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Cosa vedere a Verona

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Cosa vedere a Verona: consigli utili

Verona è la seconda città veneta più famosa e visitata, dopo Venezia, grazie alle innumerevoli cose da vedere: dall’Arena in Piazza Brà con i suoi concerti e opere liriche al Museo di Castelvecchio, dalla Piazza delle Erbe al ponte scaligero, fino al famosissimo balcone di Romeo e Giulietta. Città romantica per eccellenza sono molte le cose da vedere a Verona.

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Cosa vedere a Verona
(foto di Waldo93 – Fonte: https://pixabay.com)

Cosa vedere a Verona: 10 cose da vedere a Verona

Verona è un capoluogo di provincia situato ai piedi dei Monti Lessini allo sbocco della Valle dell’Adige, è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco per la sua architettura e per la struttura urbana. Di origini paleovenete, dopo aver ospitato monarchi ostrogoti, longobardi e franchi, Verona entrò a far parte della repubblica di Venezia. L’impianto a scacchiera della Verona romana, attraversato dal cardo e dal decumano preceduti dalle due porte dei Leoni e dei Borsari, è tuttora visibile, poichè la città medievale e quella moderna vi si sono naturalmente innestate. Molti monumenti, quali l’arco di Gavi, l’Arena e la nuova cinta muraria, risalgono all’epoca imperiale.

Verona è la seconda città veneta, dopo Venezia, ad avere il maggior numero di visite di turisti che scelgono di passare la loro vacanza a Verona. A far da traino, fra le cose da vedere a Verona, possiamo citare la famosissima casa di Romeo e Giulietta, il museo di Castelvecchio con il ponte scaligero e l’Arena di Verona con la sua importantissima stagione lirica ma anche sede di numerosi eventi musicali ed artistici in un contesto assolutamente unico. Vediamo in questa guida cosa vedere a Verona per una breve vacanza.

Leggi anche: Cosa vedere a Venezia

Piazza Brà e l’Arena di Verona

Piazza Bra è il cuore pulsante di Verona con al centro l’Arena di Verona. Sul versante meridionale si trova la Gran Guardia, palazzo risalente al Seicento, che oggi ospita mostre e convegni. Sul lato orientale invece svetta in tutta la sua bellezza Palazzo Barbieri, costruito nell’Ottocento e oggi sede del Comune di Verona.

L’Arena di Verona, perfettamente conservata, è il simbolo per antonomasia in Italia e nel mondo di Verona ospitando una prestigiosa stagione lirica a livello mondiale che si svolge ogni anno in estate e concerti ed eventi di ogni tipo; l’acustica per la musica infatti è eccezionale perciò l’Arena si presta molto bene per questo genere di eventi. Dopo il Colosseo e l’Anfiteatro di Capua. è il terzo anfiteatro romano per grandezza ospitando fino a 20.000 visitatori. Eretta nel I secolo d.C. è realizzata con la pietra della Valpolicella con sfumature di rosso Verona e rosa.

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Arena di Verona a Piazza Brà
(foto di pcdazero – Fonte: https://pixabay.com)

Piazza delle Erbe

Piazza delle Erbe a Verona è da sempre centro ideale e storico della città, fin da quando vi aveva sede il foro romano. E’ caratterizzata da monumenti di epoche diverse, cui si aggiunge il pittoresco mercato. La visita può iniziare dal quattrocentesco arco della Costa, che mette la Piazza delle Erbe in comunicazione con quella dei Signori; si prosegue con gli edifici dell’ex ghetto e la casa dei Mercanti. Poi possiamo notare la torre del Gardello, costruita nel tardo Trecento in mattoni, a cui si affianca il Palazzo Maffei, eretto alla fine del Seicento. Al centro della piazza si trovano monumenti di grande importanza storica: la fontana di Madonna Verona; la Berlina, edicola cinquecentesca con pilastri e baldacchino usta per le investiture delle cariche pubbliche; la colonna del Mercato e la colonna di San Marco, eretta in onore di Venezia agli inizi del Cinquecento. L’attigua piazza dei Signori è circondata dal palazzo del Comune, dal palazzo dei Tribunali, dalla torre dei Lamberti, dal palazzo degli Scaligeri ed infine dalla Loggia del Consiglio.

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Piazza delle Erbe a Verona
(immagine di Iceberg90 – Fonte: https://pixabay.com)

Casa di Giulietta e Romeo

Vicino a Piazza delle Erbe, proseguendo in via Cappello si giunge alla famosissima casa di Giulietta, edificio duecentesco nel cui cortile è stato ricostruito il famoso balcone shakespeariano. Tappa obbligata per chi visita Verona soprattutto dagli innamorati di tutto il mondo che vengono a sigillare il loro amore sotto il balcone (la leggenda vuole che sotto il balcone Romeo avrebbe dichiarato il suo amore a Giulietta) e davanti alla statua dell’innamorata.

