Il controsoffitto è la soluzione migliore per definire in maniera ottimale lo
spazio di una stanza o un ambiente secondo le proprie esigenze. Molto
utilizzato in caso di ristrutturazioni per abbassare soffitti e incassare luci
e faretti. Vediamo come realizzare un controsoffitto in cartongesso sospeso.
Controsoffitto in cartongesso (immagine di tungnguyen0905 – Fonte: pixabay.com) |
Perchè realizzare un controsoffitto in cartongesso
Il controsoffitto è un ottimo sistema per ridefinire alcuni spazi ed ambienti
della casa e non solo ridefinendo così l’altezza del locale e di conseguenza
lo spazio. Restando nell’ambito delle abitazioni private i controsoffitti
generalmente vengono fatti in caso di lavori di ristrutturazione. Il materiale
più comune utilizzato per realizzare un controsoffitto è il cartongesso:
economico, resistente e facile da montare.
Il controsoffitto in cartongesso è composto da una struttura metallica
che deve essere fissata a una struttura portante del solaio e delle pareti e
dalle lastre in cartongesso che vanno fissate alla struttura. Una volta
terminato il lavoro basterà stuccare le fughe presenti tra lastra e lastra e
procedere con la pittura a tre mani. Normalmente questo tipo di lavoro viene
svolto dall’impresa esecutrice dei lavori ma in alcuni casi è possibile fare
dei piccoli lavoretti fa da te. Questo potrebbe avvenire per esempio se
vogliamo mettere il controsoffitto in cucina oppure in bagno o ancora
abbassare una parte del soffitto del Soggiorno, magari vicino all’ingresso.
Vediamo quindi come procedere per fare un controsoffitto in cartongesso
sospeso.
LEGGI ANCHE: Cartongesso: quali sono i pregi e i difetti
Tipologie di controsoffitto
Prima di vedere come fare un controsoffitto in cartongesso sospeso è bene dire
due parole sulle varie tipologie di cartongesso che normalmente vengono
eseguite. Rimanendo nella categoria abitazione privata e come materiale lastre
di cartongesso possiamo avere tre tipologie di controsoffitto in
cartongesso:
- controsoffitto in aderenza
- controsoffitto autoportante
- controsoffitto sospeso.
Il primo tipo di controsoffitto, come dice la parola stessa, è
realizzato in aderenza alla struttura portante del solaio. Verrà
realizzata così una struttura metallica fatta a monti e traverse fissata a
soffitto e le lastre verranno fissate poi sulla struttura. Questa soluzione
implica che il soffitto sia perfettamente piano e si adatta poco in caso di
edifici vecchi da restaurare.
Il secondo invece, il controsoffitto autoportante, la struttura
metallica portante non viene fissata al solaio ma solamente alle pareti
perimetrali tramite appositi profili guida. Anche in questo caso è necessario
che le pareti perimetrali dove si fissa la struttura metallica siano portanti
e in grado di reggere il peso e che le pareti siano perfettamente dritte (a
piombo) senza pance.
Infine il terzo tipo di controsoffitto e quello maggiormente utilizzato è il
controsoffitto in cartongesso sospeso. In questo caso viene realizzata
una struttura metallica a montanti e traversi che verrà fissata ai lati con
profili guida e appesa al soffitto tramite appositi tasselli a cui sono
collegati dei ganci di lunghezza variabile (detti pendini o
elementi di sospensione) sempre in acciaio. In questo modo è possibile
regolare l’altezza del controsoffitto a piacimento ed è possibile lasciare
un’intercapedine abbastanza ampia per far passare cavi elettrici e impianti di
vario tipo. In questo modo oltre ad avere l’intercapedine e regolare l’altezza
è possibile far fronte ad eventuali irregolarità del solaio come potrebbe
essere nel caso di vecchi edifici o di solai in legno.
LEGGI ANCHE:
Il controsoffitto rustico
Controsoffitto in cartongesso sospeso (foto di BetonWood srl- Fonte: flickr.com) |
Vantaggi del controsoffitto in cartongesso sospeso
Il controsoffitto di per se è una soluzione molto valida per molti
aspetti che si è sempre usata fin dall’antichità, solamente che una volta
erano realizzati in legno oppure venivano realizzati
soffitti incannucciati, oggi per motivi pratici ed economici si usano le
lastre in cartongesso. Un aspetto fondamentale, come già accennato, è
quello di ridurre l’altezza utile della stanza in modo da contenere il calore.
