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Che differenza c’è tra montascale e servoscala?

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Qual è la differenza, se c’è, tra i montascale e il servoscala?

Si tratta di definizioni importanti, poiché il superamento delle barriere architettoniche è un tema caldo sia negli edifici pubblici sia nei condomini con più di tre piani.

I modi per superare le barriere architettoniche vanno dalle rampe, agli ascensori e in casi particolari ai servoscala e i montascale.

differenza tra montascale e servoscala
Foto di stevepb – Fonte: pixabay.com

Cos’è un servoscala

Il servoscala non è altro che un ausilio per la deambulazione che serve per superare le barriere architettoniche rappresentate da dei gradini o da una rampa di scale.

Quando ad esempio si fa un progetto architettonico, secondo la Legge 13/1989 bisogna prevedere delle misure atte ad assicurare l’adattabilità e la vivibilità di tutti i locali principali (camere, bagno, cucina) da parte del disabile.

Quando non c’è l’ascensore o non è possibile installarlo, la soluzione è quella di ricorrere all’utilizzo di un servoscala.

Tipologie di servoscala

Le caratteristiche che deve avere un servoscala dipendono essenzialmente dal tipo e modello di servoscala scelto, dal tipo di scala dove deve essere collocato (dritta, curva, a una o due rampe, posta all’interno o all’esterno del condominio, etc.).

Altra fondamentale caratteristica è che il servoscala può essere interno o esterno all’abitazione. Inoltre, può essere:

  • A poltroncina: è il prodotto migliore in caso di utilizzo da parte di un anziano. La poltroncina dotata di poggia gomiti è comoda ed è in grado di ruotare in senso orizzontale per facilitare la salita e la discesa, e in senso verticale per occupare meno spazio una volta chiusa. Il servoscala a poltroncina può esser azionato con telecomando a pulsantiera posto sul bracciolo oppure con telecomando a distanza.
  • A pedana: questi sono un po’ più ingombranti e sono adatti per le persone disabili con forti impedimenti alla mobilità o costretti su una sedia a rotelle. Questo servoscala è studiato appositamente per salire facilmente direttamente con la carrozzina.
  • A binariosono molto semplici da installare e consentono di agganciare il binario a una parete oppure, per non ostacolare l’apertura di porte e finestre, anche dalla parte della ringhiera, con ancoraggi che partono dal piano terreno. I comandi di salita e discesa sono di solito azionati dallo stesso utente.

    Il modello per sedia a rotelle è costituito da una piattaforma con
    appositi ancoraggi ed è adatto alle persone impossibilitate a muoversi in
    maniera autonoma. L’ingombro è di circa 100-150 cm.

  • Servoscala pensili: Anche in questo caso si possono avere nelle due versioni, per sedia a rotelle o per poltroncina. Consentono di superare qualsiasi dislivello anche in presenza di pianerottoli o variazioni di pendenza della scala. Il
    binario
    viene installato  a circa 2,3 m di altezza dal pavimento. La poltroncina,
    quando non viene utilizzata, può essere staccata dal binario. L’ingombro è di
    circa 100 cm.

    servoscala o montascale
    Servoscala a binario con poltroncina
    (foto di sabinevanerp –
    Fonte: pixabay.com)

Montascale e servoscala: quando servono

Negli edifici fino a tre piani, dove non viene installato l’ascensore (ci sono dei casi in cui però è obbligatorio) e nelle ristrutturazioni di edifici esistenti, un’alternativa per superare i dislivelli è costituita dai servoscala (o montascale).

Differenza tra montascale e servoscala

In realtà il servoscala e i montascale sono molto simili, entrambi servono
per superare un dislivello senza utilizzare le scale.

L’utilizzo principale avviene all’interno di abitazioni a due piani con scala interna oppure nel caso di condomini in cui non sia possibile installare un ascensore e nemmeno un ascensore esterno.

