Come si misura la distanza tra i fabbricati? Che distanze bisogna
rispettare? Tema sempre attuale e che a volte è causa di vere e proprie liti e contenziosi fra vicini di casa. Vediamo tutti i casi.
Premessa
E’ importante avere dei buoni rapporti di vicinato se abitiamo in un
condominio ma è altrettanto importante anche se abitiamo in una casa singola e
per fare questo una delle cose da fare sono le distanze da rispettare per
costruire. Le distanze tra edifici e i confini di proprietà sono
regolamentati dal Codice Civile, perciò se il vicino ci fa causa perchè non
abbiamo tenuto conto delle
distanze da rispettare per costruire possiamo anche essere chiamati a
risarcire il danno.
Anche se decidiamo di piantare alberi, magari di grande fusto, e la chioma
invade la proprietà del vicino dobbiamo stare attenti. Infatti un consiglio è
sempre quello di tenersi buoni i propri vicini, in questo modo si eviteranno
liti e casini di vario genere. Qualsiasi opera che sia fissa stabilmente al
suolo per la giurisdizione è da intendersi costruzione e quindi soggetta al
rispetto delle distanze minime. In alternativa se non si riescono per
vari motivi a rispettare le distanze minime in alcuni casi è concesso
costruire in aderenza e continuità.
Quali distanze bisogna rispettare? 3, 5 o 10 metri?
Quando ci affidiamo ad un architetto o geometra per costruire un nuovo
edificio oppure per ristrutturare e ampliare un edificio esistente nel
progetto di ampliamento si deve tenere conto, fra le altre cose, delle
distanze minime da rispettare per costruire. Queste infatti sono regolate dal Codice Civile ma poi intervengono
anche i Piani Regolatori, i Regolamenti Edilizi e il Codice della strada
che possono in alcuni casi aumentare leggermente queste distanze.
Se non si rispettano queste distanze difficilmente otterremo le necessarie
autorizzazioni edilizie per costruire (senza sarebbe una costruzione
abusiva). Lo stesso vale ovviamente anche se decidiamo di piantare un
albero che invade la proprietà altrui o che è troppo vicino al confine,
oppure se montiamo una di quelle casette prefabbricate in legno di solito
utilizzate come ricovero attrezzi o ancora un gazebo. Qualsiasi tipo di
costruzione o installazione deve per forza rispettare le
distanze minime per costruire.
In generale la distanza minima in linea d’aria tra due edifici deve essere
di almeno 3 metri che diventano 10 metri se i due edifici hanno le
facciate antistanti con delle finestre. Questo significa che il primo
che costruisce impone al suo vicino la distanza da rispettare. La
distanza minima da tenere dai confini di proprietà invece è di almeno 5 metri.
Distanza minima dei fabbricati dalle strade e dalle ferrovie
Quando parliamo di distanze da rispettare per costruire parliamo di
distanze tra edifici ma un caso a parte dobbiamo farlo quando per esempio
siamo in prossimità di ferrovie. In prossimità delle ferrovie o delle
autostrade è vietato costruire e la distanza minima da rispettare deve
essere almeno 30 metri.
Nelle zone territoriali omogenee A, B, C, D e F, qualora non vi siano
particolari vincoli a protezione dei nastri stradali o particolari
distanze indicate nelle specifiche norme di zona, le distanze
minime dei fabbricati dal ciglio stradale sono le seguenti:
- m. 5,00 per lato per le strade di larghezza inferiore a m. 7,00;
- m. 7,50 per le strade di larghezza compresa tra m. 7,00 e m. 15,00;
- m. 10,00 per lato per le strade di larghezza superiore a m. 15,00.
Qualora la distanza del fabbricato da costruire rispetto all’asse
stradale risulti inferiore a metà dell’altezza del fabbricato, la distanza
stessa deve essere maggiorata fino a raggiungere metà dell’altezza
prevista. Qualora un edificio prospetti su un’area pubblica o di uso
pubblico, aperta alla circolazione dei pedoni e/o dei veicoli, la
distanza minima tra il fronte dell’edificio ed il limite opposto dell’area deve essere
pari ad almeno l’altezza massima dell’edificio. Viene fatta eccezione per
gli interventi sul patrimonio edilizio esistente in cui è concesso
mantenere gli allineamenti esistenti.
Conclusioni
Se si vuole costruire un nuovo edificio oppure ampliare un edificio
esistente utilizzando per esempio il Piano Casa è possibile farlo ma
bisogna necessariamente rispettare le
distanze minime per costruire. Queste sono regolate dal Codice
Civile e dalle varie normative locali e comunali. Molto poi dipende anche
dalla zona classificata dal Piano Regolatore dove si trova la nostra
abitazione.
In genere per chi abita in campagna o periferia è più facile
rispettare le distanze per costruire, mentre in città col tessuto
urbano sempre più denso è molto difficile e spesso molti lavori di
ristrutturazione e ampliamento vengono negati anche per questo motivo. Se
non si rispettano queste distanze o no ci viene concessa
l’autorizzazione per costruire oppure il vicino potrebbe farci causa e
vincendola noi saremmo costretti a demolire la costruzione e a pagare una
multa.
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