La certificazione LEED (acronimo The Leadership in Energy and Environmental Design) è uno standard statunitende per valutare e classificare l’efficienza energetica e l’impronta ecologia degli edifici.
Edificio sostenibile con la certificazione LEED (foto di Barra&Barra – Fonte: flickr.com) |
Cos’è la certificazione LEED
La certificazione LEED (acronimo The Leadership in Energy and Environmental Design) è uno standard statunitense per valutare e classificare l’efficienza energetica e l’impronta ecologia degli edifici, promosso dallo U.S. Green Building Council (USGBC) a partire dal 1994. Lo scopo era quello di raggruppare architetti, ingegneri, imprese edili, costruttori, fornitori di materiali al fine di dare delle regole e dei criteri per la realizzazione di nuovi edifici pubblici e in base a questi viene assegnato un punteggio che va da un minimo a un massimo.
Quali sono i presupposti
I presupposti dell’ideazione di questo comitato e di ottenere la certificazione LEED è quella di avere un’etichetta che identifica il nostro edificio (nuova costruzione o ristrutturazione) come sostenibile e attento all’ambiente. Uno dei problemi fondamentali dei tempi moderni è proprio l’intensificazione dell’uso del suolo, l’utilizzo del petrolio e delle fonti fossili per produrre energia, l’inquinamento atmosferico e il conseguente fenomeno dei cambiamenti climatici, che purtroppo sempre più sono frequenti, intensi e sotto gli occhi di tutti.
Come avviene per le automobili o gli elettrodomestici, una casa con una bassa classe energetica (e quindi che consuma di più e inquina di più) costerà meno sul mercato ma sarà difficilmente vendibile. Oggi per esempio nessuno andrebbe ad acquistare una macchina Euro 2 e lo stesso sta avvenendo e dovrà avvenire anche per gli edifici.
Avere il certificato LEED è un certificato di garanzia e tutela che l’edificio è sostenibile e rispetta l’ambiente. Oggi infatti dobbiamo puntare moltissimo sull’utilizzo delle fonti di energia alternative e rinnovabili (acqua, sole, vento, geotermia, etc.) ma dobbiamo anche realizzare edifici sempre più efficienti e attenti al risparmio energetico e al consumo di energia. Ricordiamo infatti che circa il 70% del consumo di energia dell’intero pianeta deriva dagli edifici.
Gli obiettivi della certificazione LEED
La certificazione LEED è un riconoscimento dato agli edifici di nuova costruzione che rispettano i parametri delle costruzioni sostenibili e della bioedilizia con determinati standard energetici. La certificazione LEED non riguarda solamente i materiali utilizzati, ma anche le tecniche costruttive, il ciclo di vita e la realizzazione a regola d’arte.
La certificazione LEED si pone i seguenti obiettivi:
- stabilire uno standard comune per gli edifici sostenibili;
- incoraggiare e sostenere pratiche integrate per la realizzazione degli edifici nuovi;
- dare un riconoscimento ai costruttori edili e incentivare la bioedilizia;
- stimolare la competizione fra progettisti e imprese edili per realizzare edifici sostenibili e che rispettino l’ambiente;
- rendere consapevoli dei vantaggi che si ha nel realizzare un’architettura sostenibile;
- trasformare e migliorare il mercato edilizio;
- ottenere maggiori guadagni in termini economici mantenendo l’aspetto del progetto;
- adempiere a tutti gli obblighi di legge.
LEED (foto di Fabrizio Pivari – Fonte: flickr.com) |
Aree di classificazione e assegnazione del punteggio
Come abbiamo detto il comitato organizzatore del LEED valuta l’edificio costruito e in base alle sue caratteristiche assegna un punteggio, indicando anche anomalie e correzioni. Negli appalti pubblici e nella realizzazione di edifici pubblici la certificazione LEED è obbligatoria anche in Italia dal 2010 (GBCItalia).
La certificazione LEED tratta 7 macro aree, ognuna delle quali tratta molteplici aree tematiche. Di seguito elenchiamo le varie aree tematiche e il relativo punteggio massimo assegnato:
- Sostenibilità del sito (26 punti)
- Gestione delle acque (10 punti)
- Energia e atmosfera (35 punti)
- Materiali e risorse (14 punti)
- Qualità ambientale interna (14 punti)
- Innovazione nella progettazione (6 punti)
- Priorità regionali (4 punti)
Gli edifici di nuova costruzione (NC) che fanno parte del programma LEED sono classificati in base a quattro livelli di qualificazione:
- Certificato (40 – 49 punti)
- Argento (50 – 59 punti)
- Oro (60 – 79 punti)
- Platino (80 – 110 punti)
Come certificarsi
Per ottenere il certificato LEED il costruttore deve pagare le spese di revisione e certificazione e deve inviate tutta la documentazione necessaria richiesta online. Una volta fatte tutte le operazioni, in caso di esito positivo, verrà assegnato quindi un punteggio e rilasciato un certificato di riconoscimento.
I passi da fare sono tre:
- Registrazione online presso GBCItalia.org;
- Preparare e inviare la documentazione richiesta entro i termini indicati;
- Pagare la certificazione richiesta. Il costo viene calcolato in base alla superficie dell’immobile.
Costruzione nuovo edificio in legno (foto di Andrea Zanzini – Fonte: flickr.com) |
Quali sono i vantaggi
Lo standard LEED è disponibile sia per le Nuove Costruzioni (NC) sia per le Ristrutturazioni. La certificazione LEED NC comprende edifici e/o commerciali, istituzionali e/o residenziali e pubblici, produttivi e/o ricreativi, dove viene valutata la sostenibilità ecologica nel suo insieme. Fra gli aspetti valutati ci sono anche l’uso dei materiali da costruzione e la progettazione e qualità degli ambienti interni e l’uso di elettrodomestici ad alta efficienza energetica e illuminazione a LED.
Indubbiamente ottenere la certificazione LEED non è facile e ha dei costi, ma è anche vero che ottenere questo certificato di qualità porta ai seguenti vantaggi:
- migliora l’appetibilità commerciale dell’immobile (anche di edifici commerciali e negozi);
- per un’azienda può essere un’ottima pubblicità, dando prova della sua serietà e attenzione ambientale;
- un’azienda certificata è un punto di riferimento per la stampa ed è sicuramente più competitiva di una che non ce l’ha;
- ambiente di lavoro più sano per i propri fruitori (dipendenti compresi) che si traduce anche in un miglioramento conseguente della produttività (in un ambiente sano si lavora meglio);
- minori costi operativi e di manutenzione;
- guadagni più alti e ritorno sugli investimenti a lungo termine;
- possibilità di ottenere incentivi da parte dello Stato e delle amministrazioni pubbliche;
- ottenere un vantaggio ambientale.