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Il balcone della casa di Giulietta
(foto di Davallio – Fonte: https://pixabay.com)

Arche scaligere

Le Arche Scaligere, monumenti funebri dei Della Scala, sorgono nella piazzetta omonima a ridosso della chiesa di Santa Maria Antica e sono in parte circondate da una cancellata in ferro battuto. Sulla cuspide dell’arca di Cangrande I, situata in cima al portale della chiesa, si trova la copia della statua equestre di Cangrande vestito per un torneo (l’originale è a Castelvecchio). Entro il recinto sono l’arca di Mastino II e quella di Cansignorio. Tra le tombe a terra è da segnalare l’urna di Giovanni della Scala.

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Ponte Pietra (foto di alex1965 – Fonte: https://pixabay.com)

Duomo di Verona

Costruito a partire dalla metà del XII secolo, Il Duomo di Verona a croce latina venne in seguito più volte rielaborato. Nella facciata sono visibili una fase romanica e una fase rinascimentale nella parte superiore. Del XI secolo sono anche il protiro che si trova sul fianco destro e la parte inferiore del campanile, poi trasformato nel Cinquecento su disegno del Sammicheli. Anche all’interno il presbiterio è ad opera di Sammicheli. Si segnalano l’Epifania di Liberale da Verona, la Trasfigurazione di Ciganroli e il sigillo tombale di papa Lucio III, la tomba di Sant’Agata, e la splendida pala con l’Assunzione dipinta da Tiziano nella prima metà del Cinquecento. Adiacenti al Duomo sono il battistero di San GIovanni in Fonte, la chiesetta di Sant’Elena e il chiostro del capitolo.Poco distante c’è il famoso Ponte Pietra di età romana.


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Duomo di Verona
(foto di Jorge Mira Yague – Fonte: https://www.flickr.com)





Teatro romano

Da piazza Duomo oltrepassando il ponte Pietra si arriva al teatro romano sul lungadige, monumento del I secolo a.C.che ha conservato parte della gradinata e della scena. Con il passare del tempo il teatro è stato in parte distrutto, ma solo nel corso dell’Ottocento si è deciso di recuperare la struttura originale. Ogni anno, nel periodo estivo, il Teatro si presta come cornice a un Festival dedicato al teatro Shakespeare.

Ponte scaligero

Non lontano dall’Arena di Verona, adiacente a Castelvecchio, troviamo il ponte scaligero, sul fiume Adige, costruito a tre arcate con merlatura ghibellina. Lungo 120 metri il ponte scaligero venne fatto costruire per assicurare una via di fuga dalla città; distrutto da un bombardamento tedesco durante la Seconda Guerra Mondiale il ponte scaligero fu ricostruito com’era dov’era con i mattoni recuperati nell’Adige. Molto bello e suggestivo merita una visita; inoltre dal ponte si può ammirare una bellissima visuale di Verona soprattutto al tramonto.

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Castelvecchio e il Ponte Scaligero
(foto di grwalkerfiction – Fonte: https://pixabay.com)

Carlo Scarpa e il restauro del museo civico di Castelvecchio

Poco distante dall’Arena sorge Castelvecchio, superbo esempio di architettura militare trecentesca, fatto costruire da Cangrande II della Scala che, nel XIV secolo, vi stabilì anche la sua dimora, inglobando precedenti costruzioni romane. L’interno è disposto intorno a due cortili, uno più piccolo occupato dalla reggia, ancora in buone condizioni, e uno più grande, circondato da una cinta muraria merlata interrotta da imponenti torri. Negli anni ’60 Castelvecchio vede un importante quanto straordinario progetto di restauro architettonico (museo Castelvecchio) ad opera del maestro veneziano Carlo Scarpa che seppe realizzare un’opera di straordinaria bellezza.

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Museo di Castelvecchio restaurato dall’arch Carlo Scarpa
(foto di Leonardo Zanella – Fonte: https://www.flickr.com)
L’intervento di Carlo Scarpa a Castelvecchio si colloca in un momento centrale della carriera dell’architetto veneziano. Nel restauro del castello scaligero, Scarpa mette a punto un metodo di lavoro che risulta esemplare. Partendo dal riconoscimento delle aggiunte arbitrarie, provvede ad alcune necessarie demolizioni per mettere in evidenza le parti originali mediante particolari accorgimenti come finestre aperte nel pavimento o tagli che consentono la lettura delle successive stratificazioni del monumento.

A ciò si affianca il concepimento di un unitario percorso museale, talora felicemente interrotto da escursioni verso l’esterno, e completato da un sistema allestitito essenziale e rigoroso che mette le opere in connessione visiva tra loro raggiungendo il suo punto saliente nell’esposizione della statua equestre di Cangrande I della Scala. Inediti risultano gli accostamenti di materiali antichi, come la pietra e il legno avvicinati a quelli moderni come il calcestruzzo lasciato a vista o talora trattato con tecniche tradizionali come la bocciardatura, oppure la rivisitazione di antiche tecniche, come il trattamento a stucco colorato di alcune superfici, interpretato in chiave moderna.

Tra le opere di Carlo Scarpa, probabilmente Castelvecchio è quella indagata più a fondo, sia per il valore intrinseco del castello medievale, sia per il limpido restauro, che lo ha arricchito di un notevole valore architettonico.

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Una parte esterna della straordinaria opera di restauro di
Carlo Scarpa al museo di Castelvecchio
(foto di Evan Chakroff – Fonte: https://www.flickr.com)
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