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Cosa fare quando si cambia residenza

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A volte nel corso della vita, per vari motivi personali o lavorativi, si è
costretti a cambiare residenza. In alcuni casi il cambio di residenza
è voluto mentre in altri no, in ogni caso cambiare residenza significa
affrontare un trasloco per spostare fisicamente i beni ma anche tutta
una serie di pratiche burocratiche. Vediamo quindi cosa bisogna fare
quando si cambia residenza nella stessa città o in altro luogo.

cambio residenza
Cosa fare quando si cambia residenza (foto di Schluesseldienst – Fonte:
pixabay.com)

Cosa fare quando si deve cambiare residenza

Quando si cambia residenza la prima cosa da fare è proprio quella di avviare
tutta una serie di comunicazioni a vari enti del nostro cambio.
Innanzitutto è necessario fare una comunicazione scritta o via email (in
genere cambia da Comune a Comune) all’Ufficio Anagrafe del Comune dove andremo
ad abitare e questo va fatto entro venti giorni. L’operazione è gratuita e si
può fare in tutti i Comuni del territorio italiano. Sarà poi il Comune “nuovo”
a comunicare internamente al Comune di provenienza l’effettivo cambio e
questo potrebbe richiedere del tempo; in ogni caso la variazione di residenza
decorre sempre dal giorno della comunicazione dell’Ufficio Anagrafe.

Per le modalità di comunicazione sarà sufficiente recarsi personalmente
all’Ufficio Anagrafe oppure entrare nel sito del Comune e vedere le modalità e
i documenti che servono. Una volta fatta questa operazione sarà poi necessario
comunicare il trasferimento di residenza anche ad altri enti e soggetti
pubblici e privati come ad esempio la banca, al medico di base, all’Agenzia delle Entrate, alla Posta, all’INPS, etc. A catena poi verranno avvisati anche il
Ministero dei Trasporti e la Motorizzazione Civile per quanto riguarda
la patente. Riceveremo infatti patente, carta d’identità e tutti i documenti
aggiornati con i nuovi dati.

Sempre entro venti giorni dalla comunicazione oltre al modulo di domanda del
cambio di residenza va compilato anche un verbale di accertamento da
inviare al Comando dei Vigili Urbani. Se è un’intera famiglia a
spostarsi è sufficiente che l’intero iter burocratico lo faccia una sola
persona, ovviamente maggiorenne, con tutti i documenti d’identità validi
richiesti.

Che documenti servono per cambiare residenza

Abbiamo visto quanta burocrazia sia necessaria
quando si cambia residenza da un luogo ad un’atro, ma d’altronde non
può che essere così. I dati legati alla nostra identità sono fondamentali e
per cambiarli nei nostri documenti d’identità bisogna fare questi passaggi.
Ecco perchè si spera di non dover cambiare troppe volte residenza. A volte lo
si fa volutamente per vari motivi, altre volte si è costretti per motivi di
lavoro o altro. Veniamo ora ai documenti che bisogna procurarsi prima di
compilare il modulo per la richiesta di cambio di residenza.

Se ad esempio il trasferimento avviene sul territorio italiano e si appartiene
alla Comunità Europea è necessario avere un regolare
permesso di soggiorno da presentare all’Anagrafe. Se si è un lavoratore
dipendente è necessario avere un documento di identità valido, il contratto di
lavoro con glie estremi INPS e INAIL, la comunicazione di assunzione al Centro
dell’Impiego, il codice fiscale e una dichiarazione dello
stato civile. Infine se si è lavoratori autonomi con p.iva, viene
richiesto il documento di identità, il codice fiscale, la partita iva,
l’iscrizione alla Camera di Commercio CCIAA, lo stato civile con eventualmente
i dati del matrimonio se si è coniugi.

Cambio di residenza: tempistiche

Visto la mole di documenti da reperire e presentare si può immaginare come i
tempi siano abbastanza lunghi: ovviamente nei comuni più piccoli i tempi
possono essere più veloci rispetto a un comune più grande. In ogni caso la
variazione vale dal giorno della comunicazione all’Ufficio Anagrafe. Infatti
una volta presentata l’istanza di trasferimento al Comune ha effetto
immediato. In genere per i cittadini comunitari i tempi variano dai 60 ai 90
giorni per permettere i controlli incrociati anche da parte della Polizia
Municipale, mente per i cittadini extra-europei i tempi possono essere più
lunghi.

