Le pavimentazioni interne hanno la funzione di conferire alle superfici di calpestio il grado di finitura richiesto e di trasmettere i carichi di servizio ai solai o, in determinati casi, al terreno. Dunque, oltre al pavimento, vi sono anche il sottofondo, il materiale isolante e la caldana.
Vediamo nel dettaglio cos’è la caldana e come si differenzia dal massetto.
Cos’è la caldana
Gli strati costituenti una pavimentazione possono essere essenzialmente distinti in rivestimento e supporto. Il rivestimento è lo strato superficiale del pavimento (o strato di calpestio) al quale è affidata la funzione di resistere alle sollecitazioni meccaniche, ai fenomeni fisici e alle aggressioni chimiche e di creare le condizioni di benessere e di sicurezza dell’utenza.
Il supporto della pavimentazione (o sottofondo) è l’insieme integrato degli strati disposti sotto il rivestimento che concorrono a formare la pavimentazione, assolvendo varie funzioni: ancorare il rivestimento, compensare le quote e le pendenze, conferire un determinato grado di isolamento, incorporare le canalizzazioni degli impianti, etc.
Normalmente la caldana è uno strato in cls armato con funzione strutturale, e solitamente è collaborante con il solaio (viene gettato insieme).
Con massetto si intende invece il sottofondo per la posa del pavimento anche se in alcuni casi si chiama massetto anche quello alleggerito di riempimento e rasatura degli impianti.
C’è differenza tra massetto e caldana?
La caldana non è altro che il getto di completamento sopra il solaio con spessore minimo di 4 cm che forma la piastra monolitica bidirezionale ed ha funzione strutturale. Il massetto di posa invece è quello strato che viene posto sotto il pavimento e serve solo per incollarci sopra il pavimento. Ne parliamo qui in modo approfondito.
Il supporto della pavimentazione può essere formato dal massetto che è uno strato ripartitore dello spessore di 4 – 8 cm realizzato con malte cementizie con aggregati di piccola granulometria, eventualmente additivate per accelerare l’indurimento e contenere il ritiro.
La caldana è uno strato a basso spessore formato da malta composta da cemento e sabbia, atto per regolarizzare a livello un solaio o un sottofondo. La caldana è lo strato di supporto della pavimentazione con funzioni di isolamento termico, di compensazione di quote, di ripartizione dei carichi, di formazione delle pendenze necessarie per lo smaltimento dell’acqua meteorica dalle coperture piane e dai terrazzi. I materiali che compongono il massetto tradizionale e la caldana sono tre: cemento, acqua e sabbia.
Talvolta sono usati come sinonimi i termini “massetto” e “caldana”.
Le caldane, realizzate in passato con calcestruzzi a base di calce aerea, più eventuali additivi naturali, sono oggi generalmente realizzate in calcestruzzi di cemento leggero, cioè a basso peso specifico, o in calcestruzzi aerati e alveolari, oppure confezionati con inerti leggeri (come il calcestruzzo di pomice, i calcestruzzi di argilla espansa, di vermiculite, di perlite).
Caldane per il riscaldamento a pavimento radiante
Le recenti tecniche di riscaldamento a pavimento di tipo radiante sono una soluzione innovativa nel settore dell’edilizia, ma richiedono degli accorgimenti in più per quanto riguarda la composizione della caldana. La caldana cementizia dovrà garantire la massima trasmittanza di calore per mantenere la resa termica il più elevata possibile. In questo caso dunque la caldana dovrà essere realizzata con impasti che abbiano la massima densità possibile e andrà miscelata con il calcestruzzo o l’argilla durante la produzione dei pannelli. Questo tipo di miscela migliora notevolmente le proprietà termiche del materiale, garantendo un’ottima isolazione termica. Grazie a questo additivo, i pannelli possono mantenere una temperatura interna costante, riducendo così i consumi energetici e i costi di riscaldamento o raffreddamento. Inoltre, la caldana additivata conferisce una maggiore resistenza al fuoco ai pannelli, rendendoli più sicuri e conformi alle normative vigenti.