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Come riconoscere una impresa edile seria

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Come riconoscere una impresa edile seria

In tutti i casi in cui dobbiamo eseguire dei lavori di ristrutturazione sulla nostra casa è fondamentale affidarci a un’impresa seria e responsabile che esegua i lavori a regola d’arte e nei tempi prestabiliti. In commercio però esistono moltissime imprese edili e non sempre è facile scegliere quella giusta. Vediamo in questo articolo come riconoscere una impresa edile seria.

E’ importante scegliere una impresa edile seria per la buona riuscita di un lavoro
(foto di Photomix-company – Fonte: https://pixabay.com)

Come si sceglie l’impresa a cui affidare i lavori?

I rapporti con le imprese che si occupano di lavori edilizi molto spesso sono problematici, inutile negarlo, soprattutto se non si ha una significativa esperienza in materia alle spalle. Quasi sempre la maggiore difficoltà che si riscontra nelle opere di ristrutturazione consiste nel trovare un’impresa seria e affidabile, che garantisca un buon lavoro a un prezzo onesto.

Il passaparola fra amici e parenti sulle imprese di cui fidarsi è sicuramente la prima strada da percorrere, ma non sempre si rivela del tutto affidabile. A volte le imprese edili riservano un buon trattamento a un nuovo cliente sperando che questo faccia pubblicità, mentre nelle occasioni successive si rivelano di mediocre livello, oppure, semplicemente, hanno cambiato personale e quello che impiegano è di minor bravura. L’importante, quindi, è non essere il secondo anello della catena, ma almeno il terzo o il quarto, e sincerarsi che tutti i clienti precedenti siano davvero soddisfatti.

Una verifica da fare subito per riconoscere una impresa edile seria è che il fornitore prescelto abbia le carte in regola; in caso di lavori che richiedano la Scia o il Permesso di Costruire questo controllo è facilitato dal fatto che l’impresa deve obbligatoriamente produrre il cosiddetto Durc. La sigla sta per “documento unico di regolarità contributiva”, ed è l’attestazione dell’assolvimento, da parte dell’impresa, degli obblighi legislativi e contrattuali nei confronti di Inps, Inail e Cassa Edile. Un’altra verifica da fare è che l’impresa sia coperta da un’adeguata polizza di responsabilità civile. Infine un aspetto su cui battere è quello della fatturazione integrale dei lavori.

Come si definisce l’accordo con l’impresa

L’accordo con l’impresa può essere redatto sotto forma di contratto d’opera o di appalto. Si tratta in entrambi i casi di contratti di lavoro non subordinato; cambiano le garanzie per il committente e gli obblighi per chi compie il lavoro. Il contratto d’opera si ha quando prevale l’impegno personale di chi esegue il lavoro ed è regolato dall’art. 2222 del codice civile. Il caso si verifica quando sono programmate operazioni di manutenzione limitata. Per la redazione del contratto non è necessaria la forma scritta anche se è consigliabile.

Il contratto di appalto invece si ha quando si affrontano lavori più importanti, come gli interventi per manutenzione straordinaria. Qui il lavoro di regola non viene eseguito più in prevalenza dal titolare della ditta ma presuppone un’organizzazione di tipo imprenditoriale, con mezzi e persone adeguate. Anche in questo caso non è indispensabile redigere il contratto in forma scritta, ma è assolutamente consigliabile farlo, anche perché con l’appalto la responsabilità dei lavori va tutta in capo a chi li esegue. Infatti in caso di contratto d’opera la ditta edile ha come obbligo quello di eseguire il lavoro a regola d’arte, ma nel caso il lavoro presentasse dei difetti bisogna contestarli nel giro di soli otto giorni da quando il difetto si sia evidenziato e comunque le opere sono garantite per un solo anno.

Due operai che lavorano in quota utilizzando correttamente i dispositivi
di sicurezza DPI (foto di anaterate – Fonte: https://pixabay.com)

Quali responsabilità si assumono nell’affidare i lavori a un’impresa?

In capo al committente vi sono le responsabilità sulla sicurezza del lavoro e sulla regolarità contributiva  di chi lo presta, anche se in un contratto di appalto si tratta di responsabilità attenuate o comunque condivise con l’appaltatore. Il controllo sulla regolarità contributiva dei lavoratori è abbastanza semplice da fare, basta chiedere il Durc e l’iscrizione alla camera di commercio. La legge impone di nominare un coordinatore per la esecuzione dei lavori responsabile per la sicurezza quando i lavori chiedano l’impiego di 200 uomini ora (cioè 5 uomini impiegati per 40 giorni o 20 impiegati per 10). La figura del coordinatore è richiesta inoltre quando sia richiesta l’opera d più di un’impresa, oppure quando si eseguono lavori che comportano rischi particolari per la salute di chi li esegue. Il modo migliore per stare tranquilli è o stipulare una polizza di responsabilità civile con un massimale adeguato oppure procedendo alla nomina di un direttore dei lavori a cui affidare per iscritto le responsabilità del cantiere. La legge prevede l’esonero da responsabilità del committente per tutte le incombenze affidate al direttore dei lavori.

Quando si può recedere dal contratto?

Nel contratto d’opera quando l’impresa sta eseguendo il lavoro in contrasto con alcune delle clausole pattuite, oppure ritarda, gli si può inviare una diffida scritta, dandogli un termine congruo per rimediare o terminare. Trascorso questo termine, si può recedere dal contratto e chiedere il rimborso dei danni subiti. Il committente può anche recedere senza motivo, sia nel contratto d’opera sia nell’appalto. Dovrà pagare all’impresa il lavoro già svolto, il materiale già comprato e rifondere anche il mancato guadagno.

Anche in questo caso gli operai utilizzano caschetto, scarpe antinfortunistica e divisa
(foto di skybeacon – Fonte: https://pixabay.com)

Quali problemi si verificano più di frequente con le imprese?

L’insoddisfazione per l’esecuzione dei lavori è quasi una regola. Un paio di precauzioni di buon senso possono però limitare i danni. La prima è quella di essere il più possibile presente durante l’esecuzione dei lavori. La seconda è quella di effettuare una certosina verifica delle opere prima del saldo. Un’altra causa di contrasto riguarda i furti nell’appartamento se questo non è abitato durante i lavori. Se chi effettua la ristrutturazione ha disponibilità delle chiavi diventa custode dell’immobile e ne assume la responsabilità.

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