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Cos’è l’edilizia convenzionata

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L’edilizia convenzionata ha lo scopo di aiutare le famiglie con reddito molto basso a comprare casa o ad ottenerla con canoni agevolati. Scopriamo cos’è l’edilizia convenzionata e che vincoli pone ai proprietari.

Cos’è l’edilizia convenzionata

L’edilizia convenzionata  concettualmente è molto simile a quella che una volta erano le case popolari dei piani P.E.E.P. (Piano Edilizia Economico Popolare) introdotto nel 1962. Lo scopo delle case popolari e dell’edilizia convenzionata è quello di aiutare le famiglie meno abbienti e con minori disponibilità economiche offendo loro la possibilità di acquistare una casa di proprietà attraverso una molteplicità di forme di accordo tra Pubblico e Privato. Con l’edilizia convenzionata si trova un accordo che permette così di realizzare edifici multipiano a basso costo e dare una possibilità a chi non può permetterselo di comprarsi una casa di sua proprietà, attraverso la stipula di una convenzione tra i due soggetti (Pubblico e Privato).
In pratica l’edilizia convenzionata si effettua attraverso due modalità:
  • quartieri di case popolari realizzati interamente a carico del committente pubblico (in riferimento alla L.167/’62) ad opera di vari Enti Autonomi Case Popolari, e ceduti in affitto, perpetuo o a riscatto;
  • realizzazioni interessate da varie “convenzioni”, diverse da caso a caso, nelle quali, generalmente l’imprenditore privato si impegna a realizzare un dato numero di alloggi, a proprie spese, da vendere a determinate condizioni che si definiscono appunto ‘convenzionate’ quali, ad esempio, un prezzo al metro quadro inferiore alle normali condizioni di mercato.

Edilizia convenzionata, agevolata e sovvenzionata: differenze

L’edilizia convenzionata è una delle forme con cui lo Stato o l’Ente Pubblico si impegna a realizzare edifici residenziali per permettere a persone meno abbienti di vivere in una casa ed eventualmente acquistarla in modo che diventi di sua proprietà, pagando un affitto simbolico con possibilità di riscatto dopo tot anni oppure acquistandola a prezzi di mercato molto più bassi di quelli reali. L’edilizia convenzionata è una forma concreta di aiuto che lo Stato fa nei confronti di fasce deboli della popolazione.
L’edilizia convenzionata è solo una forma dell’edilizia residenziale pubblica, infatti esistono tre tipologie simili tra loro ma con caratteristiche diverse:
  1. edilizia convenzionata
  2. edilizia agevolata
  3. edilizia sovvenzionata
Vediamo di fare un pò di chiarezza:
1) Edilizia convenzionata: viene realizzata mediante una convenzione tra il Comune e le imprese di costruzione o cooperative che si impegnano a vendere le abitazioni realizzate a un prezzo calmierato stabilito dal Comune. Ovviamente chi intende acquistare un’abitazione in edilizia convenzionata deve possedere determinati requisiti e rispettare una serie di vincoli: non è che tutti possono comprare casa usufruendo di questa possibilità, perché come abbiamo detto sono riservate a fasce di popolazione povera.
2) Edilizia agevolata: questa forma di edilizia residenziale pubblica, che ha sempre lo scopo di aiutare le fasce più povere, prevede sempre il concorso tra pubblico (Stato) e privato dove lo Stato in questo caso mette a disposizione dei mutui agevolati, secondo fasce di reddito stabilite dalle Regioni, che possono assumere due forme:
  • finanziamenti in conto capitale, cioè a fondo perduto;
  • finanziamenti in conto interesse, con tassi di interesse più bassi, che variano in base al reddito del nucleo familiare;
3) Edilizia sovvenzionata: in questo caso gli enti territoriali o lo Stato che si fanno totalmente carico delle costruzioni (dette case popolari) e gli alloggi vengono assegnati alle famiglie più bisognose, praticando dei canoni di locazione in base alle condizioni economiche della famiglia e il numero di componenti. Per accedervi bisogna essere in possesso di determinati requisiti ed entrare nelle graduatorie comunali (l’attesa può durare anche molti anni) dopo aver partecipato a bandi di concorso pubblico.

Edilizia convenzionata: Requisiti

Per comprare casa in edilizia convenzionata è necessario possedere i seguenti requisiti:
  • cittadinanza italiana o di uno stato aderente all’Unione europea o possesso di un titolo di soggiorno valido;
  • residenza anagrafica o attività lavorativa esclusiva o principale nel comune o in uno dei comuni indicati nel bando di edilizia convenzionata;
  • Non possedere un’altra abitazione nel comune di appartenenza;
  • Non aver acquistato un immobile rientrante nei termini previsti dalla legge 167 del 1962 (case popolari PEEP) negli ultimi 20 anni.

Edilizia convenzionata: Vincoli da rispettare

Chi acquista un’abitazione in edilizia convenzionata è tenuto al rispetto di una serie di vincoli:
  • non può vendere o affittare l’abitazione prima dei 5 anni dalla firma della convenzione,
  • se per motivi particolari, come ad esempio un trasferimento per lavoro, chi ha usufruito della convenzione deve vendere l’abitazione deve rispettare il prezzo massimo di cessione e comunque trascorsi 5 anni;
  • in condizioni normali può vendere l’abitazione a un prezzo di mercato “normale” solo dopo che siano trascorsi 20 anni dalla firma della convenzione.
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