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Grattacieli a Milano: ecco quali sono i più famosi

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Nell’ultimo decennio Milano, grazie ad investimenti pubblici e privati, italiani e stranieri, sta cambiando volto diventando una città sempre più green e sostenibile e all’avanguardia al passo con le altre capitali europee.

Milano infatti sta puntando moltissimo sulla riqualificazione delle periferie aumentando le aree verdi e migliorando i servizi pubblici e le aree dedicate alla mobilità ecologica e soprattutto sta rinnovando il suo skyline costruendo nuovi grattacieli che portano la firma di importanti nomi dell’architettura nazionale e internazionale.

Vediamo in questo articolo quali sono i principali grattacieli a Milano facendo una panoramica di quelli “vecchi” come il famosissimo Pirellone e quelli più recenti e moderni.

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Grattacieli a Milano (foto di fototommy – Fonte: https://pixabay.com)

Quali sono i nuovi grattacieli di Milano?

Secondo una classifica dei grattacieli a Milano fatta in base all’altezza al primo posto troviamo la Torre Unicredit a Porta Nuova con i suoi 217,7 metri progettata dall’architetto César Pelli. Dal secondo e terzo posto della classifica ci sono le tre torri di City Life di recente costruzione (torre Allianz, torre Generali e torre PwC) progettate da tra grandissimi archistars ovvero Zaha Hadid, Arata Isozaki e Daniel Libeskind. Al quarto posto al momento c’è il Palazzo Lombardia, la nuova sede della Regione Lombardia che arriva a 161,3 metri.

Tra i “vecchi” grattacieli il primo posto in assoluto sia per altezza che per importanza rimane il Pirellone costruito da Giò Ponti e Pier Luigi Nervi nel lontano 1958 e alto 127 metri, ancora oggi esempio di architettura e ingegneria incredibili. Il famoso “bosco verticale” di Stefano Boeri si piazza sicuramente al primo posto come tipologia innovativa di grattacielo in un’ottica sostenibile brevettandolo per essere duplicato il modello in tutto il mondo, ma a livello di altezza si piazza al 12° posto. Queste di Stefano Boeri infatti sono due torri residenziali gli altri grattacieli invece hanno carattere economico, finanziario e commerciale.

Milano nel giro di pochi anni è riuscita quindi a migliorare e cambiare volto e la tendenza è quella di andare avanti in questa direzione facendo da apripista anche per altre città italiane come Torino o Padova.

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Grattacielo dell’Unicredit a Milano
(foto di maxxpix – Fonte: https://pixabay.com)


City Lyfe a Milano

Nello storico quartiere della Fiera di Milano (attualmente si trova a Roh progettata da Massimiliano Fuksas), dopo una gara internazionale indetta dal Comune di Milano nel 2004, è nata un’importante opera di riqualificazione urbana con le firme di Zaha Hadia, Daniel Libeskind, Arata Isozaki  e Pier Paolo Maggiora. Il nuovo polo urbano, chiamato City Life, è un quartiere autonomo caratterizzato da una molteplicità di funzioni e perfettamente integrato con il resto della città. Il master plan del progetto coinvolge un’area di 255.000 mq di cui una metà è destinata al “Central Park” milanese (all’interno del quale sorge il Museo del Design e edifici residenziali, servizi culturali e di svago) e i tre grattacieli progettati dai tre famosi archistars destinati al terziario. Delle tre  torri, caratterizzate da forme diverse, il grattacielo in ferro e vetro progettato da Zaha Hadid è un parallelepipedo alto 185 metri che si sviluppa verticalmente grazie a un unico movimento di torsione.

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Torre progettata da Zaha Hadid che assieme alla torre progettata da Daniel  Libeskind
e la Torre di Arata Isozaki formano il complesso chiamato City Life a Milano
(fotod di fabry70 – Fonte: https://pixabay.com)


Il bosco verticale di Stefano Boeri

Interessante e innovativa non tanto nella forma ma nella concezione sono le due torri residenziali progettate dall’architetto Stefano Boeri situate nel centro di Milano nel quartiere Isola chiamato “Bosco Verticale”. Si tratta di due torri, alte rispettivamente 100 e 76 metri, fanno parte di un progetto sostenibile di riqualificazione urbana che prevede una densificazione del verde verticale all’interno della città: le due torri infatti ospitano 800 alberi da 3, 6 e 9 metri, 4500 arbusti e 15000 piante che diventano parte integrante delle facciate e delle torri.

