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Biennale Architettura Venezia 2018

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Biennale Architettura Venezia 2018: 16. Mostra Internazionale di Architettura


Yvonne Farrell e Shelley McNamara sono le curatrici della 16. Mostra Internazionale di Architettura, dal titolo “Freespace”, che si svolge dal 26 maggio al 25 novembre 2018 ai Giardini e all’Arsenale e con installazioni sparse per la città. L’obiettivo è rappresentare la generosità e il senso di umanità che l’architettura ha, concentrando l’attenzione sulla qualità dello spazio e il rapporto con le persone.

Giardini-Biennale-Venezia
Attracco e ingresso ai Giardini della Biennale a Venezia (foto di narevser – Fonte: https://pixabay.com)

Storia della Biennale di Architettura

L’Esposizione di Architettura fa la sua comparsa a Venezia nel 1975 come ampliamento del Settore Arti Visive durante la Presidenza di Carlo Ripa di Meana e con la Direzione di Vittorio Gregotti.
Fra il 1979 e il 1982 il settore Architettura acquisisce una sua autonomia e il Direttore Giuseppe Galasso affida a Paolo Portoghesi la direzione, il quale cura, nel 1980, la prima Mostra Internazionale di Architettura della Biennale.
Nel corso degli anni celebri architetti e teorici dell’architettura si sono alternati alla direzione della Mostra Internazionale, da Francesco Dal Co a Richard Burdett, fino a David Chipperfield, Rem Koolhaas e Alejandro Aravena , portando la Biennale Architettura ad essere una delle esposizioni di settore più prestigiose e importanti del Mondo, punto di riferimento per esperti ed appassionati. 

Qual è il tema della Biennale Architettura 2018?

Quest’anno la Biennale Architettura Venezia 2018 presieduta da Paolo Baratta, e la direzione della 16 Mostra Internazionale di Architettura è affidata a due architetti donna, Yvonne Farrell e Shelley McNamara, con il titolo freespace. La Mostra è aperta dal 26 maggio al 25 novembre 2018, ai Giardini, all’Arsenale e con svariate installazioni minori sparse per tutta la città.
Con il titolo e il tema freespace (tradotto in italiano spazio libero) si pone l’attenzione alla questione dello spazio libero e gratuito, e in particolare sulla qualità dello spazio all’interno dell’edificio e lo spazio della città.
La Biennale Architettura Venezia 2018  propone proposte, elementi, costruiti o non costruiti, di opere che esemplificano le qualità essenziali dell’architettura: la modulazione, la ricchezza e la materialità delle superfici, l’orchestrazione e la disposizione in sequenza del movimento, rivelando così le potenzialità e la bellezza insite nell’architettura.

Biennale Architettura Venezia 2018: paesi ed eventi collaterali

Alla Biennale Architettura Venezia 2018 sono previste 63 partecipazioni di paesi provenienti da tutto il mondo esponendo le loro opere negli storici padiglioni ai Giardini e all’Arsenale e novità di quest’anno sono disposte installazioni minori ed eventi collaterali, proposte da enti e istituzioni internazionali, dislocate nel centro storico di Venezia. Inoltre quest’anno per la prima volta partecipano 6 paesi nuovi ovvero: Antigua & Barbuda, Arabia Saudita, Guatemala, Libano, Pakistan, e Santa Sede (con un proprio padiglione sull’Isola di San Giorgio Maggiore).

Quest’anno il prestigioso Padiglione Italia alle Tese delle Vergini in Arsenale, sostenuto e promosso dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo è curato dal’architetto Mario Cucinella con il titolo di “Arcipelago Italia”.

Biennale Architettura Venezia 2018: progetti speciali e il progetto per le Università

Sono due i progetti speciali della Biennale Architettura Venezia 2018:

  1. il Progetto Speciale Forte Marghera a Mestre, consiste in un’installazione degli architetti Sami Rintala e Dagur Eggertsson, realizzata anche per ospitare alcune manifestazioni in programma a Forte Marghera.
  2. il Progetto Speciale al Padiglione delle Arti Applicate presso le Sale d’Armi dell’Arsenale (resa possibile grazie alla collaborazione della Biennale con il Victoria and Albert Museum di Londra), si interroga sul futuro del social housing presentando un frammento del complesso di case popolari, Robin Hood Gardens, (progettato da Alison e Peter Smithson nell’East London)  completato nel 1972.
La Biennale Architettura Venezia 2018 rinnova dopo il successo delle edizioni precedenti, il progetto “Biennale Sessions” che la Biennale dedica alle istituzioni operanti nella ricerca e nella formazione nel campo dell’architettura, delle arti e nei campi affini, Università e Accademie. L’obiettivo di questo progetto è quello di agevolare e incentivare visite di tre giorni con gruppi di almeno 50 persone, tra studenti e docenti, con la possibilità di organizzare seminari offerti gratuitamente e assistenza all’organizzazione del viaggio e del soggiorno a Venezia.
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