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Dilatazione delle piastrelle e l’uso dei giunti

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Quando si posa una nuova pavimentazione occorre procedere all’inserimento dei giunti di dilatazione che sono in grado di assorbire i movimenti di dilatazione e contrazione dovuti sostanzialmente agli sbalzi di temperatura. Se non si mettono i giunti si possono verificare crepe e rotture. Vediamo quindi cosa sono, e quali tipologie esistono.

dilatazione piastrelle
dilatazione piastrelle (foto di jarmoluk - Fonte: pixabay.com)

Profili per giunti di dilatzione

Quando si posa una nuova pavimentazione, indipendentemente dal tipo di materiale scelto, è necessario inserire dei giunti di dilatazione per evitare rotture e la formazione di crepe. Questi giunti, detti appunto giunti di dilatazione, devono essere posizionati per chiudere aree di circa 25-30 mq e possibilmente con lati inferiori a 5-6 metri.

La funzione principale dei giunti è proprio quella di assorbire i movimenti che lo strato di rivestimento fa a causa delle variazioni termiche che portano ad allungamenti o contrazioni in base se fa caldo o freddo. Questi movimenti naturali portano il materiale a uno stato di stress fino a rottura. Vengono chiamati anche “giunti sotto piastrella perchè interessano solo la parte di rivestimento superficiale.

Quando notiamo dei pavimenti crepati o rovinati questo significa che o non sono stati messi i giunti di dilatazione oppure sono stati messi male o in numero non sufficiente. Detto questo non vanno messi a caso ma con un criterio ben preciso. 

Quando usare i giunti di dilatazione

I giunti di dilatazione per pavimenti in piastrelle devono essere posati quando la pavimentazione supera una certa dimensione. Occorre prevedere delle interruzioni di posa realizzando aree non maggiori di 25-30 metri quadri. La scelta del tipo e della posizione del giunto è molto delicata e dipende dalla grandezza del pavimento e dal tipo di materiale utilizzato (piastrelle, legno, marmo, etc.) oltre a capire quali sono le dilatazioni che il giunto deve assorbire. 

Detto questo va da se che la decisione su dove posizionare il giunto va stabilita a monte durante la fase di progettazione o comunque prima della posa del pavimento. In genere i giunti vanno messi in corrispondenza di:

  • un cambiamento del materiale di posa
  • riprese di getto 
  • discontinuità preesistenti nel sottofondo, ad esempio, blocchi diversi di massetto
  • elementi strutturali fissi, ad esempio colonne o porte
  • variazioni nella direzione di posa 
  • zone potenzialmente fragili ad esempio tra la pavimentazione e la parete

Come scegliere un giunto e quali sono i vantaggi

Il tipo di giunto e le modalità di posa vanno scelte accuratamente dal progettista e direttore dei lavori in base alle esigenze di utilizzo dell’area e alle sue caratteristiche, tra cui:

  • Tipologia di pavimentazione (legno e ceramica hanno diversi comportamenti in termini di dilatazione termica);
  • Spessore della pavimentazione (in base allo spessore, scegliere l’altezza profilo adeguata. N.B.= il profilo non deve superare il bordo del rivestimento ma posizionarsi 0,5 / 1 mm più basso);
  • Scegliere il profilo in base alla dimensione piastrella: tanto più piccola sarà la piastrella, tanto minore potranno essere le caratteristiche meccaniche del giunto;
  • Spessore fuga;
  • Tipologia di collante (caratteristica di elasticità);
  • Destinazione d’uso dell’area per la tipologia di carichi da supportare: passaggio pedonale, traffico di autovetture, carrelli, ecc.
Come già detto è molto importante prevedere la corretta posa, posizionamento e dimensionamento dei giunti di dilatazione. Questo permette di evitare l’insorgere di rotture e crepe nella pavimentazione, contribuiscono in maniera significativa a migliorare la qualità e la durata dei materiali posati. Inoltre donano elasticità alla struttura, assecondando i movimenti dovuti alle differenze di temperatura.
 

Cosa sono i coprigiunti

I giunti di dilatazione sono dei profili tecnici con un inserto elastico in grado di assorbire le deformazioni sulle pavimentazioni. Quando non si vogliono avere i giunti di dilatazione e strutturali a vista per esigenze estetiche allora si utilizzano i coprigiunto che sono dei profili in acciaio inox o alluminio che hanno lo scopo sia di nascondere il giunto ma anche di proteggerlo. Vengono utilizzati su pavimenti, pareti e coperture ideali in edifici di grandi dimensioni come centri commerciali, ospedali, aeroporti, etc.

Normalmente i copri giunto vengono usati per i giunti strutturali, che in certi contesti (come ad esempio grandi edifici o strutture in zone sismiche) possono avere davvero grandi dimensioni.

Altre tipologie di giunti

I giunti di dilatazione non sono gli unici, ne esistono altri tipi che vanno usati in base al tipo di intervento da realizzare. Oltre ai giunti di dilatazione esistono anche i giunti strutturali, i giunti di ritrazione e i sistemi tagliafuoco.

Giunti strutturali

I giunti strutturali (chiamati anche “giunti sotto massetto”) hanno la stessa funzione dei giunti di dilatazione solo che invece di essere posizionati su pavimenti in piastrelle o cemento, vengono utilizzati per per grandi costruzioni come ad esempio centri commerciali, parcheggi, aeroporti e per tutti gli elementi strutturali in calcestruzzo per ridurre le deformazioni dimensionali. Essi non coinvolgono solamente lo strato di rivestimento superficiale in piastrelle ma l’intera struttura, o comunque anche gli strati sottostanti.

Questo materiale infatti è molto sensibile alle variazioni di temperatura che sottoposto a dilatazione e contrazione tende a rompersi. L’ideale è non avere elementi continui con una lunghezza superiore a 40 metri.

LEGGI ANCHE: Giunto strutturale: cos’è e quando serve

Giunti di ritrazione

I giunti di ritrazione, al contrario dei giunti di dilatazione, servono a contrastare i fenomeni di ritiro del calcestruzzo una volta che il getto tende a solidificarsi. Durante questa fase infatti il calcestruzzo perde l’umidità contenuta al suo interno riducendo così il suo volume provocando tensioni interne che portano alla formazione di spaccature sulla superficie.

L’utilizzo dei giunti di ritrazione consente di evitare lavori successivi di taglio e sigillatura con il conseguente risparmio dei costi.

Giunti tagliafuoco

I giunti tagliafuoco sono dei giunti particolari che hanno la funzione di evitare in caso di incendio l’effetto camino che si può verificare tra gli elementi strutturali dell’edificio raggiungendo  dalle 2 alle 4 ore di resistenza al fuoco. L’utilizzo di questi sistemi tagliafuoco sono fondamentali perchè garantiscono l’ermeticità in presenza di fiamme, gas caldi o infiammabili.

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