La rimozione dell’amianto è una questione cruciale per la salute pubblica e l’ambiente. In questo articolo, esploreremo nel dettaglio quali sono le agevolazioni fiscali disponibili, sia per i privati che per le imprese per la rimozione e lo smaltimento dell’amianto.
Incentivi per la rimozione dell'amianto
Lo scorso febbraio 2024, l’Agenzia delle Entrate ha confermato sulla posta di Fisco Oggi, la possibilità di detrarre non solo le spese sostenute per interventi, eseguiti su singole unità immobiliari e su parti comuni di edifici residenziali, ma anche per tutte le attività connesse e finalizzati alla bonifica dall’amianto. Sarà dunque possibile richiedere il bonus amianto anche per le spese sostenute per il trasporto in discarica da parte delle ditte specializzate. L’Agenzia delle Entrate ha specificato che secondo l’articolo 16-bis del Testo unico delle imposte sui redditi – TUIR), gli interventi di rimozione e smaltimento dell’amianto rientrano tra quelli agevolati con i bonus edilizi. Pur non specificandolo rientrerebbe in particolare all’interno del così detto bonus ristrutturazioni, la detrazione prevista per le spese sostenute per la riqualificazione del patrimonio edilizio, il quale tra i diversi interventi agevolabili, prevede anche quello per la rimozione dell’amianto.
ll bonus amianto segue quindi le regole della detrazione fiscale per i lavori di ristrutturazione: sarà in vigore fino al 31 dicembre 2024 con aliquota al 50%, da calcolare su un tetto di spesa pari a 96mila € e sarà fruibile come detrazione Irpef in 10 rate annuali di pari importo. Inoltre come le agevolazioni per la riqualificazione del patrimonio edilizio, anche il gli interventi per la rimozione dell’amianto sono da considerarsi “interventi strutturali“. Ciò significa che non scadranno a genniao 2025 ma subiranno solo un’abbassamento dell’aliquota al 36 % su un tetto di spesa di 48mila €.
Quando è obbligatorio rimuovere l'amianto?
La rimozione dell’amianto è obbligatoria in diverse situazioni, specialmente quando il materiale è danneggiato o deteriorato e rappresenta un rischio per la salute pubblica. Secondo la normativa italiana, la bonifica è necessaria in caso di:
- Materiale visibilmente deteriorato: se l’amianto è friabile o danneggiato, è obbligatorio rimuoverlo per evitare la dispersione di fibre pericolose nell’aria.
- Interventi di ristrutturazione: durante lavori di ristrutturazione che coinvolgono materiali contenenti amianto, è obbligatorio procedere alla bonifica.
- Edifici pubblici e industriali: la legge prevede l’obbligo di rimozione dell’amianto in edifici pubblici e industriali, per garantire la sicurezza dei lavoratori e degli utenti.
Come smaltire l'eternit in sicurezza e legalità
Smaltire l’eternit fai da te è fortemente sconsigliato, non solo per i rischi sanitari, ma anche perché la normativa italiana prevede che la bonifica dell’amianto sia effettuata da ditte specializzate. Di seguito
Contattare ditte specializzate: è essenziale rivolgersi a ditte autorizzate per la bonifica e lo smaltimento dell’amianto. Queste ditte sono certificate e hanno le competenze e le attrezzature necessarie per gestire in sicurezza il materiale.
Richiedere un preventivo: Prima di procedere, richiedi un preventivo dettagliato. Le ditte forniranno una stima dei costi e delle tempistiche necessarie per completare il lavoro.
Preparazione del sito: La ditta preparerà il sito, sigillando l’area e predisponendo tutte le misure di sicurezza necessarie.
Rimozione e smaltimento: Il materiale contenente amianto sarà rimosso e trasportato in sicurezza presso discariche autorizzate.
Verifica delle certificazioni: Prima di ingaggiare una ditta, assicurati che questa sia in possesso di tutte le certificazioni necessarie per la bonifica e lo smaltimento dell’amianto, per evitare problemi legali e garantire un lavoro a norma di legge