Gli impianti fotovoltaici sono una tecnologia molto utile e
interessante perchè permettono di ottenere energia elettrica per il
funzionamento degli elettrodomestici sfruttando l’energia solare che è pulita
al 100% e inesauribile. Essi, però, hanno una durata limitata. Una volta terminato il periodo di utilizzo, è inoltre necessario procedere con lo smaltimento.
Vediamo in questo articolo come fare lo smaltimento dei pannelli fotovoltaici e quanto costa.
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Copertura con pannelli fotovoltaici (foto di andreas160578 – Fonte: pixabay.com) |
Smaltimento pannelli fotovoltaici: la Normativa
Un impianto fotovoltaico installato su una copertura ha una durata
media stimata che va dai 20 ai 30 anni in base anche al grado di manutenzione
ordinaria e straordinaria che viene fatta. Una volta terminato però questo
periodo bisogna preoccuparsi e attivarsi per la
procedura di smaltimento dei pannelli e dell’impianto in base alla
normativa vigente.
La normativa che regola lo smaltimento dei pannelli fotovoltaici è il
decreto legge 49/2014
emanato in seguito della
direttiva europea sui RAEE 2012/19/UE.
I pannelli fotovoltaici, infatti, essendo fatti di metallo, silicio, plastica e
vetro, possono essere smembrati e recuperare/riciclare così i materiali
principali con cui sono fatti.
Secondo la Normativa i pannelli fotovoltaici
sono equiparati agli elettrodomestici e fanno parte della
categoria RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche).
Quali sono i Consorzi autorizzati?
In Italia i consorzi certificati e autorizzati a smaltire i rifiuti RAEE
(Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) e quindi anche i
pannelli fotovoltaici, sono 11:
- Cobat
- Ecoem
- Ecolight
- Ecoped
- Eco-PV
- Re Media
- E-Cycle
- Erp Italia
- La mia Energia
- PV Cycle Italia
- Raee Cycle
Quanto costa lo smaltimento dei pannelli fotovoltaici
Una volta che si acquista un pannello o un
impianto fotovoltaico
le spese di smaltimento e recupero sono sono già pagate all’atto di
acquisto e comprese nella spesa di fornitura. Secondo la normativa europea
infatti, i fornitori e grossisti dei pannelli fotovoltaici devono
tassativamente aderire a dei consorzi di smaltimento certificati e
qualificati.
Questi consorzi a fine vita dell’impianto si devono occupare del trasporto,
trattamento e recupero dei singoli componenti del pannello. Il
pannello fotovoltaico è formato principalmente da alluminio, silicio,
vetro e questi possono e devono venire riciclati. I pannelli fotovoltaici
infatti sono considerati come dei rifiuti elettronici ed elettrici.
Tipologie di impianto e regole di smaltimento
In base alla tipologia dell’impianto ci possono essere diverse regole e
modalità di smaltimento e riciclo dei pannelli fotovoltaici. Altri
fattori che influiscono sulle modalità di riciclo sono la data di entrata in
esercizio e il tipo di incentivo.
Le due tipologie di impianti fotovoltaici sono:
- Impianti domestici con potenza nominale inferiore ai 10 Kw
- Impianti professionali con potenza nominale superiore ai 10Kw.
Come smaltire i pannelli fotovoltaici di un impianto domestico
Nel caso di un impianto domestico i pannelli fotovoltaici possono essere
smaltiti presso gratuitamente presso l’Eco centro del proprio Comune di
appartenenza. Per vedere i centri di raccolta autorizzati
clicca qui.
In ogni caso è sempre bene fare un colpo di telefono prima di recarsi sul
posto per accertarsi che il centro possa veramente accogliere il rifiuto
“pannello fotovoltaico”. Come dicevamo per i pannelli fotovoltaici domestici
non è previsto nessun costo di smaltimento. Sarà poi il centro autorizzato a
portare il pannello in appositi centri dove viene smembrato e vengono
riciclati e riutilizzati i vari componenti.
Se si beneficiano degli incentivi
del I, II, III
Conto Energia
allora esistono dei meccanismi che garantiscono il corretto conferimento nei
centri di raccolta. Il GSE in questo caso, trattiene una quota pari a 12 euro
a pannello che vengono restituite dopo che l’ente ha fatto gli opportuni
controlli. Per ottenere poi il rimborso il Proprietario dell’impianto deve
compilare il modulo
Dichiarazione di avvenuta consegna, firmato anche dal Responsabile del Centro di Raccolta Autorizzato e
inviarlo al GSE.
Come smaltire i pannelli fotovoltaici di un impianto professionale
Se i pannelli da smaltire invece riguarda un impianto professionale con una
potenza superiore ai 10 Kw allora lo smaltimento e il trasporto in discarica
deve essere effettuato da una ditta specializzata.
Le operazioni di raccolta, trasporto, trattamento,
recupero e smaltimento di pannelli costruiti prima del 12 Aprile 2014
sono a carico del proprietario dell’impianto. Se invece i pannelli risalgono a
dopo il 12 Aprile 2014 allora le spese per lo smaltimento e il riciclo dei
pannelli fotovoltaici sono a carico del produttore. Il Proprietario dovrà
comunque avvalersi di operatori professionali e qualificati, iscritto all’Albo
dei Gestori Ambientali, con i requisiti e le competenze per eseguire
l’attività di raccolta, trattamento e smaltimento.
Per chi beneficia del I, II, III
Conto Energia, il GSE trattiene una somma di 10 euro a pannello a garanzia e saranno poi
restituite dopo i controlli e le verifiche. Il Proprietario deve compilare il
modulo
Dichiarazione di avvenuta consegna, firmato anche dal Responsabile del Centro di Raccolta Autorizzato e inviato
al GSE per ottenere il rimborso. In caso invece di sostituzione di vecchi
pannelli con dei pannelli fotovoltaici nuovi è l’azienda fornitrice che
si deve occupare delle operazioni di smaltimento. Gli impianti invece che sono
entrati in funzione dopo il primo Luglio 2012 e che hanno aderito al IV e V
Conto Energia sono esclusi da questa procedura.
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