Entrambi i tipi si adattano sia alle scale a una rampa che a due o più rampe e in generale a tutti i tipi di scale e di situazioni “particolari” (scale a chiocciola, scale curve, con pendenze elevate, etc.). Inoltre sono comandabili con telecomando direttamente dall’interessato e possono essere chiusi quando non sono in funzione. Gli ingombri sono davvero minimi e anche l’estetica è molto valida.

La differenza sostanziale del servoscale e del montascale sta nel
modo di servire le persone, ma sono molto simili tra loro.

Il montascale con poltroncina è studiato apposta per le persone anziane o con difficoltà motorie ma comunque autosufficienti che riescono a sostarsi da soli una volta arrivati al piano. E’ il caso dell’installazione nelle scale interne delle abitazioni a due piani. 

Il servoscala invece può essere con piattaforma o pedana con seggiolino ribaltabile, ed è studiato appositamente per le persone disabili che sono costrette a rimanere sulla sedia a rotelle, oppure persone che devono usare il carrello con ruote per la deambulazione.

Dimensioni minime montascale

Il montascale è spesso e volentieri la soluzione ottimale per soddisfare i
requisiti della legge 13/89 senza dover stravolgere l’abitazione. Se si tratta
di un edificio nuovo è obbligatorio prevedere il superamento delle barriere
architettoniche; il problema sussiste negli edifici esistenti e datati in cui
a volte si fa fatica ad intervenire.

Il montascale, dotato di poltroncina, può essere installato su scale dritte o curve su rampe di scale presenti all’interno dell’abitazione o sul vano scale condominiale.

Prima di procedere alla sua installazione però bisogna fare i conti con le
dimensioni minime del montascale affinché possa essere installato sulla scala.

Di norma l’ingombro del sedile varia dai 530 mm fino ai 720 mm; bisogna poi
considerare lo spazio occupato dalla guida su cui scorre, dalla pedana per
appoggiare i piedi 
aperta e dal movimento di rotazione del sedile arrivati
alla quota di sbarco sul pavimento del piano superiore.

Detto questo ogni azienda propone a catalogo dei modelli con indicate le dimensioni da catalogo ma a volte possono anche essere realizzati su misura. Le dimensioni quindi possono variare da modello a modello, ma in ogni caso bisogna fare i conti con la larghezza della rampa di scale che deve essere di almeno 100 cm.

Quanto costa un servoscala e chi deve sostenere le spese

I prezzi dei servoscala per disabili e dei montascala possono variare significativamente in base alla tipologia ma soprattutto al numero di piani da
superare, al tipo di scala e alle difficoltà di installazione. Va da se che se si tratta di un servoscala interno all’abitazione le spese sono a carico della persona stessa, mentre se il montascale viene installato in un condominio allora, dopo aver preso la decisione in assemblea condominiale, le spese verranno ripartite con i millesimi condominiali.

Iprezzi di un servoscala dipendono da molteplici fattori, come ad esempio il modello scelto, la tipologia di rampa di scale, il numero di gradini da superare, al design, alla velocità, alla presenza di sistemi di sicurezza e optional aggiuntivi oltre che dalla ditta installatrice. Insomma come avrete capito definire un prezzo standard per un servoscala è praticamente impossibile.

Di seguito però proviamo lo stesso a inserire questa tabella con dei prezzi
puramente indicativi che si basano su delle stime e dei prezzi medi di
mercato, giusto per avere un ordine di idee per un eventuale acquisto.

 

Fascia
Bassa

Fascia
Media

Fascia
Alta

Scale dritte

6.000 – 8.000 €

8.000 – 10.000 €

10.000 – 12.000 €

Scale curve

7.000 – 9.000 €

9.000 – 11.000 €

11.000 – 13.000 €

Infine vi consigliamo sempre di rivolgervi a più ditte specializzate e farsi fare dei preventivi accurati in base alle proprie esigenze e problematiche.

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