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DVR (Documento di Valutazione Rischi)

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DVR: documento di valutazione rischi

Il DVR (Documento di Valutazione dei Rischi) è un documento che serve per la prevenzione e la sicurezza nei luoghi di lavoro ed evitare incidenti anche gravi. Secondo la normativa (Testo unico sulla sicurezza sul lavoro D.Lgs. 81/2008) il DVR è obbligatorio per tutte le aziende che hanno almeno un dipendente ed è un documento che evidenzia i rischi possibili in base al tipo di attività svolta, attua le misure di prevenzione per la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro e stabilisce anche pesanti sanzioni per chi non rispetta quest’obbligo. Vediamo in questo articolo tutto quello che c’è da sapere sul DVR (Documento di Valutazione dei Rischi).


sicurezza luoghi di lavoro
Normali procedure di sicurezza sui luoghi di lavoro
(immagine di DavidRockDesign – Fonte: https://pixabay.com)

Cos’è il DVR e a cosa serve

Il DVR (Documento di Valutazione dei Rischi) è un documento (cartaceo o digitale) che serve per valutare le probabilità che possa accadere un evento pericoloso, calcolare l’entità del danno che ne può derivare e attivare un piano di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro in modo da evitare incidenti anche gravi. I luogo di lavoro spesso sono causa di incidenti talvolta anche mortali o che lasciano con pesanti invalidità a causa di semplici ed elementari norme e regolamenti in tema di sicurezza che non sono a conoscenza o nella maggior parte dei casi non vengono rispettate.

Questo documento obbligatorio per tutte le aziende con almeno un dipendente serve proprio a regolamentare queste norme e far si che vengano evitati il più possibile incidenti sul luogo di lavoro. Il lavoro serve per vivere e non per morire. A tal proposito vengono fatti anche dei controlli a campione e chi non rispetta le regole o non è in possesso del DVR incorre in pesanti sanzioni. La regola che sta alla base del DVR è semplice: prevenire è meglio che curare.

Il DVR (Documento di Valutazione Rischi) varia in base alla tipologia di lavoro che viene svolta all’interno dell’azienda; questo documento infatti individua le potenziali situazioni di pericolo e i possibili rischi connessi e indica delle misure per ridurre questi rischi al minimo e prevenire situazioni di pericolo per i lavoratori e dipendenti. All’interno del documento viene redatto in piano di prevenzione e di protezione.

Chi è il responsabile

L’unico vero responsabile del DVR (Documento di Valutazione Rischi) è solo ed esclusivamente il Datore di Lavoro che non può delegare nessuno ma, visto che potrebbe non essere a conoscenza della materia e di tutto quello che ci va dietro, può certamente affidarsi a un tecnico specializzato nel campo della sicurezza sul lavoro per una consulenza mirata. Il compito e il ruolo del consulente è quello di identificare i vari rischi presenti in azienda e specificare quali sono gli interventi necessari alla messa in sicurezza dei vari ambienti di lavoro.

Qual’ora l’azienda fosse di certe dimensioni con un elevato numero di dipendenti e svolga attività particolarmente pericolose, altre figure professionali che sono interessate da responsabilità per quanto riguarda la sicurezza sul posto di lavoro e che sono coinvolte nella stesura del DVR (in forma cartacea oppure digitale) sono:

  • Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP): contribuisce a pianificare le misure di protezione e prevenzione;
  • Medico Competente (MC): contribuisce a valutare i rischi specifici in relazione alla salute dei lavoratori e programma il protocollo di sorveglianza sanitaria;
  • Rappresentante dei Lavoratori (RLS): che viene consultato preventivamente sul contenuto della valutazione dei rischi e deve riceverne una copia per presa visione.

Cosa deve contenere il DVR?

Il DVR (Documento di Valutazione Rischi) è un documento assai complesso che richiede conoscenze e competenze in materia per redigerlo; esso deve contenere al suo interno le seguenti cose:

  • anagrafica aziendale: tutti i dati dell’azienda;
  • organigramma del servizio di prevenzione e protezione: anagrafica delle figure professionali coinvolte nella redazione del DVR (RSPP, Medico competente, RLS, dirigenti, preposti);
  • descrizione del ciclo lavorativo: elenco di impianti, macchinari, attrezzature, sostanze chimiche impiegate, ecc.;
  • identificazione delle mansioni;
  • relazione sulla valutazione di tutti i rischi: che individua i pericoli presenti in ogni fase lavorativa e per ogni mansione individuata, i dipendenti esposti ai rischi specifici (rumore, vibrazioni, ROA, CEM, MMC, ecc. ), stima dell’esposizione e della gravità del danno; 
  • programma delle misure di prevenzione e protezione: con le eventuali procedure da adottare per migliorare i livelli di sicurezza, i tempi di realizzazione e l’indicazione dei dispositivi di protezione individuali da utilizzare;
  • programma degli interventi migliorativi: necessari per aumentare i livelli di sicurezza.

DVR quando è obbligatorio?

Il DVR (Documento di Valutazione Rischi) come abbiamo già detto è obbligatorio per tutte le aziende che hanno almeno 1 dipendente o collaboratore (soci lavoratori, tirocinanti, lavoratori con contratti temporanei) indipendentemente dal tipo di attività svolta. Le uniche realtà che non hanno l’obbligo di redigere il DVR sono i lavoratori autonomi e le imprese familiari, in quanto regolamentate dall’art. 2222 del Codice Civile.

Il DVR (Documento di Valutazione Rischi) deve essere redatto entro 90 gironi dall’apertura di una nuova attività oppure ogni volta entra un lavoratore nuovo o comunque deve essere rivisto e modificato ogni volta che ci sono delle modifiche significative riguardanti questi aspetti:

  • cambia il processo produttivo;
  • cambia l’organizzazione del lavoro;
  • vi è un acquisto di nuovi macchinari;
  • vengono assegnate nuove mansioni;
  • scadenze periodiche per quanto riguarda alcuni rischi specifici (quali rumore, vibrazioni, stress lavoro correlato, ecc).

Cosa si rischia

Una volta che il DVR (Documento di Valutazione Rischi) è stato fatto e firmato da tutti i soggetti responsabili coinvolti, deve essere conservata la copia originale in azienda e resa disponibile per eventuali visite d’ispezione di ASL, INPS, INAIL o Vigili del Fuoco che vengono fatte a campione e che possono richiederne la visione.

Questo documento è molto importante averlo non solo per preservare e garantire la sicurezza dei lavoratori nel luogo di lavoro tutelandoci in caso di incidente anche a livello assicurativo ma anche per non incorrere a pesanti sanzioni in seguito a un controllo da parte delle Autorità competenti. Ricordiamo infatti che la mancata o incompleta elaborazione del DVR (Documento di Valutazione dei Rischi) può comportare pesanti sanzioni per il Datore di Lavoro:

  • sanzione pecuniaria che va da un minimo di 3.000 € fino ad un massimo di 15.000 €, oltre a pene detentive fino a 8 mesi; 
  • sospensione dell’attività imprenditoriale in caso di reiterata mancanza di compilazione del DVR e mancata nomina dell’ RSPP.

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