Il vetro temperato è un vetro dalle caratteristiche migliorate dopo aver subito un trattamento
particolare per essere più resistente. Vediamo in questo articolo quali sono
le principali differenze tra vetro normale e vetro temperato e quali
sono le loro maggiori applicazioni nei vari campi.
Facciata edificio con lastre in vetro temperato (foto di MichaelGaida – Fonte: pixabay.com) |
Cos’è il vetro temprato
Come sappiamo, il vetro viene ricavato dalla polvere di vetro, ovvero una sabbia sottilissima fatta da ossido di silicio oppure da ossidiana provenienti dalle eruzioni vulcaniche. Questa sabbia viene fatta sciogliere all’interno di forni particolari ad altissima temperatura in modo che liquefacendosi viene inserita all’interno di uno stampo e lasciata raffreddare per prendere la forma voluta (leggine qui le caratteristiche).
Oggi quando si parla di vetro utilizzato in edilizia o
comunque quando sono richieste determinate prestazioni parliamo di
vetro temprato, ovvero un vetro che subisce un trattamento
particolare detto tempra.
La lastra di vetro lavorata e
tutto viene messa all’interno di un forno ad altissime e temperature e poi
viene raffreddata di colpo in modo da subire un shock termico. Ed è
proprio questo particolare procedimento che permette alla
lastra di vetro di diventare 6 volte più resistente di un vetro
normale.
La tempra crea una compressione superficiale che aumenta la
resistenza meccanica e termica del materiale rendendolo notevolmente più
flessibile e più facilmente sottoponibili alle diverse
sollecitazioni.
Oggi i vetri sono praticamente tutti temprati e in alcuni casi
particolari (ad esempio il tergicristallo delle automobili, vetri usati
per le finestre, etc.) sono vetri temprati e stratificati, cioè
all’interno di due lastre di vetro viene inserita una pellicola
trasparente che fa si che in caso di urti accidentali in vetro non si
frantumi in schegge ma a mini pezzettini piccolissimi oppure che crea tipo
una ragnatela senza rompersi.
Un’immagine che fa vedere un vetro temperato rotto e frantumato (foto di Luisa – Fonte: flickr.com) |
Caratteristiche del vetro temprato
Il vetro temprato o temperato quindi è un vetro normale che ha
subito il trattamento chiamato tempra che gli conferisce le
seguenti caratteristiche:
- resistenza alla rottura 6-7 volte superiore a quella di una lastra di
vetro normale; - resiste a temperature che si avvicinano ai 250 °C;
- resistenza meccanica all’urto 4 volte maggiore del vetro normale;
- resiste a una certa pressione di piegatura.
Il vetro temprato (regolato dalla norma Europea UNI EN 12150)
però non può essere ulteriormente lavorato per evitare che possa
diventare troppo fragile rompendosi. Quindi la tempra è il
trattamento finale che subisce la lastra di vetro. Grazie a queste
particolari caratteristiche di
resistenza meccanica e agli urti il vetro temprato è anche
chiamato “vetro di sicurezza” perché nel caso dovesse rompersi
non produce schegge che potrebbero far male a qualcuno ma dei
piccolissimi frantumi smussati e arrotondati impedendo di fatto di
tagliarsi o di farsi male.
La resistenza del vetro poi è anche affidata allo
spessore della lastra e se la lastra è accoppiata oppure no. A
noi questo procedimento oggi sembra banale e scontato ma una volta non
era così ed è frutto di anni e anni di sperimentazioni fatte dai maestri
artigiano per migliorare questo materiale che ha rivoluzionato la nostra
vita, come la scoperta del metallo e del fuoco.
Come riconoscere il vetro temprato
Non è facile riconoscere un vetro temprato da una lastra di
vetro normale. Di sicuro le lastre di vetro temprato hanno
spessori decisamente maggiori rispetto a un vetro normale e poi sulle
lastre di vetro temprato (di solito sugli angoli della lastra)
dovrebbe esserci un’etichetta di identificazione o un marchio con un
codice di sicurezza e le informazioni su chi lo ha prodotto inciso a laser
in modo che non possa essere rimosso; in questo modo avremo la garanzia
che si tratti di un vetro temprato.
Altra sistema per capire se un vetro è temprato o no è guardare gli
spigoli della lastra: se gli angoli sono smussati allora il vetro è
sicuramente temprato e se mettete la
lastra di vetro controluce vedrete una distorsione delle immagini
riflesse. Ancora un altro sistema per vedere se un
vetro è temprato è questo: prendete il vetro e mettetelo in
posizione orizzontale; se lo osservate da vicino muovendovi noterete la
presenza di segni e imperfezioni quasi impercettibili tipiche del
vetro temprato.
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Il vetro temperato viene utilizzato anche per realizzare lo schermo del telefonino (foto di JESHOOTS – Fonte: pixabay.com) |
Impieghi del vetro temprato
Il vetro temperato a differenza del vetro normale ha moltissimi
impieghi nel campo dell’edilizia e non solo:
- è utilizzato per realizzare
divisori per ambienti; - è utilizzato per la realizzazione dei box doccia;
- ideale per la realizzazione di
scale in vetro
e per elementi strutturali di vario genere; - utilizzato per costruire tavoli, tavolini e
arredi in vetro; - per realizzare le vetrine dei negozi grazie alla sua caratteristica di
alta resistenza agli urti; - per la realizzazione di
rivestimenti di facciata
degli edifici; - per realizzare finestrini e parabrezza delle automobili.
- per la realizzazione di serramenti di porte e finestre.
Ormai il vetro temprato si usa praticamente per tutto,
dall’edilizia all’arredamento agli oggetti di design per le qualità
tecniche. Un’altra applicazione recente del vetro temperato è
l’applicazione della pellicola protettiva per lo schermo dei dispositivi
mobili come il telefono cellulare o il tablet.
Differenze tra vetro normale e vetro temprato
Il vetro è un materiale di origini antiche ed è il prodotto della
solidificazione di un composto omogeneo di silice, soda e calce, fuso a
una temperatura attorno ai 1500 °C fino ad ottenere una massa
liquida e viscosa. Questa massa viene modellata e in seguito al
raffreddamento acquista una struttura amorfa, ottenendo un prodotto
trasparente e incolore.
Il vetro temprato è un tipo particolare di vetro che ha delle
caratteristiche maggiori grazie al processo che subisce la lastra di vetro
normale che si chiama tempra. In pratica la lastra viene riscaldata
in forno ad altissime temperature e poi successivamente raffreddata in
breve tempo in modo da subire uno shock termico che le conferisce notevoli
caratteristiche di resistenza meccanica e alle sollecitazioni. Il
vetro temprato in edilizia è utilizzato praticamente dappertutto,
soprattutto nei serramenti, box doccia, parapetti di scale.