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Cos’è e come si fa la malta

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La malta è un composto formato da acqua, sabbia e cemento ed è uno dei
materiali composti fra i più utilizzati in edilizia. Essa può essere di vari tipi e svolgere varie funzioni in base all’impiego.

Vediamo quindi quali sono le sue caratteristiche, i suoi impieghi principali e come si prepara.

come si fa la malta
Foto di Manuela Amato – Fonte: flickr.com)

Cos’è la malta

La malta è un impasto formato da tre componenti principali: acqua, sabbia e cemento.

La malta ha un ruolo importantissimo e fondamentale nel processo costruttivo
“tradizionale” di una costruzione in quanto ha la funzione principale di
unire i vari elementi e trasmettere i carichi a terra.

La sua caratteristica principale è quella di indurirsi e ottenere una notevole resistenza meccanica.

Una delle applicazioni principali sono i letti di malta per realizzare i massetti, l’unione dei mattoni (pieni o forati) nella realizzazione delle pareti in muratura e per la realizzazione dell’intonaco. Le malte inoltre sono anche il punto di partenza per la produzione in serie di pannelli di gesso e cartongesso.

PS: l’edilizia tradizionale che prevede l’utilizzo della malta come elemento di unione oggi viene sempre più sostituita con la bioedilizia e l’architettura sostenibile che prevedono l’utilizzo di sistemi costruttivi a secco.

Tipologia e Classificazione dei tipi di malta

Come abbiamo visto nell’edilizia tradizionale la malta è un componente indispensabile e serve a molteplici applicazioni. In base agli impieghi, ai vari componenti utilizzati per il confezionamento e alla consistenza dell’impasto possiamo avere diverse tipologie di malta.

Classificazione delle malte in base agli impieghi

In base ai molteplici impieghi delle malte, esse si possono suddividere in:

  • Malte per muratura: impiegate per legare o allettare elementi di laterizio, pietra o altri materiali da costruzione per realizzare pareti e solai;
  • Malte per intonaci: utilizzate per realizzare strati di finitura delle pareti e dei solai a protezione di superfici interne ed esterne;
  • Malte per sottofondi: servono per realizzare il piano di posa dei
    pavimenti e dei rivestimenti;
  • Malte speciali: destinate a impieghi particolari come ad esempio consolidamenti, ripristini, applicazioni varie, iniezioni, etc. In questa
    categoria rientrano le malte attivate, malte da iniezione e le malte
    spruzzate.

Classificazione delle malte in base ai componenti

A seconda dei componenti invece, le malte vengono definite nel modo seguente:

  • Malte aeree: utilizzate per intonaci interni e restauri particolari,
    esse hanno la caratteristica di far presa solo in presenza dell’aria;
  • Malte idrauliche: questa tipologia di malta, grazie alla presenza
    della calce idraulica o del cemento, riescono a far presa e indurirsi anche
    in presenza di acqua. Sono anche più facilmente lavorabili e presentano
    buona coesione, elevato potere adesivo, buona plasticità ed elasticità;
  • Malte idrauliche plastiche: utilizzate per murature e intonaci, al
    loro interno hanno un legante idraulico plastico che le rendono facilmente
    lavorabili e con un alto livello di plasticità;
  • Malte cementizie: raggiungono elevati valori di resistenza meccanica
    (maggiori dei tipi precedentemente descritti) in poco tempo. Inoltre sono
    adatte ad essere utilizzate anche in ambienti umidi , durano di più e sono
    anche più impermeabili;
  • Malte composte (o bastarde): queste malte si chiamano così perché sono confezionate da due o più leganti per sfruttare nel modo migliore le
    varie caratteristiche. I tipi più comuni sono: malte di calce e gesso, malte
    di calce e cemento, malte cementizie con modesta percentuale di calce
    idrata, malte di calce idrata, calce idraulica e cemento.
  • Malte additivate: in questo caso, oltre ai componenti classici
    (acqua, sabbia e legante) vengono aggiunti particolari additivi per
    conferire particolari proprietà all’impasto.
  • Malte pronte o premiscelate: presentano un dosatura controllata e
    costante dei componenti e, di conseguenza, semplificano le operazioni di
    miscelazione e confezionamento.

Classificazione in relazione alla consistenza

Tra le caratteristiche principali delle malte sono molto importanti
la resistenza meccanica e la lavorabilità che sono poi in
funzione dei componenti e della consistenza dell’impasto. In base alla prova
di consistenza della malta che viene eseguita in laboratorio oppure
direttamente in cantiere, possiamo avere quattro tipi di malte:

  1. superfluide;
  2. fluide;
  3. plastiche;
  4. umide.
 
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Criteri di dosatura dei componenti

La dosatura si esegue esprimendo i rapporti in volume, oppure in
peso, tra i singoli componenti: la dosatura in volume è assai pratica e
adatta anche per il confezionare modeste quantità di malta; quella in peso
è maggiormente in uso nei grandi cantieri, dove è possibile accedere a
speciali dispositivi di pesatura.

Relazione tra dosatura in volume e dosatura in peso

Per vedere l’equazione tra la dosatura espressa in volume e quella espressa in peso è molto semplice da eseguire. Per esempio se abbiamo una malta di cemento costituita da una parte di legante e tre parti di sabbia (rapporto in
volume 1:3), supponendo che il cemento e la sabbia abbiano rispettivamente
massa volumica apparente di 1100 kg/mc e 1300 kg/mc, il loro rapporto in
volume si traduce nel seguente rapporto in peso:

Q.tà in peso di cemento                1 x 1100 kg/mc
———————————
=   ————————
Q.tà in peso di sabbia                    1 x 1300
kg/mc

La quantità in peso del cemento P che è necessario miscelare in una
determinata quantità di sabbia (per esempio 1000 kg di sabbia), per
ottenere un rapporto in volume 1:3 risulta quindi:

1 x 1100
P  =  ————–  x 1000  = 282 kg
1
x 1300

Dunque la pesatura  in peso di 282 kg di cemento ogni 1000 kg di sabbia corrisponde alla dosatura in volume di 1:3. La dosatura deve comunque tenere conto del livello di umidità, della granulometria e del grado di assestamento della sabbia.

Nella pratica si usano i seguenti metodi di dosatura:

  • dosatura della quantità di legante occorrente per 1 mc di sabbia;
  • dosatura dei componenti occorrenti per ottenere 1 mc di malta.

Come si fa la malta: preparazione dell’impasto

Per ottenere una buona malta è necessario che l’impasto sia il
prodotto omogeneo risultante dalla mescolanza delle parti. La
preparazione può essere effettuata:

  • a mano: per piccoli lavori dove è necessaria una modesta quantità
    di malta;
  • a macchina: in tutti gli altri casi in cui occorra una notevole
    quantità di malta e un sollecito rifornimento degli operatori addetti
    alla posa in opera.

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