Il Durc di congruità è un documento redatto che sancisce la congruità della manodopera da parte dell’impresa, ovvero la coerenza tra il numero effettivo di lavoratori in cantiere in base all’entità dei lavori da eseguire. Vediamo meglio nel dettaglio cos’è il Durc di congruità, come richiederlo e chi lo rilascia.

Cos'è il Durc di congruità
Il Durc di congruità è un documento introdotto dal Decreto Semplificazioni (Legge 120/2020) e regolato dal DM 143/2021) ed è in vigore dal 1° novembre 2021.
Questo documento è prodotto dall’impresa edile che svolge i lavori che serve a verificare la congruità tra la manodopera effettiva su un cantiere edile e il tipo di lavorazioni da realizzare. Il Durc di congruità vale per tutti i lavori pubblici e i lavori privati con un importo complessivo pari o superiore a 70 mila euro, mentre non si applica per i cantieri volti alla ricostruzione delle aree colpite dagli eventi sismici del 2016.
Come funziona il Durc di congruità
Il Durc di congruità è un documento che serve per verificare la congruità dei costi della manodopera in base al tipo delle lavorazioni fatte.
Questo documento che attesta la congruità viene rilasciato dalle Casse Edili dopo aver ricevuto i dati dall’impresa o dai Committenti; per ogni tipo di lavorazione esistono degli indici minimi di congruità.
I dati ovviamente devono coincidere per ottenere il Durc. E’ ammesso un discostamento del 5% della percentuale di incidenza della manodopera; se si sta al di sotto di questa soglia allora l’attestazione di congruità può essere rilasciata lo stesso a patto che il direttore dei lavori giustifichi tale scostamento.
In caso contrario, le Casse Edili invitano le imprese alla regolarizzazione entro 15 giorni.
Come ottenerlo
Per ottenere e mantenere il Durc di congruità è necessario seguire delle regole ben precise, messe a punto dalla Commissione nazionale paritetica delle Casse Edili che spiega anche cosa succede se terminati i lavori il cantiere non risulta in regola e non si rispettano i termini previsti.
Nello specifico, il 2 Maggio del 2023 la Commissione nazionale paritetica delle Casse Edili ha emanato delle Faq con le indicazioni sulla regolarizzazione.
Per intenderci, se terminati i lavori l’impresa edile non ha richiesto il Durc e non risulta in regola, il primo giorno del mese successivo al termine del cantiere riceverà una PEC con le modalità per la regolarizzazione e l’invito a procedere entro 15 giorni dal ricevimento dell’invito.
Una volta ricevuta la PEC, l’impresa, per mettersi in regola e ottenere il Durc di congruità, deve sostanzialmente versare con le modalità indicate le somme previste nel piano di regolarizzazione, corrispondenti alla manodopera mancante per il raggiungimento della manodopera necessaria attesa.
Cosa fare se l'impresa non rispetta i termini
Nel caso in cui l’impresa non rispetti i termini previsti allora viene segnalata alla banca dati nazionale delle imprese irregolari (BNI) con effetto negativo sulle successive verifiche di regolarità contributiva. Questo inadempimento potrebbe anche ostacolare l’ottenimento del Durc online.
Se l’impresa non ha rispettato i termini in corner può richiedere una nuova attestazione e versare le somme dovute secondo il piano di regolarizzazione, senza possibilità di rateizzazione e con gli interessi.
Durc congruità: ultimi aggiornamenti
Per migliorare la regolarizzazione e i controlli da parte del sistema dal 1° marzo 2023 sono attivi gli alert per la verifica per aiutare committenti e imprese a rispettare i requisiti della congruità della manodopera.
Quando si fa la Denuncia di un nuovo lavoro la Cassa Edile invia una PEC per informare e dare indicazioni sulla verifica di congruità della manodopera e ricordare di acquisire i documenti richiesti:
- l’attestazione di congruità della manodopera al momento dell’ultimo SAL nei lavori pubblici;
- la congruità della manodopera prima dell’erogazione del saldo finale del committente nei lavori privati.