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Il co-housing e le abitazioni collaborative come soluzione per la vecchiaia

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Il co-housing è una nuova forma abitativa, nata in Danimarca verso la fine degli anni ’60, che permette gestire gli spazi comuni in modo collettivo ottenendo in questo modo risparmi economici e benefici di natura ecologica e sociale. Vediamo cos’è il co-housing e le abitazioni collettive per la vecchiaia.

co housing
Abitazioni collaborative per la vecchiaia (foto di sarcifilippo – Fonte: https://pixabay.com)

Cos’è il co-housing

Il co-housing è un concetto nuovo di vivere la casa, un modello che abbiamo importato dall’Europa e che negli ultimi anni si sta diffondendo sempre più anche in Italia; è il nostor vecchio condominio che però ha scopi e risultati ben diversi.

Letteralmente “abitare insieme”, significa vivere assieme condividendo gli spazi comuni, con il giusto rapporto tra la propria indipendenza e la condivisone degli spazi, con lo scopo di migliorare la qualità della vita favorendo la socialità e i rapporti umani fra le persone, il tutto attraverso un’architettura sostenibile nel rispetto dell’ambiente.

La socializzazione infatti migliora la qualità della vita ma anche consente di risparmiare sulla gestione dei costi.

Con il co-housing il cittadino che vi andrà ad abitare inoltre collabora attivamente nella progettazione dell’abitazione.

Questo modello di abitazione e di vita si sta applicando anche come abitazioni collaborative come soluzione per la vecchiaia, realizzare dei centri dove gli anziani possano essere felici e perchè no sentirsi ancora attivi facendo lavoretti di giardinaggio, curare l’orto, etc. e la cosa sta avendo sempre più successo.Il co-housing e le abitazioni collaborative per la vecchiaia si stanno affermando come strategia di sostenibilità: gli abitanti partecipano alla progettazione e condividono spazi comuni, attrezzature e risorse migliorando la socializzazione e favorendo la costituzione di gruppi d’acquisto solidale, car-sharing o la localizzazione di diversi servizi, che consentono un buon risparmio energetico e diminuiscono l’impatto ambientale.

Caratteristiche e vantaggi del co-housing

Questa nuova forma abitativa sta prendendo sempre più piede anche in Italia con vari progetti pilota e sta trovando anche nuove forme come la creazione di abitazioni collettive come soluzione per la vecchiaia, in sostituzione delle nostre case di cura per gli anziani.

Con le abitazioni collettive come soluzione per la vecchiaia anche loro possono avere un modello di vita migliore divertendosi e stando in compagnia di altri anziani.Vediamo alcuni vantaggi del co-housing:

  • Progettazione partecipata e vicinato elettivo: gli abitanti, dalle esperienze differenti, partecipano direttamente alla progettazione scegliendo quali servizi condividere e come gestirli, in modo da formare una “comune” condivisa;
  • Comunità non ideologiche: nella comunità che si va a formare non ci sono principi ideologici, religiosi o sociali, e tutti sono uguali;
  • Gestione locale: gli abitanti amministrano direttamente la comunità e si occupano anche di organizzare i lavori di manutenzione e della gestione degli spazi comuni senza nessuna struttura gerarchica e le decisioni vengono prese sulla base del consenso;
  • Sicurezza: c’è la garanzia di un ambiente sicuro e di collaborazione per la crescita dei bambini e per la sicurezza dei più anziani;
  • Privacy:  viene garantita l’individualità della propria abitazione e dei propri tempi di vita, pur mantenendo i benefici della condivisione di alcuni spazi e attività comuni;
  • Benefici economici: come si sa l’unione fa la forza, il co-housing infatti con la condivisione di beni e servizi consente di risparmiare sul costo della vita e di ridurre gli sprechi.

Ulteriori vantaggi del co-housing

Il co-housing è un modello abitativo attento al risparmio energetico attraverso la qualità edilizia (architettura sostenibile e bio-edilizia), all’uso consapevole dell risorse, acquisto di prodotti  a Km zero, e alla formazione di gruppi di acquisto solidale (GAS).

E’ dimostrato dal punto di vista sociale e antropologico, che se le persone vivono meglio in spazi ben progettati e con un buon livello della qualità della vita stimolando la socialità e la collaborazione tra le persone, questo si ripercuote sul singolo e sulla collettività, avendo un riscontro sociale di portata notevole. Tutto al contrario dei nostri condomini vecchi dal punto di vista edilizio dove convivono e si sopportano a vicenda più persone che non vanno d’accordo gestite da amministratori di condominio dove i litigi sono sempre all’ordine del giorno.

Una differente soluzione per la vecchiaia

Nei paesi del nord Europa sono molto attenti agli aspetti sociali e della collettività con molto rispetto per gli anziani.

Il modello del co-housing si adatta molto bene infatti anche per migliorare e aggregare assieme più anziani che invece di vivere gli ultimi anni di vita nelle case di riposo possono usufruire di queste abitazioni collaborative come soluzione per la vecchiaia per invecchiare in modo attivo, sentendosi parte di una comunità in un ambiente di formazione in cui intraprendere progetti e che si adatta alle esigenze di ognuno che col tempo possono cambiare, molto divertimento.li spazi e i servizi nel co-housing sono autogestiti dalle persone e sono accessibile anche alla collettività, cioè persone che non vivono in quel stabile possono usufruire dei servizi presenti nel co-housing. Ecco perchè questo modello efficiente dovrebbe diventare un must anche in Italia e potrebbe veramente diventare un modello anche per le abitazioni collaborative come soluzione per la vecchiaia.

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