Vediamo quali sono i prodotti e i trattamenti che si possono utilizzare per proteggere e rinnovare il legno rovinato dal passare del tempo, dall’azione di agenti atmosferici e dal passaggio di insetti.
Foto di MikesPhotos – Fonte: pixabay.com |
Come trattare il legno rovinato: le 3 fasi da seguire
Trattare il legno rovinato è un lavoro semplice ma che richiede del tempo e soprattutto l’utilizzo di prodotti e strumentazioni apposite.
Se dovete ridare vita a un vecchio mobile, un tavolo, una sedia, etc. non serve necessariamente buttarli via oppure chiamare un falegname, ma seguendo dei semplici passaggi e con un po’ di manualità nel bricolage e col “fai da te” è possibile fare tutto a casa.
Le operazioni da fare per trattare e rigenerare il legno rovinato sono sostanzialmente tre:
- levigare
- impregnare
- proteggere
Vediamo ora un video che spiega bene come fare per rigenerare il legno, in questo caso un tavolino e delle sedie da giardino.
5 prodotti naturali per trattare il legno
Finora abbiamo visto come trattare e rigenerare il legno con le operazioni classiche di falegnameria e quindi con attrezzature idonee (levigatrice, carta abrasiva, guanti, pennello, e prodotti chimici). Non dimentichiamoci che per il legno da esterno sono necessarie diverse tecniche e prodotti.
Questo sistema è molto utile e va benissimo nei casi gravi e quindi in tutti quei casi in cui il legno è all’esterno, esposto agli agenti atmosferici durante tutto il periodo dell’anno, e non cene siamo presi cura per molto tempo. Prima di buttarlo via possiamo eseguire le operazioni che abbiamo appena visto.
Nei casi meno gravi invece, e nel caso del legno all’interno della nostra abitazione possiamo utilizzare dei prodotti assolutamente naturali.
Ricordiamo che è sempre bene fare delle prove su dei pezzi di legno campione, che l’effetto finale è assolutamente personale e che in base al numero di mani che diamo e all’essenza del legno cambia anche l’aspetto finale dopo il trattamento.
1) Aceto di vino e olio d’oliva
Questi due prodotti da cucina sono molto efficaci perché l’olio tende a idratare il legno mentre l’aceto di vino rimuove lo sporco depositato e deterge la superficie.
Basta versare in due parti uguali i due prodotti su un recipiente e con un panno o un pennello passare sulla superficie da trattare. Fato questo si aspetta circa un’ora per l’asciugatura e per l’eventuale passata finale con della cera, per un ottimo risultato finale.
2) Vasellina
La vasellina è molto utile quando la superficie del legno da rigenerare graffi oppure piccole crepe e fessure.
Una volta applicata la vasellina, bisogna lasciare agire per lungo tempo e alla fine pulire i residui di prodotto con un panno e il legno sembrerà come nuovo.
L’acqua tiepida invece torna molto utile se dobbiamo rimuovere residui di vecchia vernice che si sta scrostando.
Mescolate dell’acqua tiepida e del comune detergente e passate la superficie con un panno. Fatto questo risciacquate con acqua tiepida da sola senza detergente e asciugate con un panno asciutto; in questo modo avrete tolto facilmente i residui della vecchia pittura per poi eseguire i successivi trattamenti.
4) Ammoniaca e acqua tiepida
Mescolando in un contenitore due parti uguali di ammoniaca e acqua tiepida si ottiene un miscuglio che è molto efficace per eliminare le muffe e trattare le superfici esterne e interne dei mobili in legno.
Prendete un panno, imbevetelo nella miscela e passate agendo con forza sulla superficie in legno da trattare.
5) Succo di limone e olio vegetale
Infine un altro rimedio naturale è utilizzare un composto formato da succo di limone e mezzo litro di olio vegetale.
Una volta preparata la miscela passate sulla superficie con una spazzola e agite con forza per rimuovere lo sporco e ridare brillantezza al legno.
E se è necessario rimuovere delle macchie? Spieghiamo qui i rimedi più efficaci.
Trattamenti protettivi del legno: come proteggerlo
Prima della messa in opera il legno viene normalmente sottoposto a
trattamenti atti a proteggerlo dagli agenti organici (parassiti, insetti,
muffe, funghi, etc.) e dal fuoco.
Questi trattamenti quindi si dividono in
tre categorie:
- Protezione dagli agenti organici;
- Ignifugazione;
- Procedimenti volti a salvare il legno da insetti e organismi.
1. Trattamenti di protezione dagli agenti organici
Questi trattamenti sono raggruppabili nel seguente modo:
- Trattamenti superficiali: spalmatura o spruzzatura di sostanze
antisettiche (vernici, catrami), che vengono assorbite dalle zone
periferiche del legno, fino a formare una pellicola protettiva;
- Trattamenti per imbibizione o impregnazione: iniezioni o bagni
prolungati di sostanze antisettiche. Per migliorare l’impregnazione vengono
messi in atto sistemi alterno-termici, i quali permettono di far penetrare i
liquidi nella parte più interna della massa legnosa, in modo da ottenere una
protezione più profonda; - Carbonizzazione superficiale: esposizione alla fiamma delle superfici
da preservare, in modo che carbonizzino per uno spessore di 5-10 mm. Questo
strato di carbonizzazione non consente la formazione di muffe e per questo
generalmente questo metodo viene usato per proteggere i pali infissi nel
terreno;
- Metallizzazione o silicatizzazione: impregnazione del legno mediante
sue soluzioni successive che, venendo a contatto, formano un precipitato
antisettico che occlude completamente i pori;
- Polimerizzazione: impregnazione del legno mediante sostanze capaci di
condensarsi in una resina sintetica, che determina l’otturazione dei pori.
2. Trattamenti di ignifugazione
Di grande importanza sono anche i trattamenti per attenuare la vulnerabilità
del fuoco, che è una delle caratteristiche negative del legno.
Le tecniche in
uso tendono a rendere il legno ininfiammabile, ma non incombustibile: esse
cioè impediscono lo sprigionarsi della fiamma e il completo degrado del legno,
a cui segue la perdita di resistenza meccanica. Il legno, quando è
opportunamente trattato, subisce soltanto una combustione superficiale , priva
di fiamma, fino alla formazione di una crosta carbonizzata che impedisce
l’ulteriore penetrazione del fuoco negli strati più interni.
Esistono vari trattamenti di ignifugazione, tra i quali i più comuni sono:
- ignifugazione superficiale
- impregnazione profonda.
3. Proteggere il legno dagli insetti
L’infestazione da insetti può essere riconosciuta in base alla perdita di
massa volumica del legno, alla friabilità, alla tendenza allo sbriciolamento e
alla presenza di fori di uscita delle larve e di polvere di legno.
Per
rimediare a questo in commercio esistono diversi prodotti antitarlo in grado
di uccidere questi insetti.
Con l’apposito beccuccio basta spruzzare un po’ di
soluzione direttamente dentro il buco della tana.