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Aumento prezzi edilizia: com’è la situazione

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Nel corso del 2023 si è visto un aumento dei prezzi in edilizia sia sulla fornitura dei materiale che sul costo effettivo delle lavorazioni e della manodopera. Sono diverse le cause che hanno portato a questo aumento dei costi tanto che se oggi si vogliono eseguire dei lavori bisogna considerare una spesa maggiore. Vediamo di capire perchè si sono alzai i prezzi e quando scenderanno.

aumento prezzi edilizia
Aumento prezzi edilizia (foto di Ioufre - Fonte: pixabay.com)

Aumento dei prezzi in edilizia

Si sente parlare spesso dell’aumento dell’aumento dei prezzi nel settore dell’edilizia pubblica e privata che dal 2021 ad oggi è di circa il 12%. Molte le cause che hanno portato a questo incremento come la Guerra in Ucraina, il Super Bonus 110%, la revisione e compensazione dei prezzi di mercato, l’inflazione, i vari Decreti del Ministero delle Infrastrutture, etc. 

Questo significa che sia il pubblico che il cittadino privato se vuole costruire un edificio o realizzare dei lavori di ristrutturazione deve spendere di più rispetto a soli due-tre anni fa, e di conseguenza anche il costo di acquisto delle case è aumentato come pure il prezzo degli affitti.

Secondo le valutazioni dell’ISTAT (Istituto Nazionale di Statistica) l’aumento dei costi nel settore dell’edilizia e delle costruzioni in genere non sarebbe alto ma al contrario contenuto. Questa analisi è emersa dall’Audizione che si è svolta presso le Commissioni congiunte V Programmazione economica, bilancio e IV Politiche dell’Unione europea al Senato, della Direttrice del Dipartimento per la produzione statistica Prof.ssa Monica Pratesi, sull’esame della Relazione sullo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), aggiornata al 31 maggio 2023.

Aumento dei prezzi secondo l'ISTAT

La relazione che è stata esposta serve a valutare eventuali misure necessarie ad accelerare l’avanzamento dei progetti e delle riforme e a garantirne una migliore efficacia e riporta i prospetti sull’utilizzo delle risorse del programma Next Generation EU e sui risultati raggiunti.

A tal proposito è intervenuto l’ISTAT con un documento composto da 3 sezioni dove fa vedere chiaramente l’evoluzione dello scenario macro-economico con particolare attenzione alle principali criticità sia a livello nazionale che internazionale, che possono essere un ostacolo alla piena realizzazione del Piano.

Lo scenario macro economico

Nel documento esposto si vede come c’è stato un rallentamento della crescita dell’economia italiana dello 0,4% nel secondo trimestre del 2023 e tale frenata è dovuta a varie cause come ad esempio l’effetto di condizioni di finanziamento meno favorevoli per famiglie e imprese, e la politica di rialzo dei tassi di interesse adottata dalla BCE e dalle altre principali banche centrali per contenere le pressioni inflazionistiche. 

Anche i prezzi alla produzione nell’industria sono calati a partire da Gennaio 2023, mentre il listino dei servizi ha visto una crescita dovuto anche allo slancio delle riaperture del settore del periodo post pandemia.

Secondo questa analisi dello scenario macro-economico del settore dell’edilizia si giustifica l’aumento dei prezzi del 12% nel periodo compreso da Gennaio 2021 a Giugno 2023. Anche se le prospettive a breve termine rimangono incerte, c’è un clima di fiducia alto nel settore delle costruzioni con attese di incrementi degli ordini e soprattutto dell’occupazione con nuovi posti di lavoro.

Quando si abbassano i prezzi in edilizia?

Abbiamo visto che l’aumento e la diminuzione dei prezzi nel settore dell’edilizia può variare nel tempo in base a molte variabili. 

In generale possiamo dire che dopo il picco massimo raggiunto nel corso del 2022 con un aumento spropositato dei materiali e delle materie prime, nel corso del 2023 il mercato ha mostrato segnali di abbassamento dei prezzi per i materiali edili. 

Al di là delle varie fluttuazioni dei prezzi se si guarda in maniera più ampia la tendenza va verso una diminuzione nei costi di tutte le principali materie prime chiave per il settore.

Quanto è aumentato il costo del cemento?

A destare maggiore preoccupazione sia per le imprese che per i privati cittadini è l’aumento del costo dei materiali e delle materie prime. In particolare l’incremento maggiore si è avuto nel 2022 con il cemento che è salito a un +59%. Anche altri materiali in quel periodo erano saliti come i laterizi e il bitume (+ 20%), il vetro (+ 38%) e i materiali da coibentazione (+ 20%).

In generale con il Super Bonus 110% il prezzo dei materiali è salito del 25% e questo aumento ha fatto si che si spendeva di più per la costruzione di edifici nuovi e per le ristrutturazioni.

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