro-fotovoltaico è la nuova tendenza volta al futuro delle
energie rinnovabili. Si tratta di una soluzione che cerca di sfruttare
comunque l’energia del sole per produrre energia elettrica in maniera pulita
senza l’utilizzo di energia fossile e produzione di CO2 in atmosfera,
ma allo stesso tempo si integra con l’agricoltura e non occupa suoli
fertili.
Per produrre grandi quantità di energia elettrica infatti, al giorno
d’oggi sono necessari grandi impianti fotovoltaici con centinaia e centinaia
di pannelli fotovoltaici. Per far questo si è pensato di utilizzare dei
terreni e di posizionare su dei piedistalli i pannelli fotovoltaici inclinati
in base alle esigenze.
Questo però diventa molto pericoloso per due motivi: uno il terreno dove
vengono posizionati i pannelli diventa inutilizzabile, due il terreno essendo
costantemente all’ombra dei pannelli con il tempo tende a perdere la sua
fertilità e a morire. Con i tempi che corrono, con l’incremento di popolazione
mondiale e la scarsità di terreni dovuta in parte anche ai
cambiamenti climatici e alla desertificazione non possiamo permetterci di utilizzare terreni
fertili per posizionare i pannelli fotovoltaici. Ecco che recentemente
si inizia a parlare di agro-fotovoltaico sostenibile.
Cos’è e cosa si intende per agro-fotovoltaico
L’agro-fotovoltaico è la nuova tecnologia che tende a unire il settore
dell’agricoltura e quello della sostenibilità ambientale. In pratica si
utilizzano comunque i pannelli fotovoltaici per produrre energia elettrica
pulita senza però inficiare sui terreni produttivi
sottraendoli all’agricoltura e all’allevamento. La porzione di terreno
interessata quindi sarà in grado di garantire il rifornimento alimentare ma
anche energetico.
Con l’agro fotovoltaico i pannelli solari invece di essere adagiati a terra
sono posizionati a diversi metri d’altezza, su apposite pensiline e
pali di acciaio alti che permettono di coltivare il campo o di allevare del
bestiame. I moduli fotovoltaici inoltre sono semi trasparenti e ben
distanziati tra di loro. Uno dei primi progetti dell’agro-fotovoltaico si è
concretizzato costruendo delle serre fotovoltaiche.
Quali sono i vantaggi dell’agro-fotovoltaico
Il primo grande vantaggio di questo sistema è appunto utilizzare un terreno
per vari scopi: renderlo
utile e fertile per la coltivazione e l’allevamento ma allo stesso
tempo produrre energia elettrica pulita sfruttando l’energia del sole.
L’altro grande vantaggio è che così facendo si possono sfruttare grandi
superfici e quindi produrre grandi quantità. Ancora l’agro-fotovoltaico
consente di aumentare la resa agricola grazie all’ombreggiamento
controllato generato dai pannelli fotovoltaici; in questo modo si riesce a
ridurre lo stress termico
che subiscono le colture. In alcuni casi è stato poi dimostrato la migliore
resa del terreno e l’ottima qualità dei prodotti rispetto a un terreno senza
fotovoltaico.
Cosa sono i parchi agro-fotovoltaici
Dal 1 Aprile 2022 in Sicilia a Mazara del Vallo e Paternò verranno inaugurati
i due più grandi parchi agrofotovoltaici occupando una superficie di
ben 190 ettari. Questi due parchi agrofotovoltaici saranno in grado quindi di
far fronte all’esigenza dell’agricoltura e a quella di produrre energia.
La particolarità di questi parchi è che utilizzeranno dei
pannelli di ultima generazione bifacciali, in grado cioè di catturare
l’energia diretta del sole sul lato A ma anche di catturare parte dell’energia
riflessa sul lato B. Questi pannelli avranno un’efficienza energetica superiore
di circa il 20% rispetto a quelli normali. Questi pannelli innovativi inoltre
saranno trasparenti, avranno una superficie maggiore per ridurre la superficie
occupata e saranno montati su particolari inseguitori monoassiali per
seguire il percorso del sole.
Il parco agro-fotovoltaico più grande del mondo invece verrà
installato in Cina. I lavori sono iniziati nel 2014 e ad oggi sono stati
installati 640 MW e l’obiettivo finale è di arrivare a 1 GW. Anche questo
coniuga la tecnologia moderna applicata all’agricoltura.
Soluzioni alternative
Di sicuro l’impianto agro-fotovoltaico sostenibile è un’ottima
soluzione che è in grado di garantire la produttività dei terreni e di
sfruttare il massimo dell’energia del sole per trasformarla in energia
elettrica. Anche se questo discorso è risolto c’è da dire però che l’effetto
di vedere da lontano distese infinite di pannelli fotovoltaici dal punto di
vista paesaggistico non è il massimo. E’ vero che i terreni e il suolo
rimangono vivi però potrebbe capitare di fare un viaggio in auto fra le
colline in giro per il nostro paese e vedere distese di pannelli.
Una soluzione su cui invece si dovrebbe puntare moltissimo è sfruttare le
coperture (tetti piani e tetti a falde) di edifici residenziali, edifici
pubblici, ma anche fabbriche e aziende e addirittura immobili dismessi e
abbandonati. Se si mettessero i pannelli fotovoltaici in copertura non
ci sarebbe bisogno di usare il terreno per mettere i pannelli fotovoltaici.
Inoltre un’altra soluzione molto importante è il
fotovoltaico architettonicamente integrato
all’architettura dell’edificio. In questo caso non solo qualcosa di aggiunto
in copertura, ma il pannello fotovoltaico diventa esso stesso materiale di
rivestimento delle facciate e delle vetrate.
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