Le barriere architettoniche sono degli impedimenti fisici a persone con problemi di disabilità e anziani che rendono operazioni quotidiane semplici molto difficoltose o a volte impossibili da svolgere. Come possiamo eliminare le barriere architettoniche?
Cosa sono le barriere architettoniche
Per barriera architettonica si intende un ostacolo fisico che impedisce a una persona con ridotte capacità motorie e sensoriale a svolgere un spostamento verso un luogo o accedere a un servizio. In pratica sono tutti gli elementi costruttivi che impediscono, limitano o rendono difficoltoso l’utilizzo di un ambiente o che limitano gli spostamenti o la fruizione dei servizi.
Il classico esempio di barriere architettoniche sono i marciapiedi urbani che in prossimità degli attraversamenti pedonali presentano un gradino e non hanno una rampa per facilitare il passaggio di una carrozzina. Oppure un locale pubblico sprovvisto di ascensore o di servoscala.
Sia nelle strade delle città che all’interno degli edifici pubblici e privati quindi è necessario rimuovere le barriere architettoniche. Ci sono diverse modalità, anche in funzione al tipo di disabilità e alle attività che si svolgono in quel determinato luogo.
Quindi per abbattimento delle barriere architettoniche si intende l’insieme degli interventi volti al superamento deli ostacoli che limitano accessibilità, visitabilità e adattabilità degli spazi da parte delle persone.
Normativa di riferimento per l’eliminazione delle barriere architettoniche
Per procedere all’abbattimento delle barriere architettoniche di un edificio è necessario prima di tutto conoscere la normativa di riferimento, cosa prevede il Bonus barriere architettoniche e quando sono possibili eventuali deroghe. Non sempre infatti è possibile eliminare completamente le barriere architettoniche, soprattutto in edifici datati che non hanno lo spazio utile sufficiente.
A prescindere dal fatto che l’edificio in origine andrebbe progettato già privo di barriere architettoniche ora andiamo ad analizzare le varie normative a livello nazionale che interessano l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici pubblici, quelli aperti al pubblico e agli edifici privati.
L’abbattimento delle barriere architettoniche è disciplinato dalle seguenti normative nazionali:
- dm 236/1989 (Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l’accessibilità, l’adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell’eliminazione delle barriere architettoniche); scarica dm 236/1989
- legge 13/1989 (Disposizioni per favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati); scarica legge 13/1989
- legge 104/1992 (Legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate);
- dpr 503/1996 (Regolamento recante norme per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici);
- dpr 380/2001 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia).
Accessibilità, Adattabilità, Visitabilità
Il dm 236/89 ad oggi rappresenta il testo normativo di riferimento per la progettazione in campo di abbattimento delle barriere architettoniche dove si parla di criteri generali di progettazione (per accessibilità, visitabilità e adattabilità) e si si presentano le specifiche funzionali e dimensionali e le soluzioni tecniche con il supporto di disegni e schemi illustrativi.
In questo decreto vengono analizzati 3 diversi ‘gradi’ di abbattimento delle barriere architettoniche:
- accessibilità – possibilità, anche per persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale, di raggiungere l’edificio e le sue singole unità immobiliari e ambientali, di entrarvi agevolmente e di fruirne spazi e attrezzature in condizioni di adeguata sicurezza e autonomia;
- visitabilità – possibilità, anche da parte di persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale, di accedere agli spazi di relazione e ad almeno un servizio igienico di ogni unità immobiliare. Sono spazi di relazione gli spazi di soggiorno o pranzo dell’alloggio e quelli dei luoghi di lavoro, servizio ed incontro, nei quali il cittadino entra in rapporto con la funzione ivi svolta;
- adattabilità – possibilità di modificare nel tempo lo spazio costruito a costi limitati, allo scopo di renderlo completamente ed agevolmente fruibile anche da parte di persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale.
Deroghe abbattimento barriere architettoniche
Come abbiamo già accennato la cosa ideale è che fin dall’origine non ci siano barriere e impedimenti da parte degli utenti (per gli edifici pubblici e di nuova costruzione è obbligatorio) mentre si lavora su edifici esistenti sottoposti a ristrutturazione e adeguamento.
In alcuni casi la normativa però prevede delle deroghe che nello specifico sono dettate da evidente impossibilità di fare altrimenti.
Negli edifici residenziali che hanno meno di tre livelli fuori terra è consentita la deroga all’installazione di ascensori e servoscale anche se deve essere assicurata la possibilità della loro installazione in un tempo successivo. Un’altra deroga c’è ad esempio per i locali tecnici il cui accesso è riservato ai solo addetti specializzati oppure quando vi è un’impossibilità tecnica legata alla struttura e agli impianti.
Si ha una deroga anche nel caso di edifici tutelati dalla Soprintendenza con un elevato valore storico ed estetico o quando non vengono rispettate le norme sulle distanze previste dai Regolamenti Edilizi (e dai PGT).
Esempi abbattimento barriere architettoniche
Vediamo di seguito un video tratto da youtube che fa vedere degli esempi con valide soluzioni progettiali per abbattere le barriere architettoniche.
Bonus barriere architettoniche
L’art. 119-ter del decreto Rilancio introdotto con la legge di Bilancio 2022 ha emesso il Bonus barriere architettoniche che prevede una detrazione del 75% delle spese sostenute per la realizzazione di interventi finalizzati al superamento o all’eliminazione delle barriere architettoniche effettuati su edifici esistenti. Tale agevolazione in scadenza il 31 dicembre 2022 è stata prorogata con la nuova legge di Bilancio fino al 2025.
Il bonus barriere architettoniche è ripartito in 5 quote annuali di pari importo e la detrazione deve essere calcolata su un importo complessivo non superiore a:
- 50.000 euro, per gli edifici unifamiliari o per unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno;
- 40.000 euro, moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio, per gli edifici composti da due a otto unità immobiliari;
- 30.000 euro, moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio, per gli edifici composti da più di otto unità immobiliari.
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