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Differenza tra efficienza e risparmio energetico

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Spesso quando si sente parlare di efficienza energetica e risparmio energetico si pensa che siano la stessa cosa e che vadano ad indicare la stessa serie di interventi.

Essi mirano entrambi ad un miglioramento sotto il punto di vista dei consumi energetici e del dispendio economico che si ha nella loro gestione.
 
Scopriamo di più in questo articolo dedicato.
 
Differenza tra efficienza e risparmio energetico
Foto di Sumanley xulx, Fonte:Pixabay.com
 

Differenza tra efficienza e risparmio energetico: partiamo dalle definizioni

Pur avendo in comune obiettivi molto simili e, tavolta, complementari, efficienza e risparmio energetico sono due cose completamente diverse.
 
Scopriamo di più in questo articolo, partendo dalle definizioni.
 

Cos’è il risparmio energetico

Partiamo parlando del risparmio energetico che è, tra i due, il concetto più semplice da capire.

La normativa Europea 2012/27/CE ci dice che:

Il risparmio energetico è la quantità di energia risparmiata, determinata mediante una misurazione e/o una stima del consumo prima e dopo l’attuazione di una misura di miglioramento dell’efficienza energetica, assicurando nel contempo la normalizzazione delle condizioni esterne che influiscono sul consumo energetico.

Va quindi a concretizzarsi in una serie di interventi che permettono di ridurre il consumo energetico all’interno di una determinata attività o abitazione privata.
 
La riduzione del consumo energetico può essere raggiunta sostanzialmente in due modi, entrambi efficaci e che variano in base alla situazione personale (dipende da molti fattori, ma in primis dallo stato dell’immobile), ossia:
  1. Modifiche tecniche alla struttura e agli impianti (per cercare ovviamente di ridurre gli sprechi energetici che spesso si verificano a causa dell’usura degli impianti o dello scarso isolamento della struttura che spesso si trova in edifici di vecchia data)
  2. Ottimizzazione dell’utilizzo dell’energia (quindi un utilizzo più intelligente delle varie forme di energia, anche perché al giorno d’oggi abbiamo veramente tantissime alternative)

Praticamente di cosa parliamo quando ci riferiamo al risparmio energetico?

Ci riferiamo ad un risparmio di energia dovuto ad utilizzo più responsabile e furbo delle risorse energetiche necessarie al funzionamento di un’attività o ambiente privato.
 
Non vi è quindi un miglioramento dell’efficienza della struttura ma si vanno a ridurre gli sprechi inutili che spesso vengono fatti perché non si ragiona affondo sulle cose.
 
Si parla quindi di consumare meno energia, ma in che modo?
Vediamo ora gli interventi che portano ad un buon risparmio energetico.
 

Interventi per avere un buon risparmio energetico

Per avere un buon risparmio energetico si può partire veramente dalle piccole cose andando poi più in grande, ma vediamo praticamente cosa intendo:
  • Risparmiare sull’utilizzo dell’acqua;
  • Risparmiare su luce e gas;
  • Risparmiare sul riscaldamento che comprende sia il metodo per riscaldare l’ambiente fino a compiere dei lavori che vadano a migliorare l’isolamento termico della struttura.

Quindi più che altro quello che porta ad avere un buon risparmio energetico, all’interno della vostra abitazione o della vostra attività, è l’adozione di comportamenti più responsabili che evitino gli sprechi che sono sempre inutili e costosi.

Sono comportamenti semplici come:
  • Non far scorrere l’acqua mentre ci si lavano i denti;
  • Non fare docce troppo lunghe;
  • Riutilizzare l’acqua di cottura della pasta per lavare i piatti;
  • Non accendere le luci durante il giorno ma sfruttare la luce naturale se possibile;
  • Non aprire troppo spesso in casa per conservare la temperatura interna.
Sono cose che tutti possiamo tranquillamente fare e che a lungo andare faranno veramente la differenza.
 

Cos’è l’efficienza energetica (o efficientamento energetico)

L’Efficientamento Energetico è invece un’altra cosa come dice la normativa Europea 2012/27/CE:
Efficienza energetica è il rapporto tra un risultato in termini di rendimento, servizi, merci o energia e l’immissione di energia.
Parliamo quindi di un miglioramento apportato al valore dell’efficienza energetica, viene quindi cambiato in meglio e vengono apportate delle modifiche affinché questo avvenga.
 
Si tratta quindi della capacità di un sistema in grado di ottimizzare lo sfruttamento e il consumo dell’energia per soddisfare un determinato bisogno.
 
Parliamo di cosa in parole povere? Stesso risultato con minor consumo energetico. Non andiamo quindi a cambiare la resa finale ma solamente il consumo durante l’operazione che sarà molto ridotto e quindi decisamente più conveniente.
 
L’obbiettivo principale dell’efficientamento energetico è quello di migliorare l’impiego dell’energia per avere un incremento significativo a livello di comfort termico e abitativo.
 
Questo tipo di operazione garantisce due vantaggi sostanzialmente, ossia:
  • Economico: perché spendendo meno energia l’importo delle bollette subirà dei cali;
  • Ambientale: perché la vostra casa sarà molto più ecologica andando quindi a diminuire l’emissione di sostanze tossiche per l’ambiente diminuendone l’inquinamento nel suo piccolo.

L’Efficienza energetica, a differenza del risparmio energetico, può essere misurata e viene misurata per tutte le abitazioni (se richiesta ovviamente, perché deve essere fatta una perizia da parte di un tecnico) mediante un valore che la va poi a classificare in una classe energetica (A,B,C,D,E,F,G) che permette di poter valutare poi che tipo d’intervento sono necessari per migliorarla.

Interventi per Efficientamento Energetico

Gli interventi di Efficientamento Energetico più diffusi sono quelli che riguardano riscaldamento, raffreddamento e illuminazione, quindi sistemare gli impianti in modo che continuino ad avere gli stessi risultati consumando meno energia.
Ma vediamo nel dettaglio a cosa mi riferisco:
  • Coibentazione dell’edificio (su pareti, infissi e copertura);
  • Installazione di impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica pulita in quanto ricavata da fonti di energia rinnovabile (in questo caso il sole)
  • Sostituzione degli impianti di riscaldamento e raffredamento con strumenti di ultima generazione e con classe energetica A+
  • Utilizzo di sorgenti luminose a basso consumo energetico;
  • Installazione di apparecchi per l’accumulo di energia che sono quindi in grado di immagazzinare l’energia prodotta e utilizzarla a bisogno

Ricapitoliamo le differenze tra efficienza e risparmio energetico

I due concetti sono quindi differenti tra loro ,come abbiamo visto nel corso dell’articolo, ma a stretto contatto tra loro perché si pongono obbiettivi complementari e molto simili.
 
Parliamo quindi della diminuzione dei consumi e dell’inquinamento ambientale che nel caso del risparmio energetico vengono conseguiti in seguito ad una serie di comportamenti più responsabili mentre nel caso dell’efficienza energetica si va a consumare in modo migliore l’energia, quindi non vi è una diminuzione vera e propria ma un miglior utilizzo.
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