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Le più importanti Certificazioni ambientali nell’edilizia sostenibile

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L’edilizia ha sempre avuto un impatto profondo sul paesaggio e sull’ambiente circostante. Con l’avanzare della consapevolezza globale riguardo i cambiamenti climatici e la degradazione ambientale, il settore delle costruzioni si è trovato al centro di un dibattito cruciale: come può contribuire positivamente alla sostenibilità del pianeta? 

La risposta è emersa attraverso lo sviluppo e l’adozione di certificazioni e protocolli sostenibili. Questi strumenti non solo aiutano a ridurre l’impatto ambientale delle nuove costruzioni e delle ristrutturazioni, ma spingono l’intero settore verso pratiche più rispettose dell’ambiente.

Certificazioni e protocolli di sostenibilità

Nel tentativo di quantificare e migliorare la sostenibilità degli edifici, sono nati numerosi protocolli internazionali come LEED, BREEAM e Declare. Questi sistemi di certificazione valutano gli edifici su una vasta gamma di criteri, dall’efficienza energetica alla qualità ambientale interna, e promuovono l’adozione di best practices in tutto il settore. 

Un altro strumento fondamentale è il Il Life Cycle Assessment (LCA), che valuta l’impatto ambientale di un edificio per l’intera durata della sua vita, dalla costruzione alla demolizione.

Il Facility Management invece si occupa della gestione efficace e sostenibile degli edifici e dei servizi correlati per migliorare il confort, la sicurezza e la produttività degli spazi lavorativi utilizzando tecnologie innovative come il BIM.

Quali sono le certificazioni di sostenibilità

  1. LEED (Leadership in Energy and Environmental Design): Rilasciata dal U.S. Green Building Council, valuta la sostenibilità di un edificio attraverso vari criteri, inclusi l’efficienza energetica, la qualità dell’aria interna, e l’uso delle risorse.

  2. BREEAM (Building Research Establishment Environmental Assessment Method): Rilasciata dal Building Research Establishment (BRE) con sede nel Regno Unito, è uno dei metodi più diffusi per valutare le prestazioni ambientali degli edifici.

  3. DGNB (Deutsche Gesellschaft für Nachhaltiges Bauen): Rilasciata dal German Sustainable Building Council (DGNB), valuta la sostenibilità degli edifici attraverso un approccio olistico che include qualità ambientale, economica, e socio-culturale.

  4. HQE (Haute Qualité Environnementale): Rilasciata dall’Association pour la Haute Qualité Environnementale, è una certificazione francese che si focalizza sulla qualità ambientale del processo di costruzione e dell’edificio finito.

  5. Green Star: rilasciata dal Green Building Council of Australia (GBCA), sistema di valutazione sviluppato in Australia che valuta l’impatto ambientale degli edifici commerciali.

  6. CASBEE (Comprehensive Assessment System for Built Environment Efficiency): Rilasciata dal Japan Sustainable Building Consortium (JSBC), certificazione giapponese che valuta gli edifici basandosi su diversi criteri tra cui l’efficienza energetica e la qualità dell’ambiente interno.

  7. WELL Building Standard: Rilasciata dall’International WELL Building Institute (IWBI), focalizzato sulla salute e il benessere degli occupanti, valuta gli edifici in base a sette categorie, tra cui aria, acqua, nutrizione, luce, fitness, comfort e mente.

  8. Passive House Standard: Rilasciata dal Passive House Institute (PHI) in Germania, questo standard impone criteri rigorosi per l’efficienza energetica degli edifici. Mirato a ridurre drasticamente il fabbisogno energetico per il riscaldamento e il raffreddamento, contribuisce significativamente alla sostenibilità dell’edilizia.

I principi della sostenibilità alla base delle certificazioni

Al cuore della sostenibilità ambientale ci sono principi fondamentali che guidano ogni aspetto della progettazione e costruzione moderna. Questi includono:

– la conservazione rigorosa dell’ambiente

– l’utilizzo efficiente e responsabile delle risorse rinnovabili

– la minimizzazione della produzione di rifiuti 

– la forte consapevolezza delle ripercussioni che ogni azione umana ha sull’ambiente

Questi principi non solo salvaguardano il pianeta, ma garantiscono che le generazioni future possano godere delle stesse risorse naturali disponibili oggi.

Come si ottengono le certificazioni ambientali

Per ottenere una certificazione ambientale, come LEED, BREEAM, DGNB, ecc., il processo generalmente segue questi passaggi chiave:

  1. Registrazione del Progetto: Il primo passo è registrare il progetto presso l’ente che rilascia la certificazione. Questo include la presentazione di una descrizione dettagliata del progetto e degli obiettivi specifici di sostenibilità.

  2. Documentazione: Si deve fornire documentazione dettagliata che dimostri la conformità agli standard richiesti dalla certificazione. Questo può includere piani di costruzione, strategie di gestione energetica, politiche di uso delle risorse, e altri dettagli operativi e costruttivi.

