Una nuova era sta per nascere per l’architettura contemporanea, ovvero la
realizzazione di edifici completamente riciclabili per far fronte a una delle
tematiche più importante degli ultimi anni e che influenzerà in maniera
pesante il nostro futuro.
Il cemento del futuro e gli edifici riciclabili (immagine di geralt – Fonte: pixabay.com) |
Il problema del riuso e riciclaggio
Da molti anni ormai l’edilizia e l’architettura in genere si è
orientata alla sostenibilità sia nei metodi e sistemi costruttivi sia
nell’utilizzo e invenzione di nuovi materiali sempre più efficienti e naturali
che siano anche riciclabili. E’ proprio questa la questione fondamentale, cioè
quella di realizzare sempre meno edifici nuovi (e quindi consumare meno suolo)
e ristrutturare edifici esistenti riqualificando aree urbane migliorando la
qualità della vita. Per sprecare meno energia non solo durante la vita
dell’edificio ma anche nella sua costruzione e possibile demolizione.
Il riciclo
e il riuso infatti è la chiave di successo per far fronte al futuro perché non
è più possibile immaginare l’edilizia come l’abbiamo vista finora.
Il recupero di materiali da costruzione (legno, pietra, laterizio) è sempre
avvenuto in passato; oggi però con l’avvento di materiali innovativi molto
spesso sintetici, oppure materiali incollati fra loro sono difficili da
recuperare.
Anche il calcestruzzo armato è molto difficile da riutilizzare e
recuperare e per questo viene demolito formando calcinacci e rifiuti. Ecco
perché negli ultimi anni si sta andando verso un riciclaggio integrale o
globale, che tenga conto di tutte le fasi di recupero, riutilizzo, riciclo e
smaltimento senza arrecare danni all’ambiente.
Il cemento del futuro
Il cemento è il materiale principe del settore delle costruzioni che
nel corso del ‘900 ha caratterizzato l’edilizia, l’architettura e
l’ingegneria. Proprio per le sue caratteristiche il cemento rappresentava
l’esatto opposto di ecologia e sostenibilità.
Oggi invece per fortuna le cose sono cambiate perché aziende e ricercatori di
tutto il mondo hanno studiato e studiano
cementi sempre più performanti e sostenibili. Alcuni esempi sono il
cemento a bassa conducibilità con caratteristiche di isolamento termico e
acustico, cementi drenanti che permettono all’acqua piovana di
penetrare nel sottosuolo, cementi trasparenti che consentono il passaggio
delle luce, il
cemento fotocatalitico, il
cemento osmotico, il
cemento flessibile, il
cemento al grafene, etc.
Il cemento che si ricarica e accumula energia
Uno delle ultime novità in tema di scoperte nel settore del
calcestruzzo è quello messo a punto da due ricercatori della Chalmers
University of Technology di Göteborg (in Svezia), Emma Zhang e Luping Tang.
Questi due ricercatori hanno studiato uno speciale cemento contenente al suo
interno fibre di carbonio e altri componenti, che consente di
accumulare energia e ricaricarsi. Si avete capito bene. In pratica la
pareti esterne dell’edificio realizzate con questo particolare cemento sono in
grado di accumulare energia proveniente da
fonti rinnovabili come se fossero delle batterie ricaricabili di macchine elettriche. Oltre ad
accumulare energia il cemento del futuro riesce anche a immagazzinarla in modo
da poterla utilizzare quando necessario. Pareti, e pavimenti diventano veri e
propri accumulatori di energia pulita.
Nell’impasto i ricercatori hanno inserito nell’impasto cementizio una fibra di
carbonio per aumentare la conduttività ricoperta da un lato da ferro (anodo) e
dall’altro lato con il nichel (catodo) come se fosse una batteria. Una
tecnologia ovviamente esistente da molti anni applicata in modo geniale a uno
dei materiali più importanti per il settore dell’edilizia e delle costruzioni
in genere. Per capire meglio come funziona questo importantissimo e
rivoluzionario materiale
leggi questo articolo, preso dal sito della Chalmers University.
La situazione attuale
Attualmente il cemento che permette di avere edifici che accumulano energia
come delle batterie non è ancora applicabile su grande scala. Al momento
infatti gli studi condotti sono positivi ma la resa è ancora bassa per essere
un reale beneficio in termini di costi. Questo cemento attualmente ha una
densità energetica pari a 7 Wh per metro quadro, troppo pochi se confrontati
ad esempio con le batterie a litio che arrivano a 265 Wh. Ovviamente si è solo
all’inizio e i ricercatori hanno assicurato che continueranno a migliorare il
loro prodotto in modo da renderlo veramente efficace e applicabile anche su
grande scala.
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