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Cosa fare se il tassello non tiene

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Quando si pratica un foro nella muratura per inserire un tassello, ad esempio per appendere un mobile o una mensola, può capitare che il tassello non regga. Questo problema si verifica spesso quando il foro è troppo largo. Vediamo come intervenire nel caso in cui il tassello non tenga saldamente.

Foto di una manciata di tassselli
Cosa fare se il tassello non tiene. (Foto di Byrev, fonte: pixabay.com).

Cosa fare se il tassello non tiene

Il tassello è un sistema di fissaggio a muro ideato per garantire una migliore tenuta delle viti all’interno delle pareti. Un tassello è composto da un involucro esterno (in plastica seghettata o metallo) e una vite. Per montarlo, si realizza un foro del diametro dell’involucro, si inserisce quest’ultimo e si avvita la vite. La resistenza è data dall’involucro che, durante l’avvitamento, si espande. Se nella realizzazione del foro nella parete si crea un crea un foro troppo largo rispetto al tassello o se la parete è in materiale poroso, può capitare che l’involucro esterno non aderisca in maniera adeguata e che la vite inserita, giri a vuoto senza fare presa.

Per risolvere il problema, è necessario cementare il tassello in modo rapido, pratico e sicuro. Sebbene possa sembrare un’operazione complessa, in realtà è più semplice di quanto si possa immaginare.

Tecniche di fissaggio dei tasselli

Esistono sostanzialmente tre tecniche di fissaggio:

  • Fissaggio a sparo: viene eseguito mediante una pistola inchiodatrice ed è una tecnica utilizzata nel fissaggio delle lamiere di acciaio su profilati di acciaio.
  • Fissaggio con ancoraggio chimico: questo sistema consiste nell’introduzione del foro praticato nel supporto di una fiala contenente una resina bicomponente, che viene attivata durante l’inserimento del gambo filettato. Durante la polimerizzazione, la resina indurisce formando una massa perfettamente aderente alla cavità, impedendo il distacco del gambo. Questo tipo di fissaggio è ideale per carichi pesanti e si adatta a qualsiasi tipo di supporto. Inoltre, entro certi limiti, è adatto anche per materiali di consistenza incerta, poiché la resina tende a consolidare il supporto con cui entra in contatto. Esistono sul mercato anche dei facili kit di riparazione ideali per ripristinare fissaggi pre-esistenti danneggiati, pensati per garantire una buona tenuta di tasselli e viti, indipendentemente dalla dimensione del foro e dal materiale di supporto.
  • Fisaggio con malta ad iniezione: questo tipo di fissaggio è consigliato in caso di carichi maggiori o per ancoraggi in calcestruzzo, in muratura. E’ infatti adatto al fissaggio alla più estesa gamma di materiali presenti in edilizia. Vediamo nel prossimo paragrafo il procedimento.
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Procedimento del fissaggio con malta ad iniezione

Se avete già tentato il fissaggio a sparo e l’ancoraggio chimico senza successo, l’unica soluzione efficace rimasta è il fissaggio con malta ad iniezione. Vediamo di seguito materiali e procedura.

Materiali necessari: carta bagnata, gesso, trapano, tassello, cacciavite e cemento a presa rapida.

Procedura:

  1. Assicuratevi di avere tutto il materiale necessario. Se il fissaggio con ancoraggio chimico non ha funzionato, sarà necessario chiudere il vecchio foro e procedere a farne uno nuovo ancorandolo con la malta ad iniezione. 
  2. Per chiudere il vecchio foro, riempite il foro esistente con carta bagnata e sigillatelo con del gesso.
  3. Una volta chiuso il foro, eseguite un nuovo foro con un diametro leggermente inferiore, preferibilmente in un altro punto della parete.
  4. Riempite il nuovo foro con cemento a presa rapida e, subito dopo, inserite il tassello ruotandolo leggermente per assicurare un posizionamento corretto.
  5. Rimuovete il cemento in eccesso e compattate quello ancora fresco intorno al tassello, evitando di spostarlo.
  6. Attendete qualche ora affinché il cemento si indurisca completamente.
  7. Infine, avvitate la vite nel tassello.
 

Conclusione

Abbiamo visto che quando un tassello non tiene, esistono diverse soluzioni efficaci per risolvere il problema, ognuna adatta a specifiche situazioni e materiali. Tra queste, il fissaggio a sparo, l’ancoraggio chimico e, nei casi più complessi, il fissaggio con malta ad iniezione rappresentano metodi sicuri e affidabili. Seguendo i passaggi corretti e utilizzando i materiali adeguati, è possibile ripristinare la funzionalità del fissaggio, garantendo una tenuta salda e duratura anche in condizioni difficili.
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