  3. Valutazione da parte di un Esperto Certificato: Dopo la presentazione della documentazione, un valutatore esterno e certificato esamina il progetto in dettaglio. Questa valutazione può includere visite sul sito per verificare l’adeguatezza delle pratiche implementate rispetto agli standard della certificazione.

  4. Verifica e Ispezione: Segue un processo di verifica e ispezione durante il quale l’ente certificatore controlla se tutti gli standard sono stati rispettati e se le pratiche sostenibili sono effettivamente implementate.

  5. Ottenimento della Certificazione: Se il progetto soddisfa tutti i criteri, viene rilasciata la certificazione. Questa può avere vari livelli di riconoscimento, come Platinum, Gold, Silver, ecc., a seconda del grado di adempimento dei requisiti.

  6. Manutenzione e Rinnovo: La certificazione può richiedere revisioni periodiche o la conferma continua del rispetto degli standard per mantenere il certificato attivo. Questo assicura che l’edificio continui a operare secondo i criteri di sostenibilità a lungo termine.

Ottenere una certificazione non solo migliora la reputazione dell’edificio in termini di sostenibilità e responsabilità ambientale, ma stimola anche l’adozione di metodologie operative che portano vantaggi economici tangibili. Questi benefici derivano principalmente dall’incremento dell’efficienza energetica e dalla riduzione degli impatti negativi sull’ambiente.

Punti deboli da migliorare

come tutti i sistemi e standard, anche le certificazioni ambientali, hanno i loro punti deboli o margini di miglioramento.

Questi sono quelli che abbiamo individuato sulla base della nostra esperienza:

Costo di Certificazione: Le spese associate al processo di certificazione possono essere elevate, limitando l’accessibilità per piccoli progetti o sviluppatori meno finanziati.

Complessità del Processo: I criteri e i requisiti spesso complessi possono rendere il processo di certificazione difficile da portare a termine, specialmente per coloro che sono nuovi agli standard.

Focus Geografico: Alcuni standard, come LEED, sono stati sviluppati con un focus iniziale su specifici contesti geografici, rendendoli meno adatti in altre regioni senza adattamenti locali.

Aggiornamenti Frequenti: Mentre l’aggiornamento frequente di standard può riflettere l’evoluzione delle tecnologie e delle pratiche migliori, può anche rendere difficile per gli sviluppatori rimanere aggiornati e conformi alle versioni più recenti.

Sostenibilità Effettiva: Alcuni critici sostengono che le certificazioni possano essere orientate più verso il raggiungimento di punteggi per ottenere il certificato piuttosto che verso un impatto ambientale reale e significativo.

Uguaglianza nel Punteggio: In certi sistemi, le varie misure di sostenibilità non sono sempre bilanciate in modo equo, potendo dare peso eccessivo a determinate categorie come l’efficienza energetica rispetto ad altri aspetti importanti come la qualità dell’aria interna o la gestione delle risorse idriche.

Manutenzione e Operazioni Post-Certificazione: Le certificazioni tendono a concentrarsi sul design e sulla costruzione, ma non sempre coprono adeguatamente l’efficacia operativa e la manutenzione degli edifici a lungo termine.

Standardizzazione e Coerenza: La variazione nella qualità dell’ispezione e nell’interpretazione dei criteri da parte di diversi valutatori può portare a una mancanza di coerenza nei risultati delle certificazioni.

Valutazione integrata della sostenibilità: Progetto VinCES

Il progetto VInCES (Valutazione Integrata del Ciclo di vita per l’Edilizia Sostenibile) è un progetto finanziato dalla regione Campania che ha come obiettivo la messa a punto di una metodologia di valutazione integrata LCA (Life Cycle Assessment) che permetta di analizzare compiutamente la sostenibilità degli edifici, sia nuovi che esistenti.

Questo approccio si propone di abbracciare tutte le fasi dell’edificio, dalla progettazione alla costruzione fino alla demolizione, assicurando che ogni aspetto contribuisca all’incremento della sostenibilità. Inoltre, il progetto punta a sperimentare e perfezionare tecnologie edilizie innovative, che possano migliorare le prestazioni sostenibili degli edifici.

Il progetto VInCES è portato avanti da un consorzio di aziende che comprende ACCA Software, ICIE, IDI, Gematica, PTA S.c.p.a, Servizi-integrati, Amra, TRE, Dappolonia e Edilatellana. 

Questo gruppo di aziende ha lavorato insieme per utilizzare e affinare i protocolli esistenti di valutazione della sostenibilità, come LEED e ITACA, introducendo nuove metodologie che mirano a migliorare ulteriormente questi standard. L’obiettivo è rendere i criteri di valutazione più olistici e integrati, coprendo in modo più completo l’impatto ambientale, economico e sociale degli edifici lungo tutto il loro ciclo di vita.

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