Indice

Differenza tra subappalto e subaffidamento: una guida chiara e semplice

Indice

Nel mondo degli appalti pubblici, comprendere le distinzioni tra subappalto e subaffidamento è fondamentale per rispettare la normativa vigente e garantire la corretta gestione dei contratti.

In questo articolo, cercheremo di spiegare in modo chiaro e semplice le principali differenze tra queste due figure contrattuali, basandoci sulle condizioni previste dall’art. 105 del Codice dei contratti pubblici e sulla giurisprudenza più recente.

Cos'è il Subappalto?

Il subappalto è un contratto attraverso il quale l’appaltatore principale affida a un’altra impresa (subappaltatore) l’esecuzione di una parte delle prestazioni previste dal contratto principale. Perché un contratto possa essere definito subappalto, devono essere soddisfatte due condizioni simultaneamente:

  • Prima condizione importo del subappaltoDeve superare il 2% dell’importo del contratto principale oppure essere superiore a €100.000.

     

  • Seconda condizione incidenza del costo della manodoperaIl costo della manodopera e del personale deve rappresentare più del 50% dell’importo del subappalto.

Se entrambe queste condizioni sono presenti, il contratto rientra nella categoria del subappalto. Questo comporta una serie di obblighi normativi, inclusi quelli dichiarativi stabiliti dall’art. 80 comma 5 lett. f bis) del Codice dei contratti.

Cos'è il Subaffidamento?

Il subaffidamento, invece, riguarda l’affidamento di prestazioni meramente strumentali e funzionalmente collegate al contratto principale, ma considerate accessorie. Non richiede il rispetto delle stesse condizioni del subappalto. 

La giurisprudenza ha chiarito che il subaffidamento si riferisce a prestazioni non essenziali al contratto principale.

Differenze Chiave

  • Carattere delle Prestazioni:

    • Subappalto: Riguarda attività fondamentali che richiedono l’impiego di manodopera significativa.
    • Subaffidamento: Coinvolge attività accessorie, non essenziali al contratto principale.

  • Condizioni Economiche:

    • Subappalto: Deve superare le soglie di importo (2% o €100.000) e incidenza della manodopera (>50%).
    • Subaffidamento: Non è vincolato da queste soglie.

Un Caso Pratico

Immaginiamo un appalto per la costruzione di un edificio. 

Se l’appaltatore principale affida a un’altra impresa la realizzazione dell’impianto elettrico per un importo che supera il 2% del contratto principale e il costo della manodopera è superiore al 50% del subappalto, ci troviamo di fronte a un subappalto. 

Se invece l’appaltatore affida il servizio di pulizia del cantiere, il cui importo è inferiore al 2% e il costo della manodopera non supera il 50%, si tratta di subaffidamento.

Chi autorizza il subaffidamento?

Il subaffidamento, a differenza del subappalto, non richiede una procedura di autorizzazione specifica e formale prevista dalla normativa. Tuttavia, è importante che il subaffidamento sia comunque gestito in modo trasparente e conforme alle clausole contrattuali stabilite dall’appalto principale.

Anche se non vi è un obbligo formale di autorizzazione da parte della stazione appaltante, è buona prassi che l’appaltatore principale comunichi alla stazione appaltante i subaffidamenti previsti, soprattutto se riguardano prestazioni che, pur essendo accessorie, possono avere un impatto significativo sul progetto.

La stazione appaltante può esercitare il diritto di verifica e controllo sul subaffidamento, per assicurarsi che le prestazioni siano eseguite in conformità con gli standard di qualità e i requisiti previsti dal contratto principale.

Il nuovo codice dei contratti e il subaffidamento

Il nuovo Codice degli appalti, introdotto dal Decreto Legislativo 31 marzo 2023, n. 36, chiarisce che il subaffidamento riguarda prestazioni accessorie e non richiede l’autorizzazione formale che invece è necessaria per il subappalto. La normativa lascia maggiore flessibilità per i subaffidamenti, sottolineando comunque l’importanza della trasparenza e dei controlli da parte delle stazioni appaltanti.

Conclusione

In sintesi, la distinzione tra subappalto e subaffidamento si basa su due condizioni economiche fondamentali e sulla natura delle prestazioni affidate.

Comprendere queste differenze è cruciale per una corretta gestione dei contratti e per garantire il rispetto della normativa vigente. La giurisprudenza sottolinea l’importanza di valutare il carattere accessorio o meno delle prestazioni per determinare la corretta classificazione del contratto.

Condividi l'articolo:
WhatsApp
Facebook
Twitter
LinkedIn
0 0 votes
Article Rating
guest
0 Commenti
Newest
Oldest Most Voted
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
condono-edilizio
Normativa
Manuel Binotto

Il condono edilizio

Il cosiddetto “condono edilizio 2024” è stato regolamentato dal Decreto-Legge 29 maggio 2024, n. 69, “Disposizioni urgenti in materia di semplificazione edilizia e urbanistica”, che

Leggi Tutto »
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter
Articoli Recenti
0
Puoi lasciare un tuo commentox
Edilizia in un Click
Panoramica privacy

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.