Ogni cantiere edile che si rispetti, piccolo o grande che sia, produce
una certa quantità di rifiuti che devono essere smaltiti in un certo modo
seguendo la normativa. Vediamo quindi come gestire al meglio i
rifiuti da costruzione e demolizione secondo il Protocollo UE.
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Come gestire i rifiuti inerti da costruzione e demolizione (foto di Life-Of-Pix – Fonte: pixabay.com) |
Premessa
Quando si avvia un cantiere edile, piccolo o grande che sia, si producono
rifiuti di cantiere che sono definiti come
rifiuti inerti da costruzione e demolizione.
Con l’avvento del SuperBonus 110 nel nostro paese sono stati avviati
moltissimi cantieri edili producendo un’enorme quantità doi rifiuti. Dal 4
Novembre 2022 i rifiuti inerti da costruzione e demolizione, se rispettati
determinati criteri, non sono più considerati rifiuti, ma possono essere
riutilizzati nell’ottica di una edilizia più sostenibile e consapevole.
All’interno del decreto 27 settembre 2022 n. 152, emanato dal Ministero
della Transizione Ecologica e pubblicato in Gazzetta Ufficiale (n. 246 del 20
ottobre 2022) troviamo il
“Regolamento recante disciplina della cessazione della qualifica di rifiuto
dei rifiuti inerti da costruzione e demolizione e di altri rifiuti inerti di
origine minerale, ai sensi dell’articolo 184-ter, comma 2, del decreto
legislativo 3 aprile 2006, n. 152″.
Cosa si intende per rifiuti inerti
In base all’articolo 184-ter, comma 3 lettera b del Testo Unico dell’ambiente
(dlgs n. 152/2006) per rifiuto inerte si intende i rifiuti prodotti
dalle attività di costruzione e demolizione, nonché i rifiuti che derivano
dalle attività di scavo. Questi in pratica sono tutti gli scart iprovenienti
dalle varie lavorazioni di cantiere
non subiscono nessuna variazione nel tempo e non rappresentano alcun
rischio per l’ambiente o per la nostra salute
(a differenza di un rifiuto organico).
I rifiuti inerti in sostanza hanno il vantaggio che possono essere
riutilizzati e riciclati nel settore delle costruzioni senza dover utilizzare
altre risorse e materie prime portando un enorme vantaggio in termini
ambinetali e di costi energetici. Tutti questi rifiuti però, per essere
riciclati e riutilizzati devono essere raccolti, smaltiti e riciclati facendo
riferimento a ben precise procedure, differenti rispetto a quelle per i
rifiuti urbani.
Il testo Unico per l’Ambiente considera infatti i rifiuti inerti come
“rifiuti speciali” e quindi devono sottostare a precise norme che ne
definiscono l’attività di smaltimento, raccolta e riutilizzo.
Quali sono i rifiuti di cantiere?
All’interno della categoria dei rifiuti di cantiere, detti appunto
rifiuti inerti o rifiuti speciali, ci sono i seguenti materiali:
- sabbia;
- ghiaia;
- argilla espansa;
- vermiculite e perlite;
- conglomerati cementizi;
- calcinacci;
- macerie;
- conglomerati bituminosi;
- cemento;
- mattoni;
- mattonelle;
- ceramiche;
- intonaci;
- residui di lavorazione non pericolosi che provengono da azioni di
demolizione o da cantieri edili.
Cosa comprende il codice CER 17.09.04
I rifiuti che hanno il codice CER 17.09.04 sono i
rifiuti misti dell’attività di costruzione e demolizione, diversi da
quelli di cui alle voci 17 09 01 (contenenti mercurio), 17 09 02 (contenenti
PCB) e 17 09 03 (contenenti sostanze pericolose).
Questo codice in pratica identifica solamente i rifiuti edili senza sostanze
tossiche o pericolose, come quelli che vengono prodotti durante i normali
lavori di demolizione e ricostruzione durante i lavori di ristrutturazione di
un edificio, i classici calcinacci.
Come vengono smaltiti e riciclati i rifiuti da costruzione e demolizione
I rifiuti da costruzione e demolizione per essere smaltiti e riciclati devono
obbligatoriamente essere portati presso apposite discariche adatte al
loro recepimento e/o a siti specializzati nel loro recupero, per essere poi
reimmessi come nuove materie prime.
La responsabilità dello smaltimento di questi rifiuti speciali spetta
al direttore di cantiere e la ditta edile che produce le macerie dopo i
lavori di demolizione e costruzione del fabbricato. Se i rifiuti non vengono
smaltiti in modo corretto secondo quanto dice la normativa i responsabili sono
perseguibili penalmente.
Per i cantieri di dimensioni medio-grandi, sarà quindi opportuno redigere un
piano di lavoro per le demolizioni meglio se utilizzando software in grado di
eseguire il lavoro in tempi brevi e in totale sicurezza sempre a norma ed in
linea con il Testo Unico della Sicurezza.