Questi tempi poi sono dovuti all’effettivo ritiro dei nuovi documenti con
scritto il nuovo indirizzo e quindi ci vuole anche il tempo necessario per
produrli e inviarli. Se si cambia residenza all’interno dello stesso Comune la
procedura è molto più semplificata ma bisogna comunque presentare la
dichiarazione di cambio abitazione.

Cambio di residenza: Normativa

Abbiamo detto che anche se i tempi per ricevere i nuovi documenti aggiornati
possono essere lunghi in realtà il cambio è immediato dal momento che
presentiamo la domanda in Comune, cioè in poche parole il cambio di residenza
avviene in “tempo reale”. Questo avviene grazie al Decreto sulle
Semplificazioni, Decreto legge del 9 febbraio 2012 n.5 convertito nella Legge
35/2012, in G.U. il 6 aprile 2012, Disposizioni urgenti in materia di
semplificazioni e di sviluppo, CAPO II, Semplificazioni per i cittadini. Il
decreto impone l’obbligo però di fare domanda al nuovo
Comune di residenza entro e non oltre 20 giorni da quando si
inizia a vivere materialmente nella nuova abitazione.

L’articolo 75 e 76 del Testo Unico di cui al decreto del Presidente della
Repubblica 28 dicembre 2000, n.445, mettono in luce quali sono le possibili
sanzioni in caso di dichiarazioni false o mendaci. Attualmente la
procedura prevede un tempo di 45 giorni per inoltrare eventuali integrazioni o
comunicazioni mancanti, oppure dare comunicazione valida di eventuali dati
errati.

Altri enti da avvisare

Non finisce qui, nel senso che non è sufficiente avvisare solamente il Comune
ma anche altri Enti del nostro cambio come ad esempio enti relativi alla tassa
sui rifiuti, IMU, gas, luce, telefono, banca, medico curante, Agenzia delle
Entrate, INPS, altro. Nello specifico per la tassa sui rifiuti urbani se si
proviene da un altro Comune bisogna presentare la
denuncia di iscrizione, se invece si proviene dallo stesso Comune è
sufficiente una denuncia di variazione. Inoltre bisogna avvisare l’ULSS
e cambiare medico curante, avvisare la Banca, e sottoscrivere nuovi contratti
per le forniture delle utenze luce, gas, etc. Sarà opportuno avvisare anche
l’Agenzia delle Entrate per via telematica, e l’INPS tramite un’autodichiarazione.
In genere è sufficiente recarsi nei vari uffici, telefonare ai numeri verdi o
entrare nei vari siti di appartenenza e seguire le varie procedure e compilare
i relativi moduli. In caso di terreni agricoli o immobili di proprietà bisogna
far presente anche all’IMU il nostro cambio ed eventualmente
modificare i dati catastali.

Alla fine di tutta questa trafile i dati della nuova residenza verranno
modificati su tutti i documenti: tessera sanitaria, patente, carta d’identità,
tessere elettorale, assicurazione dell’auto, libretto di circolazione, sul
certificato di residenza, sulla banca, in posta, sulle bollette, etc.

Trasloco prima di cambiare residenza

Finora abbiamo visto tutta la parte burocratica che serve quando si cambia
residenza. Ma questa è solo una parte del lavoro, in realtà prima di fare la
procedura burocratica è necessario spostarsi fisicamente nella nuova
abitazione e di conseguenza fare un trasloco per spostare i beni
immobili, arredi etc. Se abbiamo poche cose da spostare e il cambio avviene
nello stesso Comune o in una zona vicina, siamo anche fortunati perchè ci si
può arrangiare da soli con il fai da te. Se invece le cose da spostare
sono molte e il cambio avviene lontano dal luogo di origine allora bisogna
effettuare un vero e proprio trasloco. Il consiglio a questo punto è quello di
affidarsi a ditte specializzate e professionisti che saranno in grado di
effettuare il lavoro in tempi brevi e con ottimi risultati.

Fare un trasloco non è affatto semplice e ci sono dei rischi di rompere
qualcosa e ovviamente richiede molto tempo, senza contare che se ci sono
oggetti ingombranti bisogna avere dei mezzi di trasporto adeguati. Affidarsi a
degli esperti del settore è sempre la scelta migliore, anche se sembra di
spendere di più in realtà si risparmia tempo e a volte anche denaro.

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