In casa, per chi ha manualità e passione ci sono una miriade di lavori che si
possono fare “fai da te” permettendo di risparmiare soldi e la seccatura di
dover chiamare una ditta specializzata, e fra questi rientra anche
come riparare una parete lesionata.
Se siete pratici con certi attrezzi da lavoro è possibile riparare una
parete lesionata ottenendo un risultato soddisfacente sotto il profilo
estetico. Vediamo in questo articolo come fare.
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Crepe profonde nel muro (foto di Struppi0601 – Fonte: pixabay.com) |
Premessa
Quando ci accingiamo a
riparare una parete lesionata fondamentale è la preparazione
dei materiali e degli attrezzi necessari allo svolgimento del
lavoro. I materiali che ci servono per fare il lavoro sono il
gesso, la malta e lo stucco multiuso, dei quali in commercio si
possono trovare confezioni con quantità minime di riferimento in
funzione delle dimensioni delle superfici da trattare.
Ovviamente va
da se che se le pareti interessate presentano dei buchi, prima di
procedere con la rasatura, stuccatura e infine tinteggiatura bisogna
riparare tutte le imperfezioni e anomalie della parete.
I tipi di intervento di recupero di una parete lesionata
Le ragioni più frequenti che rendono necessari gli interventi di
recupero sono:
- l’inefficienza degli elementi edilizi per effetto del loro
deterioramento; - la necessità di adeguare l’edificio a nuove destinazioni d’uso;
- la necessità di adeguare l’edificio a nuove normative tecniche;
- la necessità di dotare l’edificio di nuovi impianti.
L’attività di recupero si può ripartire in quattro categorie:
-
- consolidamento,
- risanamento,
- ripristino,
- adeguamento funzionale.
La riparazione di una parete lesionata rientra nella categoria
“ripristino” ovvero tutte quelle operazioni necessarie per
reintegrare le caratteristiche fisico-chimiche e di aspetto degli
elementi edilizi, come per esempio il rifacimento di intonaci
deteriorati). Non bisogna mai sottovalutare il grado di complessità
degli interventi di recupero. Materiali e soluzioni costruttive vanno
sempre scelti con cura e nel caso le pareti siano fortemente lesionate
è necessario chiamare un tecnico che farà una diagnosi e poi farà un
progetto di intervento.
Crepa nel muro, quando preoccuparsi
Quando vediamo una parete che presenta delle lesioni dobbiamo capire
se si tratta di semplici crepe superficiali che interessano solo
l’intonaco oppure se invece sono lesioni più profonde che interessano
la struttura portante e quindi necessitano interventi più pesanti. Nel
caso più frequente in cui c’è la presenza di crepe superficiali e che
quindi interessano solo lo strato di intonaco, non dovrebbero
dare preoccupazioni.
Una delle cause per cui si possono formare delle
lesioni sulla parete possono essere l’umidità di risalita, le infiltrazioni d’acqua o i muschi, oppure al semplice “minimo”
movimento che gli edifici subiscono assestandosi nel terreno. Di fatto
l’edificio si “posa” sulle fondazioni che scaricano il peso sul
terreno, ma esso nel corso dei decenni tende a fare dei micro
spostamenti seguendo il terreno e questo potrebbe provocare delle
lesioni sulle pareti esterne ed interne.
La comparsa di una fessurazione nella muratura di casa indica
che c’è stato un movimento e la valutazione da fare è se questo
movimento ha causato gravi conseguenze sul fabbricato. Una spia per la
valutazione della situazione strutturale e per l’individuazione di
eventuali dissesti è costituita dal cosiddetto
quadro fessurativo, ovvero nell’individuazione e
nell’acquisizione di tutti i sintomi di anomalo comportamento statico,
che consentono di risalire dagli effetti alle cause che li hanno
prodotti. Possono tuttavia esistere situazioni di pericolo anche gravi
non denunciate da fenomeni premonitori.
In generale, se la fessurazione nella muratura coinvolge un muro
portante, potrebbe essere opportuno preoccuparsi. Se invece la
fessurazione nella muratura riguarda una parete divisoria interna alla
casa, è preoccupante solo se notate un dislivello sul pavimento. In
qualsiasi caso, in presenza di crepe profonde nelle mura di casa, e
per fare un rilievo del quadro fessurativo è necessario
rivolgersi a un tecnico per la stima dei danni.
Come riparare una parete lesionata con crepe
Come abbiamo detto prima le crepe sui muri si formano per due
principali motivi:
- movimenti e assestamenti primari dell’edificio stesso
- assestamenti secondari derivanti dal movimento del terreno, su cui
l’immobile è posto - la diversa natura dei materiali da costruzione che tendono ad
espandersi o a ritirarsi a causa dei cambiamenti di temperatura e
umidità.
Se la crepa si presenta di piccole dimensioni, sarà sufficiente
utilizzare un po’ di stucco, (basta un paio di millimetri) che deve
essere steso a strati con una spatola. Una volta messo lo stucco
livellate la crepa prima con un frattazzo e poi con della carta
vetrata. Infine procedete con una mano di tinteggiatura.
Nel caso in cui la crepa è di grandi dimensioni, è necessario
preparare un impasto di gesso e calce; l’impasto deve risultare
abbastanza malleabile da poter essere lavorato, ma non deve essere
troppo liquido, poiché richiede troppo tempo per l’asciugatura e non
aderisce bene alla parete. Pulite la crepa eliminando il materiale
instabile sui bordi, utilizzando una spazzola di ferro e uno
scalpello; allargate la crepa rendendola più profonda.
Come riparare una crepa nel muro esterno
Se le lesioni sulla parete sono di dimensioni contenute
utilizziamo il gesso o lo stucco, se invece sono un pò più profonde
possiamo anche usare il cemento a presa rapida per chiudere il buco.
Tornando alle crepe superficiali, queste riguardano l’intonaco e in
genere sono un chiaro sintomo della presenza di
umidità nel muro. Per riparare una crepa nel muro, sia esso
esterno, sia esso interno, si esegue la medesima procedura; l’unico
accorgimento da seguire è che in caso di muri esterni se dovete
ripristinare l’intonaco dovete scegliere quello da esterni e anche la
pittura, in modo che possano resistere agli agenti atmosferici. Se le
pareti lesionate sono interne basta un intonaco normale.
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