Ogni torre ospita una quantità di piante e alberi che potrebbero starci in 20000 mq contribuendo così a formare uno speciale microclima, produrre umidità e ossigeno e assorbire CO2 e polveri sottili. Il bosco verticale contribuisce oltre a pulire l’aria a migliorare la biodiversità perchè la presenza di alberi e piante contribuisce alla colonizzazione spontanea da parte di piante e animali diventando un simbolo della città green proiettata nel futuro.
Il problema di molte città grandi e metropoli è l’inquinamento atmosferico provocato dalle automobili e dai gas serra e il verde è l’arma vincente per ridurre l’inquinamento e migliorare la qualità dell’aria e della vita.
Le torri residenziali possono essere replicate all’infinito e come un albero non sono mai le stesse perchè cambiano e si modificano con il cambiare delle stagioni e inoltre contribuiscono a contrastare la densificazione ed espansione urbana senza occupare suolo vergine.

> Leggi anche questo articolo: Le torri verdi e i Boschi Verticali

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Il Bosco Vericale di Stefano Boeri situato nel centro direzionale di Milano
è un esempio straordinario di architettura applicata alla  sostenibilità
(foto di sanvito sanvito – Fonte: https://www.flickr.com)

Il grattacielo Pirelli a Milano detto il “Pirellone”

Il grattacielo Pirelli, chiamato dai milanesi il “Pirellone” venne progettato dal Giò Ponti e Pier Luigi Nervi sul finire degli anni ‘5 e l’inizio degli anni ’60 per ospitare gli uffici tecnici e direzionali dell’azienda di pneumatici Pirelli e poi negli anni ’70 divenuto sede della Regione Lombardia. Interamente realizzato in cemento armato è ancora oggi con i suoi 127 metri di altezza uno dei grattacieli in cemento armato più alti del mondo.

Questo grattacielo, simbolo del razionalismo italiano e di un paese che stava avviando verso il boom economico di cui Milano diverrà ben presto simbolo della crescita italiana, sorge nel Centro Direzionale adiacente alla Stazione Centrale di Milano e rappresenta un’opera di architettura e ingegneria di estrema bellezza ed eleganza oltre che ad essere il precursore dei molti grattacieli che oggi ci sono a Milano a distanza di molti anni.
Molte cose sono cambiate infatti da allora ma il Pirellone rimane li simbolo di Milano. In un grattacielo infatti non conta soltanto l’altezza in metri e il numero di piani (oggi infatti si fa la gara fra chi fa il grattacielo più alto e non il grattacielo più bello e innovativo) ma conta anche l’aspetto architettonico e visivo e il Pirellone è un grattacielo che ha fatto scuola.

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Il Pirellone in centro a Milano progettato da Gio Ponti e Pier Luigi Nervi nel 1958
(foto di Luca Galli – Fonte: https://www.flickr.com)


Torre Velasca

Un altro grattacielo storico di Milano, simbolo della rinascita e della crescita economica del dopoguerra, la Torre Velasca, si trova nell’omonima piazza ed esprime tutta la forza e il Razionalismo Italiano. Costruita alla fine degli anni ’50 su progetto dello studio BBPR la torre Velasca rappresenta un esempio di architettura post-razionalista brutalista definito “neoliberty” perchè da una parte richiamava i palazzi dell’Ottocento, dall’altra puntava allo slancio verso l’economia del decennio successivo.

Questo grattacielo rappresenta un vanto per l’architettura e l’ingegneria italiana che negli anni del boom economico fece scuola a tutto il resto del mondo grazie all’ingegno di architetti e ingegneri italiani. La torre Velasca si rapporta con il Duomo e il Castello Sforzesco di Milano ed è caratterizzato dai “puntoni” che sorreggono il volume che sta in alto, un vero e proprio vanto dalla sperimentazione tecnica di quegli anni.

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Torre Velasca nel centro di Milano
(foto di sferrario1968 – Fonte: https://pixabay.com)

I nuovi grattacieli a Milano: Torre Unipolsai e Torre Gioia

Milano nel corso dell’ultimo decennio l’amministrazione si è data molto da fare investendo sul rinnovamento e la riqualificazione della città realizzando nuove infrastruttura, nuove aree verdi e realizzando architetture sostenibili e all’avanguardia realizzando nuovi grattacieli per diventare una metropoli al passo con le capitali europee e mondiali.
Finora abbiamo visto i grattacieli realizzati a Milano, quelli storici e quelli più moderni, ma molti altri sono in programma per gli anni futuri; sepre più ci sono investitori italiani ed esteri che puntano su Milano. Fra questi grattacieli di nuova costruzione troviamo la Torre Unipolsai in zona Porta Nuova progettato dall’architetto Mario Cucinella, vicino ai grattacieli di Unicredit e Solaria.
La torre Unipolsai sarà realizzate in legno e vetro e sul tetto ci sarà una serra giardino panoramica mentre al piano terra prevede un auditorium da trecento persone. L’edifico sarà altamente sostenibile con un basso impatto ambientare volto al risparmio energetico.
Un altro grattacielo di prossima realizzazione a Milano è la Torre Gioia, che prenderà il posto dell’ex edificio Inps di via Melchiorre Gioia, progettata dallo studio Pelli Clark Pelli Architect.
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