Quando nell’abitazione si devono svolgere lavori di manutenzione straordinaria
allora è necessario rivolgersi ad un professionista e presentare una pratica
edilizia, per essere in regola e non incorrere in sanzioni. Vediamo in questo
articolo cos’è, a cosa serve e quanto costa la Cila edilizia.
Cila edilizia per lavori di manutenzione straordinaria (foto di jarmoluk – Fonte: pixabay.com) |
Cos’è la Cila edilizia
La Cila edilizia (Comunicazione Inizio Lavori Asseverata) è un
titolo edilizio abilitativo che deve essere consegnato al Comune dove
vengono svolti i lavori e redatta da un tecnico abilitato (Geometra,
Architetto, o Ingegnere).
Questa pratica edilizia è necessaria ogni qualvolta
vengano eseguiti dei lavori di
manutenzione straordinaria nell’abitazione o nel condominio per essere
in regola con le normative vigenti. Senza questo titolo abilitativo presentato
dal tecnico abilitato in Comune, di fatto si fanno degli abusi edilizi e si
rischia sanzioni o addirittura l’ordinanza di demolizione.
I lavori di manutenzione straordinaria sono tutti quei lavori che non
prevedono modifiche strutturali dell’edificio. Il vantaggio della Cila sta nel
fatto che essendo una semplice comunicazione non occorre attendere nessuna
autorizzazione dal Comune e si possono iniziare subito i lavori.
In realtà nel caso di lavori di manutenzione straordinaria si possono optare
per due soluzioni:
- Cila edilizia: nel caso vengano eseguiti lavori “leggeri”:
- Scia edilizia (Segnalazione Certificata Inizio Attività): nel caso
vengano eseguiti lavori più importanti e invasivi.
Quando è necessario fare una Cila edilizia
Come abbiamo appena avuto modo di vedere, la Cila è una
pratica edilizia che si può presentare solamente in caso vengano eseguiti lavori di
manutenzione straordinaria non invasivi e che non vanno a a modificare la
struttura dell’edificio.
Nello specifico possiamo dire che la Cila va presentata quando:
- si eseguono lavori di manutenzione straordinaria che non modificano la
struttura; - piccole ristrutturazioni che non coinvolgono la parte strutturale;
- si eseguono lavori per l’abbattimento delle
barriere architettoniche, anche nel caso modifichino la sagoma dell’edificio, ad esempio se si
installa un
ascensore esterno; - realizzazioni di piccoli ampliamenti che non superino il 20% del volume
dell’immobile principale; - lavori di movimentazione di terra;
- si costruiscono serre con pareti in muratura.
Tutti questi che abbiamo elencato sono casi in cui è possibile presentare una
semplice Cila edilizia, più pratica e veloce.
L’introduzione della Cila
da parte del legislatore infatti ha lo scopo di velocizzare tutta una serie di
lavorazioni in modo da accelerare i tempi e riattivare l’economia che ruota
attorno al settore dell’edilizia.
Cosa serve per fare una Cila edilizia
Per presentare una Cila edilizia tutto quello di cui avrai bisogno è
innanzitutto affidarti a un tecnico esperto e qualificato come un
Geometra o un Architetto; egli presenterà dei disegni tecnici dove vengono
evidenziati i lavori che si devono svolgere, oltre a compilare la modulistica
con tutte le informazioni riguardanti il progetto e il progettista.
Il
tecnico inoltre dovrà scrivere una relazione tecnica allegando la
documentazione fotografica, e dovrà asseverare la
conformità ai regolamenti edilizi e agli strumenti urbanistici
oltre a esplicare l’esclusione dal progetto delle parti strutturali
dell’edificio. Il tecnico è l’unico responsabile della veridicità delle
informazioni presentate in quanto progettista.
Oltre ai disegni tecnici dunque e alla modulistica compilata con relativa
relazione tecnica si dovranno presentare altri allegati quali:
- la documentazione fotografica;
- la ricevuta di pagamento dei diritti di segreteria;
- la dichiarazione di assenso di terzi proprietari (se dovuta);
- i documenti di identità del progettista, del committente (dichiarante) e dei
terzi proprietari (se presenti); - altri documenti specifici se richiesti.
Quali sono le tempistiche di una Cila edilizia
La Cila è una pratica edilizia introdotta abbastanza recentemente nel panorama
delle varie pratiche edilizie disponibili in base al tipo di intervento ed è
regolamentata dagli artt. 6 e 23 del DPR 380/2001.
Non vi sono però tempi
certi e univoci della durata dei termini della Cila edilizia.
Di sicuro
si sa che i lavori possono iniziare fin da subito, ovvero dal giorno stesso in
cui è stata presentata in Comune con il protocollo, senza aspettare
l’autorizzazione.
Questo perché si tratta di una semplice
comunicazione asseverata da un tecnico. Per quanto riguarda la scadenza
o una eventuale proroga in realtà non esistono dei termini univoci a livello
nazionale, ma varia a seconda del Regolamento Edilizio di ogni singolo
Comune.
Cila in sanatoria e Cilas Superbonus
La Cila in sanatoria è una pratica Cila per eseguire lavori di manutenzione
straordinaria e per sanare e regolarizzare dietro pagamento di una multa gli
abusi minori non dichiarati in precedenza e dentro il 2%.
La Cilas (Cila
Superbonus) è invece una pratica Cila che si può presentare in caso di
installazione di un cappotto termico
o altri lavori di efficientamento energetico a seguito dei lavori del
Superbonus 100%.
Quanto costa la pratica?
La Cila è una pratica edilizia di per se semplice, facile da fare e che
richiede poca documentazione. Pertanto il costo di questa pratica consiste
sostanzialmente nel pagamento dei diritti di segreteria che variano da Comune
a Comune e la parcella del professionista che ha asseverato i lavori e redatto
la pratica. Anche qui in realtà dipende da tecnico a tecnico ma normalmente
non si superano i 500 euro.
LEGGI ANCHE: