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Contabilizzatori di calore per condominio

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Sono degli apparecchi elettrici da installare nei termosifoni o vicino alle fonti di calore principale dell’appartamento: essi sono in grado di quantificare l’effettivo consumo energetico e una volta installati sui singoli radiatori, calcolano il calore effettivamente consumato.

contabilizzatori per condominio

Cosa sono i contabilizzatori di calore per condominio?

La funzione dei contabilizzatori di calore è principalmente quella di evitare gli sprechi di energia, utilizzando solo quella realmente necessaria per il riscaldamento dei singoli ambienti che compongono il condominio.

Il funzionamento è molto semplice, il dispositivo misura la differenza di calore tra il termosifone e l’aria esterna effettuando una stima del consumo. Di norma essi si attivano quando il calorifero ha una temperatura di esercizio superiore ai 23 gradi centigradi e l’aria esterna ha una temperatura più bassa di 4,5 gradi.

Contabilizzatori di calore ad 1 sonda e a 2 sonde

In commercio esistono due tipologie di contabilizzatori, quelli ad 1 sonda
e quelli a 2 sonde. Il primo modello è più economico e valuta la temperatura del termosifone (misurata) in rapporto alla temperatura della stanza valutata di default a 20 gradi.

Il modello a 2 sonde invece è più costoso ma più preciso in quanto misura entrambe le temperature e pertanto si attiva solo quando c’è una reale differenza tra la temperatura del circuito e quella della stanza. Da fare attenzione che i numeri che compaiono sul display rappresentano una semplice stima del consumo.

contabilizzatori di calore

Le valvole termostatiche

Le valvole termostatiche sono un elemento fondamentale per il funzionamento dei contabilizzatori di calore.

Esse sono composte da un’apposita testina installata in corrispondenza del corpo valvola del termosifone. Con la valvola termostatica è possibile regolare l’afflusso di acqua calda all’interno del termosifone in modo da raggiungere la temperatura desiderata.

Essendo installate su ogni termosifone le valvole permettono di stabilire la temperatura di ciascun ambiente della casa in maniera da limitare gli sprechi e ottimizzare la “live experience”.

Quali sono i principali vantaggi dell’installazione dei contabilizzatori di calore?

  • Maggior precisione nella suddivisione dei costi per l’energia;
  • Minor costo per gli appartamenti più efficienti;
  • Possibilità di usufruire delle agevolazioni fiscali per l’installazione dei contabilizzatori;
  • Minor spreco di energia.

Quanto costa l’acquisto e l’installazione?

Il costo per l’acquisto e l’installazione di questi apparecchi su un appartamento di 80 mq mediamente si aggira tra i 100 e i 120 euro per fonte di calore. Esempio, nel caso in cui nell’appartamento vi siano 6 termosifoni, il costo totale è di circa 1.000 euro compreso il prezzo per modificare la portata delle pompe di circolazione da fissa a variabile.

Ovviamente più grande è il condominio (n. appartamenti) più aumenta il costo per
adeguare l’impianto generale in quanto sarà necessario effettuare anche i lavori di lavaggio dell’impianto, installazione di una pompa elettronica per la modulazione della potenza di circolo dell’acqua.

I contabilizzatori di calore per i condomini sono obbligatori?

La normativa vigente stabilisce che i contabilizzatori di calore sono obbligatori solo quando essi determinino un risparmio energetico e una migliore efficienza energetica del condominio.

A prevedere tale rivoluzione in termini di ricalcolo nelle spese energetiche delle singole unità abitative è il testo del Decreto Legislativo correttivo del D.lg 102/2014 di recepimento della direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica, approvato in via definitiva dal Consiglio dei Ministri del 14 luglio 2016.

Cosa rischia chi non si adegua alla normativa sui contabilizzatori?

Premesso che la normativa attribuisce la responsabilità del rispetto dell’installazione dei contabilizzatori di calore ai proprietari dei singoli immobili, le sanzioni ai quali essi andranno incontro vanno dai 500 ai 2500 euro.

Unica scappatoia prevista dalla legge per derogare all’obbligo di installazione dei contabilizzatori è data dalla presenza di queste circostanze di fatto:

  • l’installazione del contatore individuale non è tecnicamente possibile;
  • non è efficiente in termini di costi;
  • non è proporzionata rispetto ai risparmi energetici potenziali.

La normativa, che come abbiamo visto recepisce una direttiva europea, ha
dalla sua la forte spinta al risparmio e alla ristrutturazione edilizia: i vantaggi di un maggiore risparmio sono notevoli, sia in termini di bilancio famigliare e sia in termini di bilancio green nel fabbisogno di energia globale delle nostre città (una delle voci, quella legata al riscaldamento degli edifici, che più pesa nell’elenco nell’elencazione dell’inquinamento totale).

Come evitare spiacevoli sorprese

Nei contabilizzatori di calore a un’unica sonda molti hanno riscontrato delle misurazioni anomale che non rispettavano il consumo reale.

Questo problema può essere dovuto all’avvicinamento di altre fonti di calore al
misuratore, tipo flussi d’aria calda di condizionatore oppure stufe elettriche. Infatti se durante il periodo di funzionamento dell’impianto avviciniamo ulteriori fonti di calore al misuratore questo non sarà in grado di distinguere il calore derivante dal termosifone e quello derivante da altre fonti.

Per evitare inoltre possibili errori sarebbe bene chiedere alle aziende installatrici di effettuare ogni anno l’azzeramento dei consumi, a chiusura dell’impianto e al momento della riaccensione.

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