I bonsai da interno non sono facili da coltivare. Ci sono diversi tipologie di bonsai da interno con varie fasce di prezzo ma i più facili da coltivare sono quelli tropicali.
Questa specie di bonsai infatti resiste molto bene anche al chiuso e all’interno di un appartamento, mentre altre specie vivono meglio all’esterno come un albero da giardino.
In questo articolo, ti sveliamo le specie più facili da coltivare, i loro prezzi, e come coltivarli.
Nell’ultima parte dell’articolo ti daremo anche alcuni consigli utili per creare il tuo bonsai in casa.
Cosa sono i bonsai
6 regole fondamentali per coltivare un bonsai da interno
- Luce
- Umidità
Altro fattore determinante per coltivare un bonsai da interno è l’umidità.
- Temperatura
I bonsai tropicali vivono bene con temperature relativamente elevate quindi il posto migliore è posizionarlo in salotto o cucina quindi nelle zone più calde della casa.
- Concimazione
- Rinvaso
L’operazione del rinvaso e della scelta del vaso più appropriato è molto importante nella fase di crescita del bonsai per evitare che le radici si espandano al tal punto da riempire il vaso e conseguentemente soffocare e morire il bonsai.
- Potatura
- Di formazione: questo tipo di potatura serve per dare la forma desiderata al bonsai e per eliminare i rami secchi e va fatta nella fase di riposo vegetativo, tra gennaio e febbraio, in modo da non stressare eccessivamente la pianta. Generalmente con la potatura di formazione si eliminano i rami paralleli, i rami opposti e quelli a ruota di carro.
- Di mantenimento: questa invece può essere fatta durante tutto l’arco dell’anno e serve per dare la giusta impostazione all’albero ed a mantenerne la forma.
5 bonsai da interno più facili da coltivare e prezzi
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Ficus Retusa: Il Ficus Retusa è forse in assoluto il bonsai da interno più facile da coltivare perché cresce bene in casa. Non necessita di cure particolari: deve essere esposto alla luce indiretta e necessita di poca acqua. si adatta bene a tutte le condizioni ambientali e d’estate può essere messo anche all’esterno in terrazza o giardino. Come tutti i bonsai tropicali teme il freddo. Il prezzo di questo bonsai varia in base alla dimensione e può andare dai 30 euro fino ai 150-200 euro per una pianta.
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Carmona: questo bonsai ha origini cinesi ed è caratterizzato dalle sue foglie sempreverdi dalla forma ovale e in primavera estate produce dei piccoli fiori bianchi profumati che abbelliscono la pianta. Anche questo bonsai ama il caldo e teme il freddo quindi è ideale da tenere in casa. La Carmona è un bonsai un po’ più economico rispetto al Ficus Retusa e il prezzo varia dai 20 ai 110 euro a pianta.
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Murraya Paniculata: anche questo bonsai ha le foglie sempreverdi e produce nella stagione primaverile dei fiori bianchi e profumati e belle bacche rosse. Quindi è una vera e propria pianta ornamentale che profuma e abbellisce la casa. L’unica accortezza è che bisogna potare la pianta dopo la fioritura e durante la fase di crescita bisogna annaffiarla frequentemente. Il prezzo si aggira attorno ai 20-30 euro a pianta.
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Zelkova Serrata: questo bonsai giapponese è molto resistente e si adatta bene a qualsiasi condizione ambientale. Ama molto il sole e la luce, ma d’estate se la mettiamo in terrazzo è consigliabile non metterla alla luce diretta se possibile. Per il resto non ha bisogno di cure particolari che non siano diverse da una normale pianta. Il prezzo varia dai 30 ai 50 euro.
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Crassula Arborescens: infine anche questo bonsai è molto decorativo per la presenza dei suoi fiori bianchi. È una pianta di origine africane e come tutti i bonsai ama la luce e teme il freddo. D’estate possiamo posizionarla all’esterno mentre d’inverno dobbiamo assolutamente tenerla in casa e tenerla sempre in luoghi in cui la temperatura non scenda sotto i 10°c. Questo bonsai ha prezzi molto economici.
Bonsai da esterni
Ci sono ovviamente anche dei bonsai da esterni che vivono bene e forse meglio all’aria aperta con la luce del sole e le temperature esterne.
Tra queste specie troviamo sicuramente le Azalee, alcune specie di acero dal Palmatum all’Acer buergerianum oppure il Ginepro, il Cedro, Faggio e Betulla e l’Ulivo, adatto al clima mediterraneo.
Anche i Cedri, Larici e Olmi si possono coltivare tranquillamente anche se durante il periodo invernale tendono a perdere le foglie.
Indistintamente da un bonsai adatto per esterni da uno invece adatto per gli interni essi possono avere uno stile a palchi, su più livelli, a cascata, eretto, a scopa rovesciata; inoltre possono avere una ramificazione sottile e abbondante che inizia da circa metà tronco, oppure a doppio tronco, a tronco inclinato, etc.
Come fare un bonsai
Esistono due metodi per creare un bonsai.
- uno partendo da
un pezzo di ramo (talea); - l’altro partendo dal seme.
Vediamo di seguito entrambi i
metodi per fare un bonsai e farlo crescere.
Come fare un bonsai dal ramo: il metodo della talea
Il primo metodo che si può utilizzare per fare un bonsai è quello di prendere
uno o due rami dalla pianta e piantali nella terriccio con dell’acqua.
Con questo metodo i tempi di crescita e sviluppo sono più veloci
rispetto alla semina normale e i rami si radicano meglio e più in
fretta.
In questo caso bisogna fare in modo che la terra dove mettiamo il ramo
sia povera di sostanze nutritive (in questo caso vanno bene torba semplice e
sabbia). Il ramo deve essere piantato su un vasetto con diametro massimo di
10-15 cm e appena nasce la pianta va coperta con una campana di vetro o con un
sacchetto in modo da aumentare la temperatura e l’umidità.
Dopo qualche
giorno il sacchetto andrà prima forato, poi tolto definitivamente in modo da
adattare gradualmente la pianta alla luce naturale. Appena escono i
primi germogli allora è consigliato utilizzare del concime per aiutare la
pianta a crescere e se questo avviene la pianta potrà essere messa in un vaso
più grande.
Come fare un bonsai dal seme
Questo è il metodo classico per far crescere una pianta, ovvero la semina.
Il
periodo migliore per la semina per far crescere un bonsai è in Primavera o in
Autunno.
In questo caso i tempi saranno più lunghi ma si avrà anche la
certezza che la pianta cresca in maniera sana e forte.
Quando si semina però
bisogna farlo in abbondanza in quanto non tutti i semi danno frutto. Come una normale semina, i semi vanno interrati
e bagnati e possibilmente tenendo il vaso all’ombra o lontano dalla luce
diretta.
Appena inizia a germinare e a crescere si può spostare la pianta su
un contenitore più grande. Anche qui nelle fasi iniziali il terreno deve
essere povero di elementi nutrienti.
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