Una stanza con il soffitto alto richiede maggiori costi di riscaldamento e
raffrescamento ma anche maggiore quantità di materiale di finitura. Spesso
nelle abitazioni realizzate tra gli anni ’70 e ’90 si possono trovare soffitti
alti anche 3,00 metri.
Ricordiamo che per gli ambienti principali è necessaria un’altezza di 2,70
metri che può essere abbassata ad esempio per i bagni fino a 2,50 metri di
altezza e 2,20 per i locali tecnici e i ripostigli. Quindi quando si sono
rispettate le altezze minime imposte dai Regolamenti Edilizi siamo apposto.
Inoltre con il controsoffitto in cartongesso sospeso posso nascondere
tubazioni e impianti a vista e far passare nuovi impianti oltre a inserire del
materiale isolante termoacustico.
Come fare un controsoffitto sospeso: fasi operative
Vediamo ora quali sono le fasi operative da fare per realizzare un
controsoffitto in cartongesso sospeso fai da te. La prima da cosa è capire
l’area da controsoffittare e di conseguenza procurarsi il materiale necessario
per questo tipo di lavoro. Raccomandiamo sempre di usare sempre la massima
cautela e attenzione per evitare incidenti di qualsiasi tipo. Il materiale che
ti serve puoi recuperarlo in qualsiasi negozio di ferramenta o bricolage
oppure online sui vari e-commerce come Amazon che ti permette oltre alla
comodità di avere anche degli sconti.
Abbiamo detto che le parti che costituiscono un controsoffitto in cartongesso
sono: la struttura metallica composta da montanti e traversi e dai profili di
bordo che vanno messi lungo il perimetro, i pendini con i relativi tasselli,
le lastre di cartongesso e la pittura finale. Per fare un controsoffitto in
cartongesso sospeso quindi avrai bisogno di questi materiali assieme a un
avvitatore, delle viti per fissare le lastre di cartongesso alla struttura e
una scala per lavorare in quota.
A questo punto una volta individuata l’area e l’altezza che vogliamo ottenere
è opportuno segnare con una matita da muratore una linea orizzontale che sia
dritta; questo ci servirà come guida per andare a fissare poi il profilo
perimetrale ad L lungo i bordi. A questo punto prendiamo i profili U li
tagliamo a misura e andiamo a fissarli sulla cornice perimetrale con delle
viti autofilettanti da ferro, in modo da formare un’orditura, cercando di
mantenere una distanza di circa 50-60 cm max tra un traverso e l’altro. Una
volta montati i traversi si procederà allo stesso modo per montare i montanti:
in questo modo si forma una griglia strutturale. Se vi abbassate di molto
rispetto all’intradosso del solaio potete utilizzare i pendini che vanno
fissati con tasselli al solaio utilizzando un trapano a percussione
successivamente e agganciati alla struttura indicativamente uno ogni 1,5 mq
(questa operazione andrebbe fatta prima di montare la struttura
metallica).
Ora che avete costruito la struttura metallica portante potete procedere a
fissare le lastre di cartongesso alla stessa con viti apposite da cartongesso
aiutandovi con un avvitatore. Eventualmente prima delle lastre potete inserire
dei materassini isolanti oppure utilizzare lastre accoppiate. Adesso il
controsoffitto è realizzato, occorrerà delle retine sulle giunzioni tra le
lastre e stuccare i fori delle viti per ottenere una superficie perfettamente
piana e successivamente procedere con tre mani di pittura.
Conclusioni
Realizzare un controsoffitto in cartongesso fai da te non è
assolutamente un’operazione difficile e complicata ma richiede comunque una
certa organizzazione nel prendere il materiale necessario e una certa
manualità con attrezzature da lavoro. Inoltre è lavoro fisico che richiede un
pò di forza sulle braccia perchè le lastre in cartongesso pesano
parecchio anche se in commercio esistono alcuni strumenti per agevolare il
lavoro e sollevare le lastre senza fatica. In ogni caso seguendo le
indicazioni che vi abbiamo fornito in questa breve guida dovreste riuscire a
realizzare il vostro controsoffitto in cartongesso fai da te.
Se non siete pratici o pensate di non essere in grado allora è bene rivolgersi
a ditte specializzate che eseguono questo genere di lavori. E’ importante però
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